Il percorso dell'artista, tra il padre Attilio, poeta, e il fratello Bernardo, regista. Disponibile in streaming fino al 19 luglio. ACQUISTA UN ACCREDITO.
di Pino Farinotti
Cinema ritrovato - Fuori sala propone in streaming su MYmovies il documentario Evviva Giuseppe di Stefano Consiglio. Giuseppe è Bertolucci (1947-2012), fratello di Bernardo (1941-2018), regista, figlio di Attilio (1911-2000), poeta. I tre erano una famiglia vera, erano uniti, si ascoltavano, collaboravano, secondo le loro diverse attitudini. Esprimo solo la mia opinione, se dico che il papà stava più attento, mettiamola così, a Giuseppe, il fratello meno affermato, comunque artista di talento. E Giuseppe, a sua volta, guardava al padre poeta come modello, e sentimento, continuo. Nel film di Consiglio, dovendo estrarre un momento particolare, intenso, di getto, indico l’ultima performance teatrale di Giuseppe, “A mio padre-Una vita in versi”.
Quando, un mese fa, mi è stato chiesto di indicare alcune poesie da leggere nel corso di questo incontro dedicato a mio padre, dopo un attimo di esitazione, ho pensato che forse per me era venuto il momento di andare finalmente a un appuntamento che avevo rimosso e rimandato per troppo tempo: quello con la mia immagine riflessa nei versi di mio padre.
Ecco i primi otto versi:
Per quali strade di campagna vai
Nel sole troppo caldo d’ottobre
La mano chiusa in sé, la luce
A metà del tuo viso, a metà l’ombra?
È il quieto pomeriggio di un bel giorno
Il bel giorno cammina coi tuoi passi
Incerti tra le foglie che di ruggine
Macchiano i rustici viali dell’Emilia
Consiglio ha esplorato i Bertolucci in profondità, rispetto alle loro opere e ai loro rapporti col mondo. È chiaro, è naturale che i tre abbiano attraversato tanta cultura, tanta società e tanta gente. E molti, moltissimi degli artisti che hanno incrociato, si sono prestati a raccontare Giuseppe.
La produzione: hanno partecipato Samanta Gandolfi Branca, Alessandro Lo Monaco, Andrea Gambetta, Massimiliano Di Liberto per Célestes Images, Verdiana, Fondazione Cineteca di Bologna. Il montaggio è di Silvia Di Domenico, le musiche di Nicola Piovani, la fotografia di Cesare Accetta. Il film dura 90’. Nel film, padre e fratello sono naturalmente presentissimi, col corpo e con la voce. E poi, gran parte del mondo dello spettacolo. Gente importante. Da Fabrizio Gifuni, a Lidia Ravera, Mimmo Rafele, Marco Tullio Giordana, Laura Morante, Gianluca Farinelli, Aldo Nove, Nanni Moretti, Stefania Sandrelli, Sonia Bergamasco, Emanuele Trevi. Ciascuno di loro porta memoria di arte e di affetto.