Anno | 2016 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Federico Marsicano |
Attori | Massimo Boldi, Biagio Izzo, Debora Villa, Barbara Tabita, Paolo Conticini Enzo Salvi, Anna Tatangelo, Loredana De Nardis, Ludovica Bizzaglia, Simone Paciello, Giulia Penna, Riccardo Dose, Paola Caruso, Bonaria Decorato, Giuseppe Giacobazzi, Gianluca Mech, Marco DiGioia, Gianni Macchia, Tiziana Caserta, Viviana Cordella, Daniela Vantaggiato, Mariano D’angelo, Mimmo Ruggiero, Rocco Pietrantonio, Emanuele De Nicolò. |
Uscita | giovedì 1 dicembre 2016 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 1,70 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 novembre 2016
Peppino, un carabiniere milanese, e Ambrogio, un fioraio napoletano, insieme alle amate mogli Bianca e Celeste, festeggiano il Natale nella stessa località turistica. In Italia al Box Office Un Natale al Sud ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 2,9 milioni di euro e 1,1 euro nel primo weekend.
Passaggio in TV
il film è stato trasmesso lunedì 18 marzo 2024 ore 15,29 su CINE34
Un Natale al Sud è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO NO
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Peppino, un carabiniere del nord, e Ambrogio, un ex impiegato del sud con velleità di cantante neomelodico, sono sposati rispettivamente con la lombarda Bianca e la partenopea Celeste. Ognuna delle coppie ha un figlio: Riccardo e Simone, entrambi youtuber, entrambi fidanzati solo virtualmente con due ragazze, Giulia e Ludovica, incontrate sull'app di dating Cupido 2.0, che fra le varie amenità offre ai single la possibilità di partecipare ad un ritrovo annuale in un lussuoso resort. Poiché i genitori ritengono necessario che i propri figli incontrino dal vivo le loro ragazze fanno in modo che i quattro giovani partecipino a quel raduno, e decidono di pedinarli in loco. Lì troveranno anche una blogger in cerca dell'uomo ideale e un influencer innamorato di se stesso, un autista romano a caccia di avventure e una performer di burlesque.
La stessa squadra di Matrimonio al sud si ripropone in formazione (quasi) compatta: le due coppie Massimo Boldi-Debora Villa e Biagio Izzo-Barbara Tabita, gli scapoli Paolo Conticini ed Enzo Salvi, la giovane Fatima Trotta, e Paolo Costella questa volta non più alla regia (che è di Federico Marsicano) ma alla sceneggiatura (con Gianluca Bompressi). L'idea è quella di rendere questa commedia "moderna" parlando di chat, selfie e sms, e identificando alcuni personaggi come figure partorite dall'universo Internet, senza però dare loro alcuna connotazione specifica al ruolo, al di là della vanità e dell'egocentrismo. Purtroppo però la trama è ancora più superata di quella di Matrimonio al sud, tanto più che parte da simili premesse - le due coppie nord-sud, i figli da sorvegliare nei rapporti con l'altro sesso - e non è un caso che a farci la figura peggiore siano i personaggi più giovani, teoricamente i più "moderni", e invece ridotti a idioti generici senza alcuna personalità.
La sensazione generale è quella di profondo imbarazzo, sia da parte degli interpreti, che avrebbero le capacità e i tempi comici per fare molto di più, sia da parte del pubblico che assiste ad una trama totalmente incoerente e improbabile, senza alcun riscontro reale o alcuna umanità riconoscibile. Le battute virano dal puerile allo scurrile, toccando tutte le tappe del politically incorrect senza averne la capacità trasgressiva e la forza comica. Ce n'è per tutti: donne basse (che "se le baci sanno di tappo") e sovrappeso, uomini pelati, neri servili, lesbiche siliconate e dandy gay, e tutti tentano di cornificare tutti, basando le proprie voglie esclusivamente sull'aspetto fisico della preda concupita (a meno che Cupido non ci metta lo zampino).
Rispetto a Matrimonio al sud, anche le due mogli (e le due brave attrici Villa e Tabita) vengono confinate alla cifra grottesca e perdono credibilità, e tutti sguazzano in un oceano trash che, se fosse spinto verso una modernità autentica, forse funzionerebbe, ma diventa invece una palude stantia colma di non-battute (un esempio per tutti: "Chiama il 118!" "Ma non so il numero!").
