Remember

Film 2015 | Thriller, +13 95 min.

Titolo originaleRemember
Anno2015
GenereThriller,
ProduzioneCanada, Germania
Durata95 minuti
Regia diAtom Egoyan
AttoriChristopher Plummer, Martin Landau, Bruno Ganz, Jürgen Prochnow, Heinz Lieven Dean Norris, Henry Czerny, Peter DaCunha, Sofia Wells, Duane Murray, Kim Roberts (II), Janet Porter, Stefani Kimber.
Uscitagiovedì 4 febbraio 2016
TagDa vedere 2015
DistribuzioneBim Distribuzione
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,07 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Atom Egoyan. Un film Da vedere 2015 con Christopher Plummer, Martin Landau, Bruno Ganz, Jürgen Prochnow, Heinz Lieven. Cast completo Titolo originale: Remember. Genere Thriller, - Canada, Germania, 2015, durata 95 minuti. Uscita cinema giovedì 4 febbraio 2016 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,07 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 5 febbraio 2016

Argomenti:  Amnesia La zona d'interesse

Zev e Max decidono di dedicare le loro ultime energie per rintracciare il comandante nazista responsabile della morte delle loro famiglie. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Remember ha incassato 600 mila euro .

Remember è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,07/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,75
PUBBLICO 3,46
CONSIGLIATO SÌ
Il cinema di Egoyan, incentrato quasi sempre su una catastrofe assente, affronta un regolamento di conti con la Storia e con una storia di 'privazione'.
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 10 settembre 2015
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 10 settembre 2015

Zev Guttman, ebreo affetto da demenza senile, è ricoverato in una clinica privata con Max, con cui ha condiviso un passato tragico e l'orrore di Auschwitz. Max, costretto sulla sedia a rotelle, chiede a Zev di vendicarli e di vendicare le rispettive famiglie cercando il loro aguzzino, arrivato settant'anni prima in America e riparato sotto falso nome. Confuso dalla senilità ma determinato dal dolore, Zev riemerge dallo smarrimento leggendo la lettera di Max, che pianifica il suo viaggio illustrandone i passaggi. Quattro le identità da verificare, uno il colpo in canna per chiudere una volta per tutte col passato. Tra America e Canada, Zev troverà il suo 'nazista' e con lui una sconvolgente epifania.
C'è stato un tempo (lontano) in cui il nome di Atom Egoyan risuonava come la promessa di un cinema 'deragliante'. Un cinema di resistenza e devianza contro i dettami della società nord-americana e contro quelli dell'industria cinematografica hollywoodiana. Negli ultimi anni invece l'autore canadese, indeciso tra Hollywood e indipendenza, ha faticato a trovare il suo posto, a rintracciare il suo sguardo precursore e la cerebralità glaciale sotto cui coltivava l'emozione e faceva di quell'emozione un vero e proprio campo di tensione. Tuttavia Remember riemerge a sorpresa la sua identità canadese e le sue ambizioni artistiche, infilando, dopo quello di Felicia, un altro viaggio straordinario. Quello di un sopravvissuto alla Shoah che soffre di demenza senile, che vorrebbe vendicare il suo passato, che intraprende il viaggio e dimentica regolarmente perché lo ha intrapreso.
Remember ribadisce gli elementi tipici del cinema di Egoyan, a partire dalla sua attenzione per la struttura (a puzzle o a labirinto). Una struttura che produce un'abile premessa smentita poi dall'epilogo, lasciando lo spettatore solo col suo desiderio di coerenza. Perché una parola e un'immagine interrompono improvvisamente il processo di costruzione di senso, invalidando il lavoro compiuto e innescando un movimento di rivalutazione della vicenda che annuncia qualcosa fino a quel momento impensabile. Impossibile dire meglio e di più senza togliere allo spettatore il piacere frustrante (e frustrato) di una manifestazione inattesa.
Alla maniera di Black Comedy, dove un piano sequenza smascherava il mito di una famiglia perfetta, costringendo il protagonista e lo spettatore a riconsiderare le tracce del passato alla luce di quella rivelazione, Remember sconfessa la propria edificazione narrativa con un arresto secco, un passaggio di segno brutale che introduce un nuovo ordine e configura una nuova inquietante emergenza. La violenza dell'atto di ricomposizione 'uccide' il protagonista di Christopher Plummer e basisce lo spettatore empatico con la ricerca di vendetta. Un regolamento di conti con la Storia e con una storia di 'privazione', che il vapore della doccia, la sirena di una diga, il ringhio di un pastore tedesco, le grida rabbiose di un poliziotto ubriaco, 'rigenerano', giustificano e suggeriscono, perché in relazione di vicinanza con l'esperienza concentrazionaria.
L'indagine estenuante e l'impossibilità di Zev di concedere il proprio perdono al giovane SS, si rovescia di colpo e con un colpo di pistola in un movimento che colpisce duro personaggio e spettatore, precipitando il film in un territorio instabile su cui non è davvero più possibile ricostruire, neppure dolorosamente. In questo scarto ritroviamo la poetica di Egoyan, il suo cinema incentrato quasi sempre su una catastrofe assente, di cui ripercorriamo i brani e di cui conosciamo soltanto lo choc di ritorno. Il trauma su cui i suoi personaggi cercano di riprendere il controllo attraverso una ricerca improntata frequentemente sulle foto o sui video.
Remember, thriller senile sulla Memoria e sulla mostruosità banale del totalitarismo, che ha privato l'uomo della percezione di sé e di tutte le categorie intellettive soggettive, quelle che permettono di discernere e di scegliere con coscienza tra il bene e il male, ritrova l'autore e la strategia dello scarto del suo cinema, lo stravolgimento della percezione e il narcisismo con cui riconciliamo la frattura tra desiderio e identificazione.

