Una carriera che va a pari passo con quella dei fratelli Wachowski, e una passione per le storie di vendetta hanno portato il regista James McTeigue a farsi conoscere in tutto il mondo. Ha sorpreso con il suo esordio V per vendetta e ora il pubblico non può fare altro che tenerlo d'occhio. Ha ancora molto da raccontare.
I Wachowski come guida e ispirazione
Non conosciamo la sua data di nascita. Difficile dire dove sia nato e cresciuto. James McTeigue, misterioso e criptico come i suoi film, non svela particolari sulla sua vita privata. La sua personalità si esprime attraverso l'arte cinematografica; un mondo che tocca per la prima volta attorno agli anni Ottanta, come assistente di produzione di numerosi film australiani minori (inediti in Italia). Dopo un decennio trascorso come aiutante, si trasferisce ad Hollywood per tentare la fortuna. Qui inizia la sua attività di assistente alla regia per film di medio rilievo come Fuga da Absolom e Street Fighter, fino ad avvicinarsi alla lavorazione di Matrix (1999) e i seguiti, lavorando a stretto contatto con i fratelli Wachowski. L'esperienza lo rende popolare nell'ambiente al punto da essere notato anche da George Lucas che lo vuole come aiuto regista per Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni (2002).
V per vendetta
L'amicizia che lo lega ai fratelli Wachowski lo porta a decidere per il grande passo verso la regia. Con il contributo alla sceneggiatura e alla produzione dei due colleghi, dirige il suo primo film da regista, V per vendetta (2005), con Natalie Portman in uno dei ruoli più eccentrici della sua carriera. Ispirato all'omonimo fumetto di Alan Moore e David Lloyd, il film costa 50 milioni di dollari, è graficamente molto ricercato, e ottiene un discreto successo a livello internazionale. Un buon risultato per un artista al suo debutto da regista.
La ribellione di un ninja
Due anni dopo viene chiamato dalla casa di produzione Warner Bros. a sostituire Oliver Hirschbiegel (che non aveva rispettato tutti gli accordi) nella regia di Invasion (2007). L'incarico viene portato a termine senza clamori. Nel frattempo, arricchito dell'esperienza, collabora nuovamente con i fratelli Wachowski in Speed Racer (2008) e comincia a dedicarsi al progetto successivo, Ninja Assassin (2009), storia di una vendetta morale, raccontata con la spettacolarità dei combattimenti coreografici (e violenti) tra ninja. Dopo battaglie sanguinose guarda invece all'introspezione psicologica di un thriller, The Raven (2012), ispirato alla vita di Edgar Allan Poe. E nel 2015 dirige il thriller action Survivor, con Emma Thompson, Milla Jovovich e Pierce Brosnan.