UN NATALE AL SUD disponibile in DVD o BluRay |
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Onestamente,pensavo di passare una serata insieme ai miei amici,all'insegna della spensieratezza,dell'allegria del puro divertimento,con la visione di questo cinepanettone.Ma invece,niente tutto questo!.Il film,anche se tratta un argomento molto attuale,nella società odierna,Il rapporto,quasi morboso tra internet,cellulari-dipendenti, frequentatori assidui di social network ect.
Un Massimo Boldi che oramai più che trasmettere ironia o risate trasmette malinconia, la solita trama, le solite gag banali per una commedia natalizia incentrata sui social e la vita virtuale, un tema valido ma che non trova sfogo per via di una sceneggiatura elementare e superficiale con i vari personaggi destinati a recitare il solito copione.
Ogni anno nella stessa data esce questa terribile spazzatura!!:.. non è nulla!!.... solo immondizia
Per continuare a guardare questo film fino alla fine dovete contare fino a 10. "Un Natale al sud" ennesimo penoso lavoro di Massimo Boldi. Questa volta (che novità!") è un carabiniere. Ancora una volta con gli immancabili Enzo Salvi (basta te prego sei ripetitivo), Biaggio Izzo ( gira e rigira recita sempre lo stesso personaggio) Deborah Villa (bravissima), Barbara Tabita (10+) e delle novità HORROR!! [...] Vai alla recensione »
Dopo una mezza ora mi sono arreso, perdonatemi. Non riesco nemmeno a dire qualcosa sulla recitazione (recitazione?), sulla trama (sceneggiatura?), battute (fanno ridere?). della serie, non ho parole.
Solo il trailer è raccapricciante! È possibile che per Natale le sale presentino addirittura tre cinepanettoni? È una cosa incredibile. Ho più tempo e non ci sono film da vedere. Dopo Boldi e De sica diventano specialisti del Natale anche Lillo e Greg! Ma che vadano tutti a lavorare davvero!
Ovviamente non vedrò il film al cinema perché pagare per questa robaccia significa veramente non avere il benché minimo gusto per la comicità. Anche perché questo film è tutto dall'essere comico, lo si vede chiaramente dal trailer: porte sbattute in faccia, rutti, scoregge, colpi ai testicoli. Veramente nel 2016 c'è chi ancora ride di questi "espedienti comici"?!?.
Pessimo film. Concordo con gli altri giudizi. Storia banale, frutto dei soliti equivoci, personaggi troppo caricaturali. Non si salva nessuno; il meno peggio è Boldi, che quantomeno col suo classico stile resta intorno alla mediocrità, che in questo film è tanto. Anche dal punto di vista tecnico, ci sono diversi momenti di discontinuità, dovuti probabilmente a scene venute male e poi ricomposte alla [...] Vai alla recensione »
inizio dal titolo: secondo me non è x niente attinente con il film; il tema che tratta è sicuramente interessante, ma sono rimasto deluso. un film noioso, lento e per niente comico... per poter contare le risate in sala possono bastare un paio di dita. di solito con Izzo, Boldi mi sono divertito, ma questa volta mi tocca dire che questo film è una vera e propria delusione.
a parte quanto ho espresso nel titolo, vorrei sapere se il film ha usufruito del finanziamento. anzi, non lo voglio sapere.
Il film dovrebbe essere una commedia, ma in 90 min di film solo una battuta mi ha svegliato dal sonno che stavo prendendo. Pensave di passare una serata divertente ma poi non so come ho fatto a spendere i soldi del cinema per vedere questo film. Banale, scontato assolutamente no.
Non ho sorriso nemmeno per un sec. Un film piu' brutto non lo avevo visto. È morta la commedia italiana, mi viene da piangere. Chi li scrive questi assurdi perdite di tempo, chi?? Era meglio se dormivo...
Mi aspettavo il solito cinepanettone doc, invece ho trovato il film molto innovativo e piacevole. Il soggetto è attualissimo, gli attori sono i migliori scelti paer una commedia leggera, il regista Federico Marsicanoalla sua prima regia si è difeso con onore. Al box office ha fatto un esordio di tuttomrispetto per un film Italiano, unico rammarico averlo tolto dagli schermi in questi [...] Vai alla recensione »