'Dove dovrei vivere la mia nuova vita?'. Désirée Giorgetti interpreta la recensione di Paola Casella.
Una fiumana di gente - oltre 65 milioni di individui - si muove in massa attraverso la terra e il mare, un esodo collettivo di proporzioni bibliche paragonabile (nella memoria recente) solo alla diaspora avvenuta dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, che allontana dalle loro radici e culture di origine intere popolazioni in fuga da conflitti, carestie, calamità naturali, povertà e persecuzioni. Questo racconta Human Flow ("flusso umano", appunto) attraverso la testimonianza diretta di Ai Weiwei, l'artista cinese attivista per i diritti umani e ambasciatore di Amnesty International, che applica la propria sensibilità pittorica ai grandi scenari del presente. Dal lato contenutistico, quel che colpisce è infatti la magnitudo del fenomeno, descritta sia in termini numerici che attraverso inquadrature gigantesche, spesso filmate dall'alto, in cui i campi profughi e le colonne di migranti appaiono in tutta la loro immensità, ed allo stesso tempo in tutta la loro dimensione entomologica.
Momenti di puro cinema in un film-valanga riuscito sia a livello contenutistico che sul piano artistico.
In Concorso alla 74. Mostra del Cinema di Venezia, Human Flow sarà al cinema dal 2 ottobre. In attesa dell'uscita, Désirée Giorgetti interpreta la recensione di Paola Casella.