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REMEMBER disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 28 febbraio 2016
Camillo Triolo

Max su di una sedia a rotelle, in una casa di riposo per Ebrei, mette in opera il suo piano, deve trovare la pace dell'anima prima di morire senza pace, I lupi devono essere uccisi; ma come? Usando per esca un lupo malato, plagiato col favore della sua malattia. Non dirò altro sull'esito della caccia scatenata da Max, per non togliere il gusto della visione di questo capolavoro [...] Vai alla recensione »

sabato 6 febbraio 2016
filippotognoli

"Chi e' un nasista?" chiede la bambina al vecchio Zev, (leggendo la "z" all'inglese come "s")."E' una persona cattiva" risponde il Lupo. Q.ta e' solo una delle tante battute da cui si evince tutto lo spirito di "Remember". Mi aspettavo un buon film storico sull'olocausto, girato da un regista che stimo da anni e con un cast di attori [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 febbraio 2016
Maria Cristina Nascosi Sandri

Un‘non dimenticare di ricordare’ doloroso,estremo,metaforico,estremamente metaforico. E’‘Remember’,il nuovo film di Atom Egoyan,regista nato al Cairo nel 1960 da genitori armeni,ma poi naturalizzato canadese dall’età di tre anni,presentato in concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia dello scorso anno ed ora finalmente nelle sale italiane.

lunedì 8 febbraio 2016
Luigi Chierico

Ritengo che sia indispensabile essere consapevoli quale genere di film si va a vedere per apprezzarlo,in tale consapevolezza è necessario assistere a questo poderoso film, assolutamente nuovo e geniale nella sua costruzione,nel suo svolgersi dei fatti per giungere ad un epilogo:giustizia è fatta,in nome della memoria,Remember:“Sì mi ricordo”. Una storia,perché di Storia si tratta,di soli uomini,non [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 febbraio 2016
FabioFeli

Zev Gutman (Christopher Plummer) è un uomo anziano che vive in una casa di riposo negli USA ed è affetto da demenza senile. Sul braccio destro porta tatuato un numero che testimonia che è stato in un lager nazista. Non ricorda che la moglie è morta da una settimana e che ha fatto una promessa a Max (Martin Landau), un anziano correligionario con gravi problemi respiratori, [...] Vai alla recensione »

sabato 6 febbraio 2016
vanessa zarastro

Mancanza di memoria o rimozione? Quando i dolori sono così stati forti e le emozioni così violente si tende a non volerci tornare su. Qualcuno cambia identità, altri perdono la memoria, altri ancora non sopravvivono. Pochissimi rielaborano ogni momento per non scordare e, magari, per fare in modo che giustizia sia fatta. Così i tre anziani personaggi accomunati dal terribile [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 febbraio 2016
Alex62

C'è un popolo che ha fatto della memoria un'arte di vitale importanza, che ha legato alla trasmissione della memoria storica, da una generazione all'altra, di padre in figlio, il suo Credo religioso. Gli Ebrei non hanno mai cessato di credere che l'unico Dio, quello dei loro padri, li avrebbe salvati, sempre, sarebbe intervenuto nella storia con le sue prodigiose imprese.

martedì 16 febbraio 2016
enzo70

    Remember è un lungo ed intenso viaggio nel ricordo in nome della vendetta. Nella ricorrente cinematografia sul nazismo questo bel film del regista canadese Atom Egoyan si caratterizza per una forte carica innovativa ed emotiva allo stesso tempo. Il protagonista è un uomo affetto da demenza senile, da poco rimasto vedovo, che intraprende un lungo viaggio alla [...] Vai alla recensione »

sabato 19 marzo 2016
gianleo67

Persa da una settimana la moglie, come lui ricoverata in una clinica geriatrica, Zev Gutman è un anziano ebreo affetto da demenza senile che viene convinto dall'amico Max Rosenbaum, anch'esso ospite della struttura e costretto su di una sedia a rotelle, ad intraprendere un lungo viaggio per stanare ed uccidere il criminale nazista responsabile della strage delle rispettive famiglie, [...] Vai alla recensione »

domenica 12 settembre 2021
figliounico

 Un film sulla memoria e sulla responsabilità che nasce dalla memoria e senza la quale siamo tutti innocenti, ma non più uomini. Un drammatico, che prende le mosse da un fatto storico, la caccia ai criminali nazisti, iniziata nell’immediato dopoguerra e durata fino ai nostri giorni, costruito come un thriller avvincente, con tanto di colpo di scena finale, che ha come protagonista [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 febbraio 2021
elgatoloco

