Susco riprende lo schema di Unfriended ma cambia personaggi, tono e tematica del racconto. Al cinema.
di Rudy Salvagnini
Matias sta cercando di sviluppare un'applicazione che gli consenta - attraverso la traduzione simultanea del parlato nel linguaggio dei segni - di capirsi meglio con la fidanzata Amaya, che è non udente. Amaya, però, è piuttosto seccata con lui e non apprezza molto questo tentativo, anche perché il software non funziona molto bene. Amaya rimprovera a Matias di non fare abbastanza per cercare di comprenderla: lo accusa di non essere nemmeno andato a quel corso di linguaggio dei segni a cui l'aveva iscritto. Nel frattempo, Matias si connette in videochat con un gruppo di amici: Nari, Serena, Damon, AJ e Lexx. Matias ha un computer nuovo proprio perché gli serve maggiore potenza per sviluppare l'applicazione per Amaya. Sostiene d'averlo comperato per poco, ma in realtà l'ha sottratto in un locale pubblico e, di punto in bianco, il vero proprietario si fa vivo in chat per richiederglielo in modo perentorio. Matias vorrebbe restituirlo, ma si accorge che in una cartella invisibile del computer ci sono dei video molto inquietanti. Ben presto tutti si accorgono di essere precipitati in un gioco letale nelle oscurità del web.
Unfriended aveva introdotto una variante nel format del found footage, mettendo in scena un film tutto sullo schermo di un computer. L'esito era stato interessante e per certi versi anche innovativo.