C'era una volta... a Hollywood |
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Un film di Quentin Tarantino.
Con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Emile Hirsch.
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Titolo originale Once Upon a Time in Hollywood.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 161 min.
- USA 2019.
- Warner Bros Italia
uscita mercoledì 18 settembre 2019.
MYMONETRO
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La follia salvifica di Tarantino
di Luca ScialoFeedback: 79740 | altri commenti e recensioni di Luca Scialo |
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mercoledì 25 settembre 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quentin Tarantino è al suo nono film. Il quale è stato presentato soprattutto come un omaggio all'Età dell'oro di Hollywood e alle vittime di Cielo Drive. Su tutte Sharon Tate, moglie di Roman Polanski, massacrata nella sua vittima all'ottavo mese di gravidanza insieme a 3 amici mentre il regista polacco si trovava a Londra. Forse però siamo dinanzi al film migliore di Tarantino. Quello in cui è riuscito a mettere insieme una serie di ingredienti essenziali della sua arte cinematografica. In primis, la capacità di raccontare storie in maniera non convenzionale, tra imprevisti, accelerate, momenti di calma. Facendo restare sempre alta l'attenzione dello spettatore. E poi, la sua grande conoscenza del cinema, soprattutto quello western. Tra continue citazioni e omaggi. Ma anche dei polizieschi italiani anni '70. In questa sede, ha addirittura girato dei film in un film. Cosa dire poi della sua nota violenza splatter, ridotta all'essenziale, quando realmente serviva. Ancora, la capacità di riscrivere un fatto realmente accaduto. Cosa che aveva fatto magistralmente in Bastardi senza gloria, riscrivendo la conclusione della Seconda guerra mondiale in un modo così credibile da farlo sembrare vero. Oltre che desiderato. In questo lungometraggio, invece, riscrive le sorti delle vittime di Cielo Drive. Dandoci un finale alternativo, magari più esagerato del precedente e marcatamente "tarantiniano", ma comunque ugualmente inaspettato e desiderabile. Quante conferme poi in questo film. Oltre alla succitata originalità registica e la grande conoscenza cinematografica di Quentin Tarantino, ci troviamo un'ennesima grande prestazione di Leonardo Di Caprio. Ormai da considerare tra i migliori attori dell'ultimo trentennio. E Brad Pitt, bellezza e talento come pochi nella storia del cinema. Forse solo Alain Delon. Due attori straordinari. Il primo, nei panni di un protagonista di film e serie western considerato quasi superato, tanto da venire in Italia per film Polizieschi (di cui Tarantino va matto). Il secondo, nei panni di uno stant man ormai quasi senza lavoro, finito a fargli da autista e tutto fare. Una sorta di angelo custode, che risulterà decisivo nel finale. A completare il tutto, la presenza di Al Pacino in un ruolo quasi secondario. La raffigurazione quasi macchiettistica di Bruce Lee. Il cameo quasi commovente di Luke Perry. La raffigurazione quasi celestiale di Sharon Tate, interpretata dalla bellissima Margot Robbie. Insomma, Tarantino resta uno dei registi più importanti emersi negli ultimi trent'anni. Forse il migliore nel saper abbinare l'originalità ai canoni del Cinema. La sua è una pazzia controllata, una follia che migliora il mondo.
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