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Addio Dario

È morto a Milano all'età di 90 anni l'attore e drammaturgo Premio Nobel per la Letteratura.

Dario Fo 24 marzo 1926, Sangiano (Italia) - 13 Ottobre 2016, Milano (Italia).
giovedì 13 ottobre 2016 - News

È morto a Milano il grandissimo attore e drammaturgo Dario Fo, da giorni ricoverato per problemi polmonari.

Insieme alla moglie Franca Rame, morta nel 2013, l'artista è stato uno dei più grandi protagonisti del mondo della cultura italiano e internazionale.
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Attore, regista, scrittore, autore ma anche pittore e attivista della scienza politica nel 1997 aveva ricevuto il Nobel per la Letteratura.
Non si era ancora laureato - in architettura - al Politecnico di Milano, che decide di lasciare l'università e tentare una carta alla Rai. Anche l'accademia di belle arti di Brera, frequentata prima, preludeva a un'attività artistica, ma non avrebbe certo fatto immaginare un premio Nobel vinto molto più tardi, oltre 50 anni dopo, e per la letteratura... È il 1952 quando Dario Fo incontra Franco Parenti e inizia a collaborare per l'emittente televisiva pubblica. Nel 1953 scrive e recita per Poer nano una trasmissione satirica, poi, sempre con Parenti e Giustino Durano, firma Il dito nell'occhio. L'anno dopo sarà la volta di Sani da legare.
Inizia a lavorare anche per il cinema e interpreta, oltre che co-sceneggia, il film di Carlo Lizzani Lo svitato (1955). Il 24 giugno 1954 Fo sposa l'attrice e collega Franca Rame a Milano, nella basilica di Sant'Ambrogio. Si trasferisce a Roma dove, dal 1955 al 1958, lavora come soggettista per il cinema. Nel 1957 recita in Rascel-Fifì di Guido Leoni e nello stesso anno mette in scena per Franca Rame Ladri, manichini e donne nude. L'anno dopo ci riprova con Comica finale.
Dal 1958 al 1968 Fo e la moglie, che nel frattempo hanno fondato la "Compagnia Dario Fo - Franca Rame", preparano una serie di brevi pezzi - che denunciano le malefatte del sistema politico - per lo spettacolo della RAI Canzonissima. La censura interviene così spesso che i due lasciano la televisione e scelgono il teatro. È un esilio dalla televisione di stato destinato a durare più d'un ventennio. Sono di questo periodo Gli arcangeli non giocano a flipper (1959), Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri (1960), Chi ruba un piede è fortunato in amore (1961), Isabella, tre caravelle e un cacciaballe (1963), Settimo ruba un po' meno (1964), La colpa è sempre del diavolo (1965), La signora è da buttare (1967). È del 1966 la prima raccolta di "Ci ragiono e canto" sulla musica popolare italiana. Nel 1968 nasce un collettivo teatrale indipendente, Nuova Scena, con l'obiettivo di ritornare alle origini popolari del teatro e alla sua valenza sociale, destinato a girare l'Italia in circuiti alternativi a quelli del teatro ufficiale, con spettacoli a prezzo politico. Vengono rappresentati Grande pantomima con bandiere e pupazzi piccoli e medi (1968), L'operaio conosce 300 parole, il padrone 1000, per questo lui è il padrone (1969), Legami pure, tanto io spacco tutto lo stesso (1969) e soprattutto il celeberrimo Mistero buffo (1969), nel quale Fo, unico attore in scena, recita in un monologo una fantasiosa rielaborazione di testi antichi in grammelot, una lingua derivata dalla mescolanza di fonemi moderni e ricavati da dialetti padani.
Degli anni successivi vanno ricordati Morte accidentale di un anarchico (1970), Pum pum, chi è La Polizia (1972), Guerra di popolo in Cile (1973), per il quale viene arrestato durante una tournée a Sassari; successivamente, nella Palazzina Liberty occupata, andranno in scena testi quali Non si paga, non si paga (1974), Il Fanfani rapito (1975), La marijuana della mamma è sempre la più bella (1976). Ha inizio, nello stesso periodo, un'intensa attività di lavoro all'estero.
Nel 1979, viene chiamato alla Scala di Milano per dirigere L'histoire du soldat (1979) di Stravinskij. Degli anni successivi sono Dio li fa e poi li accoppa (1984), Mamma! I Sanculotti! (1993), Il diavolo con le zinne (1997); in questo stesso anno arriva anche uno straordinario premio Nobel per la letteratura.
Nel 2005 Fo viene insignito della laurea honoris causa all'Università della Sorbona di Parigi, mentre l'anno successivo, nel 2006, la stessa onorificenza gli viene assegnata dalla Università La Sapienza di Roma (l'unico insieme a Luigi Pirandello ed Eduardo de Filippo).


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