lunedì 18 dicembre 2006 - News
La splendida attrice
Gong Li ha detto che la sfida maggiore rappresentata da Hollywood non è tanto la barriera linguistica quanto l'impegno nell'affrontare personaggi che non siano cinesi come lei. Dopo aver lavorato per anni spalla a spalla con il regista compaesano
Zhang Yimou (
Sorgo rosso,
Ju Dou,
Lanterne rosse,
La storia di Qiu Ju,
Vivere! La triade di Shangai), con il quale è tornata a lavorare nel film
Curse of the Golden Flower di prossima uscita,
Gong Li sta tentando la carta a stelle e strisce per farsi un nome anche in America.
Nel 2005 si è calata nei panni di una perfida escort giapponese, Hatsumomo, nella pellicola di
Rob Marshall (fresco del successo di
Chicago)
Memorie di una geisha; l'anno successivo ha dato il volto all'esotica e sensuale donna d'affari Isabella in
Miami Vice di
Michael Mann e presto la vedremo sul grande schermo interpretare il ruolo di Lady Murasaki, una donna giapponese sposata con lo zio del serial killer Hannibal Lecter in Young Hannibal, prequel del thriller
Il silenzio degli innocenti.
"È raro che io riesca a ottenere ruoli di personaggi cinesi come nativa residente di Pechino, a Hollywood" ha dichiarato recentemente
Gong Li, in occasione dell'anteprima di
Curse of the Golden Flower. Parlando d'Isabella, interpretata in
Miami Vice, l'attrice ha detto che benché avesse l'aspetto asiatico, il suo carattere, il suo modo di pensare e di agire non era affatto asiatico.
"È un esercizio davvero duro da eseguire" ha aggiunto. "Le pellicole a Hollywood sono più impegnative, ma è una sfida stimolante".