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Giffoni, terza giornata: Hilary Swank e l'Italia nel mirino

Aldo Giovanni e Giacomo tra i protagonisti di oggi.
di Ilaria Ravarino

Hilary Swank (Hilary Ann Swank) (50 anni) 30 luglio 1974, Bellingham (Washington - USA) - Leone.

venerdì 15 luglio 2011 - News

Con due Oscar nel cassetto, e l'allure da star di Hollywood, Hilary Swank ha brillato nella terza giornata del Giffoni Film festival, anche se intorno a lei c'era tanto cinema che conta pur vivendo nell'ombra. A partire da Michael Brandt, sceneggiatore statunitense di 2 Fast 2 Furios e Wanted- Scegli il tuo destino, che da protagonista della masterclass con i giurati del festival ha allegramente bacchettato un vecchio vizio del cinema italiano: «Da voi capita spesso che celebri scrittori si trasformino in sceneggiatori. Per fortuna in America ciò accade molto raramente. Credo che le due professionalità richiedano competenze differenti, sarebbe giusto tenerle distinte». Altrettanto polemico l'attore spagnolo Lluis Homar, lanciato da Almodovar ne La mala educacion e interprete del controverso No tengas miedò di Montxo Armendariz, in cui interpreta il ruolo di un padre orco che abusa della figlia per oltre 18 anni: «La televisione spagnola è più aperta a trattare temi come la pedofilia e la violenza sui minori rispetto a quella italiana – ha detto - È un buon segno per la Spagna riuscire ad affrontare liberamente questi argomenti, adesso vedremo come la prenderà il pubblico».
Esaurito il carnet internazionale – salvo sorprese nel weekend – il Festival si prepara ad aprire la prossima settimana nel segno dell'Italia, con il trio di Aldo Giovanni e Giacomo atteso oggi per ritirare il Giffoni Award e incontrare il pubblico dei più giovani, la figlia d'arte Martha De Laurentiis in masterclass per spiegare ai ragazzi i segreti del mondo della produzione, e il fenomeno del web Willwoosh che con il cast della web serie Freaks affronterà le domande dei giurati del festival. Sul fronte cinematografico la mattina sarà di consueto dedicata ai più giovani, con l'apertura del concorso per i bambini al di sopra dei tre anni e la presentazione del Mary Poppins teutonico Lilly The Witch - The Journey to Mandolan di Harald Sicheritz seguito dall'avventuroso The secret letter dell'olandese Simone Van Dusseldorp. Per gli adolescenti l'anglofono Submarine di Richard Ayoade, romanzo di formazione di un quindicenne tra new age, sesso e tv, e Toast di S.J. Clarkson, biografia degli esordi di un talentuoso cuoco nell'Inghilterra degli anni '60. Per i maggiorenni in serata Beautiful boy dell'americano Shawn Ku, tragica storia di un ragazzo che commette una strage nella sua scuola raccontata dal punto di vista dei genitori, seguita dai corti di Amnesty International Eclissi di fine stagione, (R), e Tutto Calcolato.

I giurati raccontano: Germania e Corea
So Hyun Lee è piccola di statura, ride tanto e di gusto, detesta le zanzare e anche se qui tutti le danno 17 anni lei sostiene di averne 15, perché «in Corea l’età si conta diversamente»: guai a contraddirla, la ragazza ha un carattere da leone e dice di non aver paura di niente, «nemmeno dei fantasmi». Con lei c’è Jan Deichmann, 17 anni (veri), un ragazzo tedesco alto e muscoloso, dagli occhi profondi e intelligenti, con la passione per il cinema e un’insospettabile amore per il disegno. Nello zaino ha un blocco con gli schizzi di alcuni attori di Hollywood, e nel suo tratto, è evidente, c’è del talento.

Da dove vieni?
So: Corea del Sud, Incheon. È una città non tanto grande.
Jan: Solingen, è una città fra Colonia e Dusseldorf. Siamo famosi per i coltelli.

Che lavoro fanno i tuoi genitori?
S: Mamma è una maestra, papà è professore.
J: Papà è carpentiere, mamma assiste le famiglie con i bambini.

Che lavoro vorresti fare da grande?
S: Il diplomatico.
J: Non lo so, ho tante idee. Mi piacerebbe fare musica, il chitarrista. Mia mamma canta.

Qual è il tuo film preferito?
S: Adoro l’horror. E il mio film preferito è Twilight.
J: Stargate, la serie. E i film action come Die Hard.

L’attore preferito?
S: Johnny Depp.
J: Bruce Willis.

Ti piacciono i film d’amore?
S: No, li odio. Twilight mi piace per i vampiri.
J: Non molto.

Sei mai stato innamorato?
S: No.
J: Sì, ci sono passato.

Perché ti piacciono i film horror?
S: Mi diverte vedere il sangue, li trovo film eccitanti.
J: Perché non sai quello che sta per succedere. Mi piacciono i film di suspance, e infatti pellicole come Saw non mi divertono.

Il mostro più spaventoso?
S: Non mi fa paura niente. A me i fantasmi piacciono. Se proprio devo dire un mostro che mi spaventa... allora scelgo i ragni.
J: La bambola Chuckie. Oppure pensare al professor Piton di Harry Potter vestito da femmina.

Cosa faresti con la bacchetta di Harry Potter?
S: Fermerei il tempo.
J: La spezzerei, per essere sicuro che nessuno dopo di me la possa usare male.

Un pregio e un difetto dell’Italia?
S: mi piacciono i vostri palazzi, che sono così bassi! Però il cibo mi sembra troppo condito. È un po’ unto.
J: L’Italia mi piace per il mare, per il sole. Per la gentilezza delle persone. Ma le toilette italiane non mi piacciono per niente. E nell’aria c’è cattivo odore.

Un pregio e un difetto del tuo paese.
S: Mi piace perché è un paese ricco di storia, e la gente è gentile. Ma la qualità dell’aria è pessima.
J: Mi piace l’educazione, il sistema tedesco. E il clima. Non mi piace che il mio paese, come tanti altri, sostenga le guerre nel mondo e venda armi.

Vinci l’Oscar. A chi lo dedichi?
S: alla mia nonna.
J: a Dio.

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