Origin

Film 2023 | Drammatico 135 min.

Regia di Ava DuVernay. Un film con Jon Bernthal, Connie Nielsen, Aunjanue Ellis, Vera Farmiga, Nick Offerman. Cast completo Genere Drammatico - USA, 2023, durata 135 minuti. - MYmonetro 2,65 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 25 agosto 2023

La vita e l'opera straordinaria della scrittrice Isabel Wilkerson che insegna molto sul tema delle ingiustizie. In Italia al Box Office Origin ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 1,2 mila euro e 457 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,65/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,30
PUBBLICO
CONSIGLIATO NÌ
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Cinema
Trailer
Un film quietamente rivoluzionario che va dritto all'origine del razzismo cercando l'attenzione e l'empatia del grande pubblico.
Recensione di Paola Casella
mercoledì 6 settembre 2023
Recensione di Paola Casella
mercoledì 6 settembre 2023

A partire dall'omicidio del 17enne afroamericano Trayvon Martin, colpevole solo di passeggiare attraverso un quartiere residenziale della Florida, la scrittrice Isabel Wilkerson, prima autrice black a vincere il Pulitzer per il giornalismo, ha un'intuizione: quella di collegare il razzismo negli Stati Uniti con altre forme di discriminazione come l'antisemitismo nazista e l'isolamento degli intoccabili indiani detti "dalit", ipotizzando che esista un sistema di caste a prescindere dalla razza o la religione, e che costituisca un modello universale di ordine sociale spacciato alle popolazioni come naturale.

Questo modello, afferma Wilkerson, è all'origine di ogni forma di negazione delle libertà individuali, siano esse di espressione, di mobilità sociale, di culto, di spostamento geografico o di preferenza sessuale. L'autrice si dedica alle ricerche del suo saggio nonostante sia colpita da alcuni lutti che la fanno sentire sola nella battaglia, ma anche determinata a portare a termine l'impresa. Dunque viaggerà attraverso la Germania e l'India raccogliendo dati a supporto della sua tesi e cercando il filo rosso dell'oppressione sistemica su chi viene etichettato come inferiore.

La regista afroamericana Ava DuVernay non è nuova al racconto del razzismo nei confronti della popolazione black del suo Paese: con Selma, con il documentario 13th e la serie When They See Us, per citare i suoi titoli più riusciti, ha affrontato il tema senza mai abbassare lo sguardo.

Origin, come preannuncia il titolo, va all'origine del razzismo attraverso l'intuizione che non sia limitato agli afroamericani ma sia endemico, e non riducibile ad una "semplice" forma di avversione verso un particolare colore della pelle. L'intento di DuVernay è fortemente didascalico e la regista cerca evidentemente di raggiungere il pubblico più ampio possibile, complice la piattaforma su cui approderà il suo film, spiegando (e ripetendo) ogni cosa con parole semplici. A questo scopo sacrifica un linguaggio cinematografico più originale, che compare qua e là solo nelle visioni quasi oniriche dell'orrore della schiavitù, della segregazione e dell'Olocausto.

DuVernay cerca l'empatia del pubblico anche attraverso una resa fictional della vita privata dell'autrice che è la parte meno riuscita del film, perché eccessivamente melodrammatica e insistita. La presenza costante di una musica invadente è un altro tallone d'Achille della sua trasposizione.

Tuttavia Origin resta davvero importante nel suo intento di divulgare concetti complessi in maniera accessibile, suscitando i necessari coinvolgimento e identificazione. Si impara molto dal film in termini di storia (e assurdità) della discriminazione, e non si può fare a meno di giungere alle conclusioni di Wilkerson, anche se il collegamento fra l'oppressione come controllo economico, oltre che sociale, viene inspiegabilmente minimizzato.

Ma DuVernay e Wilkerson hanno il pregio di andare a fondo delle cose e individuarne la radice comune, costringendoci a riportare in primo piano l'umanità di ognuno, al di fuori dei compartimenti stagni in cui è rinchiuso. In questa ottica ogni suggerimento a chi fa parte di un gruppo messo ai margini di "comportarsi in modo da non rischiare la propria incolumità" è una maniera di perpetuare quel sistema di caste che isola e discrimina, colpevolizzando la vittima invece che andare all'...origine del problema.

DuVernay racconta la storia di Wilkerson con uno stile quietamente rivoluzionario, e cerca le connessioni e il dialogo molto più che la contrapposizione e la condanna.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 26 settembre 2023
Fabrizio Croce
Close-up

L'incipit di Origin di Ava DuVernay, la figura di un giovane nero che cammina di notte per un quartiere presumibilmente di bianchi, in un' atmosfera di montante minaccia proveniente da un auto che lo sta pedinando, ricorda subito l'overture di un altro film che si calava nel buio della questione razziale dell'America contemporanea, trasfigurandola però in un horror quasi metafisico: Scappa-Get out [...] Vai alla recensione »

martedì 12 settembre 2023
Ilaria Feole
Film TV

Come rendere "umana" e coinvolgente la trasposizione non di un romanzo, ma di un saggio di tenore sociologico? Ava DuVernay, per portare sullo schermo il libro Caste - The Origins of Our Discontents della premio Pulitzer afroamericana Isabel Wilkerson, sceglie di rendere narrativamente la genesi del volume attraverso un patinato mélo, che fa da cornice alla tesi della giornalista: ossia che il razzismo [...] Vai alla recensione »

lunedì 11 settembre 2023
Tonino De Pace
Duels.it

Già vincitrice di un Oscar nel 2017 con XIII emendamento per il miglior documentario, la regista americana, arriva al Lido con un film dove l'impegno civile già dimostrato con la sua filmografia si mescola alla cronaca e dunque alla vita reale. Origin, nella sezione del Concorso, racconta una parte della vita di Isabel Wilkerson scrittrice americana vincitrice del premio Pulitzer che ha dedicato anni [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 settembre 2023
Raffaele Meale
Quinlan

