Cardea è considerato, a torto, uno dei migliori caratteristi del cinema italiano a cavallo fra gli Anni Sessanta e Settanta. Errore! Ugo Cardea è un egregio attore che fa della sua recitazione un vero e proprio spettacolo in grado di conquistare anche il pubblico più sofisticato.
Esordisce sul grande schermo accanto a Charlotte Rampling nel giallo italiano Sequestro di persona (1967) di Gianfranco Mingozzi, successivamente appare soprattutto in sceneggiati per il piccolo schermo, fra cui Jekyll (1969) e La donna di cuori (1969), dove ha l'opportunità di recitare accanto ad Amedeo Nazzari.
Cinematograficamente inarrestabile, appare in pellicole come Pelle di bandito (1969), Gradiva (1970) e, soprattutto Un amore così fragile, così violento (1973), spesso accanto al regista e attore Giorgio Albertazzi del quale diverrà grande amico.
Fu Roberto Rossellini a dargli i primi veri ruoli di spicco, prima facendogli interpretare il ruolo di Niccolò Cusano nel film tv L'età di Cosimo de' Medici (1973), poi offrendogli il ruolo di protagonista nel biografico Cartesio, dove appunto Cardea veste i panni del grande René Descartes, uno dei massimi protagonisti della cultura filosofica e scientifica del Seicento. Inutile dire che fu una grande prova d'attore.
Nel 1973, dopo aver recitato accanto a Marcello Mastroianni e Richard Burton in Rappresaglia (1973), lo si ritroverà in Amore libero - Free Love (1974) e ancora una volta accanto a Charlotte Rampling in Il portiere di notte (1974) di Liliana Cavani, film scandaloso dove affianca anche l'altro protagonista: un magnifico Dirk Bogarde.
Il resto della sua carriera è soprattutto televisiva e si completa lungo tutti gli Anni Settanta con miniserie come: Diagnosi (1975), Gamma (1975), Una donna (1977) e Una devastante voglia di vincere (1977).