"I legami familiari sono diventati il mio leit motif perché ho un coinvolgimento molto personale nell'argomento", afferma sorridendo il regista e sceneggiatore giapponese Kore'eda Hirokazu. "In questi ultimi anni mia madre è venuta a mancare e quasi contemporaneamente è nata mia figlia. Ho anche osservato mia moglie diventare una creatura diversa da quando è diventata madre. E io ho dovuto confrontarmi con i miei cambiamenti interiori nel momento in cui sono diventato genitore e ho smesso di essere figlio".

Allo stesso modo il rapporto padre-figlio interessa a Kore'eda in modo particolare, come si è visto in Father and Son e come si vede nel suo ultimo film, Ritratto di famiglia con tempesta, perché la relazione dell'autore con il proprio padre è stata problematica.

"Nel film ho trasposto in modo molto diretto la nostra dinamica e ho raccontato un uomo incapace di essere un modello per suo figlio, come era mio padre. Da bambino, quando mi chiedevano come sarei voluto essere da grande, rispondevo: 'Diverso da papà". Quel modello negativo ha influenzato non solo il mio cinema, ma anche la persona che sono diventato. Per questo cerco, attraverso i miei film, di capire non solo ciò che fa di un padre un padre, ma anche ciò che fa di un uomo un uomo".

Il che comporta anche un margine di accettazione di ciò che si è e di ciò che, forse, non si potrà mai essere. "In Ritratto di famiglia con tempesta la madre del protagonista cerca di accettare la situazione in cui si trova e di trovare nella realtà quotidiana la sua felicità minima. Il protagonista maschile invece continua a lottare contro le sue circostanze, rifiuta la separazione che lo ha allontanato dalla moglie e dal figlio e non riesce ad essere felice. Il bambino figlio del protagonista, infine, non riesce a vedere un futuro davanti a sé e cerca di non avere sogni per non dover affrontare la frustrazione di non riuscire a realizzarli. Non giudico nessuno di questi tre atteggiamenti, ma li racconto tutti, anche per illustrare la differenza che può esistere fra tre generazioni all'interno di una stessa famiglia".