Nel ritirare il premio Pulitzer, Isabel Wilkerson tiene un discorso, che si concentra sulla celeberrima fotografia rinvenuta nel 1991 e raffigurante con ogni probabilità una folla esultante che nel 1936 nel porto di Amburgo accoglie Adolf Hitler producendosi nel saluto nazista a braccio teso. Solo un uomo, a braccia conserte, non segue la massa nell'acclamazione del führer.

giovedì 7 settembre 2023
Giacomo S. Pistolato
NonSoloCinema

La vita della giornalista e scrittrice afroamericana premio Pulitzer Isabel Wilkerson si intreccia e sovrappone con le ricerche per il suo secondo libro, Caste: The Origins of Our Discontents. In un presente personale di tragici lutti, contro lo scetticismo di tutti, Isabel riesce a codificare un'ipotesi che superi la definizione riduttiva di "razzismo" collegando tra loro argomentazioni apparentemente [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 settembre 2023
Chiara Borroni
Cineforum

"Io non scrivo domande, scrivo risposte" dice con fermezza Isabel Wilkerson. Prima donna afroamericana a vincere il Premio Pulitzer, la scrittrice è la figura che Ava DuVernay sceglie di raccontare in Origin ricostruendo il processo di documentazione e ricerca che sfocerà nel suo libro Caste: The Origins of Our Discontents e che rappresenta non solo una riflessione sul pensiero dominante come genesi [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 settembre 2023
Mazzino Montinari
Il Manifesto

È la notte del 26 febbraio 2012 quando il giovane afroamericano Trayvon Benjamin Martin, camminando per le strade di Sanford in Florida, è ucciso da un uomo che pensa di poter sopprimere una vita per il semplice fatto di sentirsene autorizzato da chissà quale autorità e discendenza. Trayvon è al telefono, scherza, ha una busta della spesa in mano e non immagina che quelli saranno gli ultimi minuti [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 settembre 2023
Francesco Alò
Il Messaggero

Meglio Origin di Ava Duvarney. L'intellettuale black Isabella Wilkerson intuisce che il razzismo non riguarda il colore della pelle, usato come scusa per prevaricare. La sua ricerca bibliografica prende forma davanti ai nostri occhi a partire dal testo antropologico Deep South (1941), in cui due coppie (una bianca, l'altra black) si alleano studiando il segregazionismo nel Sud degli Usa.

giovedì 7 settembre 2023
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Anche "Origin", sempre in Concorso, ha elementi ragionevolmente importanti, ma non riesce a trovare la misura e la forza cinematografica per raccontarli. Ava DuVernay porta sullo schermo la vita della giornalista-scrittrice premio Pulitzer Isabel Wilkerson, oggi poco più che 60enne, che mira alla connessione tra Olocausto, discriminazione razziale statunitense e persecuzione dei dalit in India, per [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 settembre 2023
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

«Origin» è un melodramma contemporaneo, che trasuda impegno civile ed esplicita solo alla fine la sua natura di biopic. Gettando di riflesso luce differente su dettagli e digressioni che altrimenti sarebbero apparsi ridondanti, per contro risultando funzionali al racconto. Questo perché il nome della protagonista, Isabel Wilkerson, non era (finora) di notorietà internazionale: è infatti stata infatti [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 settembre 2023
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

E' un film più didascalico, ma dalla tesi interessante, poi «Origin», della prima regista afroamericana in concorso a Venezia, Ava DuVernay: che incentra il suo film sul personaggio «forte» di Isabel Wilkerson, giornalista e scrittrice, nonché prima nera a vincere il premio Pulitzer. Un'icona della comunità afro-americana convinta che il razzismo non sia una questione di colore della pelle: ma piuttosto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 settembre 2023
Marina Pavido
Cineclandestino

Nel 2020, la scrittrice statunitense, vincitrice del Premio Pulitzer, Isabel Wilkerson ha pubblicato il saggio Caste: The Origins of Our Discontents, in cui viene scrupolosamente analizzato il fenomeno del razzismo negli Stati Uniti fin dalle sue origini, e secondo cui lo stesso è un aspetto/conseguenza di un sistema di stratificazione sociale, di divisione in caste, che da sempre governa e organizza [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 settembre 2023
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Difficile restare indifferenti alle tesi esposte in Caste: The Origins of Our Discontents, il saggio di Isabel Wilkerson che descrive il razzismo negli Stati Uniti come un'evoluzione del sistema delle caste, cioè una stratificazione sociale fondata su principi gerarchici ed esclusivi, che ha per obiettivo quello di preservare la purezza delle razze.

mercoledì 6 settembre 2023
Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi

"Io non scrivo per porre domande ma per dare le risposte", dice ad un certo punto la Isabel Wilkerson "di finzione" (Aunjanue Ellis) nel film, e ci sembra una dichiarazione programmatica dell'apparato che Ava DuVernay imbastirà per questo suo nuovo lavoro, adattamento del saggio best seller di Wilkerson Caste: The Origins of Our Discontents. Lunghi stralci del libro li ascolteremo nel corso del film, [...] Vai alla recensione »

NEWS
MOSTRA DI VENEZIA
mercoledì 6 settembre 2023
Paola Casella

Una riflessione sul razzismo che sacrifica un po' il cinema per poter essere però accessibile a tutti. In concorso. Vai all'articolo »

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