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Un film di Spike Jonze.
Con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara.
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Titolo originale Her.
Drammatico,
durata 126 min.
- USA 2013.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 13 marzo 2014.
MYMONETRO
Lei
valutazione media:
4,09
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Quando ci si innamora solo di una vocedi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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martedì 18 marzo 2014 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film che narra l'esistenza, ormai priva di affetti e di qualsiasi forma di entusiasmo, di un giovane uomo (Joaquin Phoenix) dopo il divorzio dalla moglie che non riesce ancora del tutto a dimenticare. Svolgendo anche un lavoro che lo costringe ad avere pochi contatti umani diretti, e cioè quello di curare una rubrica in cui compone delle lettere sentimentali per coloro che non sono più capaci a scriverle, il protagonista trascorre in solitudine tutte le proprie giornate, isolandosi sempre di più e ricercando qualche sporadico contatto con i propri simili solo tramite le chat al computer.E proprio così che egli arriverà ad instaurare un dialogo aperto e sincero, nonchè affettuoso e ricco di sentimento, con una voce "costruita" dal sistema operativo del computer che porta il nome di Samantha, con cui si isolerà sempre di più dal mondo reale e dagli altri esseri umani arrivando anche al punto di innamorarsi sul serio di questa presenza virtuale. Ne ricaverà soltanto una profonda delusione.
In questo film il regista Spike Jonze analizza la situazione a cui l'umanità sempre di più si sta avvicinando attraverso l'uso smodato della tecnologia e la mancanza, ormai quasi totale, di ogni tipo di dialogo con i propri simili, arrivando appunto ad instaurare le proprie relazioni, sia sentimentali che non, solo attraverso il computer ed attraverso le varie creazioni dei suoi sistemi operativi. Una realtà risultante praticamente "perfetta" perchè costruita secondo le esigenze personali di ognuno ed in modo tale da poter appagare in pieno l'esistenza di un individuo, che rischia così di scivolare sempre più verso una condizione di isolamento e solitudine totali ed venendo privato anche della propria volontà a ricercare qualsiasi tipo di contatto vero con altri suoi simili. In aggiunta a tutto ciò da questa pellicola si evince anche la situazione paradossale contraria: e cioè, l' assurda volontà da parte delle creature virtuali a diventare come gli esseri umani reali, fatti di carne ed ossa e colmi di sentimenti e sensazioni veri. Con il finale ideato dal regista Jonze viene ovviamente però sostenuta la tesi consolatoria dell'impossibilità (fortunatamente) che un tale sistema riesca a sostituirsi completamente ed in maniera del tutto soddisfacente all'essere umano, se non solo come un puro e semplice surrogato, facendoci così stare tranquilli per un pò di tempo.
Poi, quella in conclusione che più fa apprezzare quest'opera, oltre il suo soggetto originale nonchè un pò provocatorio, è la sceneggiatura, che giustamente è valsa l'Oscar al regista, accurata, scorrevole ed esauriente che quasi incanta lo spettatore (grazie anche al seducente timbro di voce di Scarlett Johansson nella versione originale e di Micaela Ramazzotti in quella tradotta in italiano). Molto bravo, inoltre, nella sua interpretazione di misantropo e misogino, è Joaquin Phoenix le cui espressioni del volto già ben evidenziano la nevrosi e la solitudine del proprio personaggio di uomo quasi vicino alla follia.
Insomma, una pellicola interessante che induce sicuramente a svariate ed amare riflessioni.
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