Titolo originale | Porto il velo, adoro i Queen |
Anno | 2016 |
Genere | Docu-fiction, |
Produzione | Italia |
Regia di | Luisa Porrino |
Attori | Batul Hanife, Takoua Ben Mohamed, Sumaya Abdel Qader . |
Uscita | mercoledì 15 febbraio 2017 |
Distribuzione | Movieday |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento lunedì 26 novembre 2018
Le nuove identità presenti nel nostro Paese attraverso gli occhi delle nuove generazioni figlie dell'immigrazione degli anni '70 e '90.
CONSIGLIATO N.D.
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Questo film ritrae tre donne italiane musulmane, nate e cresciute in Italia e parte della cosi detta Seconda Generazione di figli di immigrati. Hanno scelto di indossare l'hijab. Sumaya, Batul e Takoua parlano di diritti umani, libertà e pari opportunità quali argomenti principali della loro vita e come ciò per cui combattono quotidianamente. Il film scopre queste donne... " siamo ponti, ponti che collegano lo spazio vuoto tra l' Islam orientale e quello occidentale e la mentalità occidentale..." Le loro voci e i loro volti ci regalano ritratti di realtà che portano lontano, fino alle terre di origine dei loro genitori: La Siria, La Tunisia raccontandoci il loro vissuto personale e il loro pensiero sulle Primavere Arabe.
Confesso di non essere amante dei documentari ma questo docufilm mi ha permesso di conoscere una realtà, che già conoscevo attraverso le voci di corridoio e attraverso i notiziari, da un altro punto di vista. Le protagoniste infatti, essendo cittadine italiane ma con origini straniere e di religione musulmana, sono riuscite a raccontare le loro esperienze e le difficoltà cui vanno [...] Vai alla recensione »
Il film offre una nuova prospettiva da cui guardare la realtà che viviamo tutti i giorni affrontando l'argomento della libertà di espressione. Le tre ragazze italiane con origini di diversi paesi (tra cui Siria e Tunisia) ci mostrano chi sono oggi e cosa fanno. Il film racconta una storia molto semplice che cela una critica al pregiudizio che oscura e alimenta la paura.