"Remember"(ATom Egoyan, scritto da Benijamin August, 2015)è un fiklm assolutamentextraordinario, giò nel plot: un anziano, degente per"demenza senile"in una casa di riposo in Nordamerica, in quanto Ebreo tedesco di orgine, già detenuto ad Auschwitz, da cui è riuscito a fuggire(perdendovi la famiglia)viene incaricato da un altro degente, anch'egli [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 dicembre 2016
LBavassano

Sorta di versione crepuscolare di "This must be the place", anche nell'insistito particolare del "bagaglio a mano", vero coprotagonista. Film particolarmente dolente, ed aspro però, sulla memoria, sulla sua dimensione intimamente privata e sui suoi inestricabili risvolti pubblici, sulle pietose bugie del dimenticare e sul costantemente rinnovato dolore del ricordare. Vai alla recensione »

venerdì 25 novembre 2016
Riccardo Tavani

La rimozione, l’oblio e la negazione sono situazioni interiori tanto vicine da conglomerarsi spesso in un unico blocco psicologico e mnemonico. Tale blocco può riguardare un singolo individuo come un’intera collettività. Da fatto privato si eleva a configurazione sociale, politica, a stratificazione storica. È il tema di questo film di Atom Egoyan, nel quale l’oblio [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 novembre 2016
rampante

Una vendetta covata per settant'anni Atom Egiyan è un regista canadese di origine armene, nel film Ararat affronta il genocidio degli Armeni, oggi in Remember, affronta un ben più ampio genocidio, quello degli Ebrei designato con il nome tremendo di Shoah e racconta una storia in cui sono presenti tra i personaggi ex deportati ed ex aguzzini. Max ricoverato in una casa di riposo vicino a New York [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 febbraio 2016
Eugenio

La grande tragedia dell’Olocausto e ciò che ha causato nei sopravvissuti,pochi,dopo. Nelle sale è uscito recentemente “Il figlio di Saul” spaccato tremendo di prigionieri ebrei costretti a diventare carnefici nei loro stessi compagni. Il filone dell’Olocausto continua imperterrito a scuotere coscienze,come monito a sottolineare l’importanza storica della [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 febbraio 2016
Flyanto

Il regista Atom Egoyan affronta il tema della Shoah in un contesto del tutto nuovo, creando un'opera alquanto originale. In un ricovero per anziani vi sono due anziani ebrei che, nonostante siano emigrati negli Stati Uniti e qui si siano ricostruiti un'esistenza nuova, non sono riusciti a dimenticare gli orrori del lungo e doloroso periodo trascorso nel campo di concentramento di Auschwitz. [...] Vai alla recensione »

domenica 28 febbraio 2016
Alfredyk

Zev ( Christopher Plummer ) ormai 90enne, soggiorna presso una casa di riposo per anziani. Affetto da demenza senile, tende a dimenticare dopo ogni risveglio ciò che accade intorno a lui. Sono passati 7 giorni da quando sua moglie Ruth è morta e la storia inizia proprio dall'ultimo giorno del rito della Shivah, il lutto ebraico, che si celebra per onorare i defunti.

domenica 21 febbraio 2016
Miguel Angel Tarditti

 “Remember”film de Atom Egoyan Producción de Canadá y Alemania 2015 Como funciona nuestra memoria? Porqué a veces nos traiciona y a veces nos instiga hasta la culpa? Porqué a veces es transparente y amiga y otras oscura y rebelde? De eso nos habla la psicología, su ciencia especifica, que nos “recuerda” esa capacidad del cerebro de [...] Vai alla recensione »

domenica 14 febbraio 2016
Maurizio.Meres

Questo film che ritengo personalmente riuscito,esce fuori dai normali schemi di racconti di quello che fu il nazismo,in quanto la ricerca di chi è stato diventa un processo a se stesso,vittime della loro arroganza non fecero i conti con l'inesorabile decadenza psicofisica della vecchiaia. Nella trama ci sono riferimenti inequivocabili di come i nazisti nel mondo camuffarono la loro identità,e come [...] Vai alla recensione »

sabato 25 gennaio 2020
Ennio

Oltre a un ottimo Cristopher Plummer, "remember" è una pellicola del tutto dimenticabile. I luoghi comuni sul nazista sempre cattivissimo (e nel tempo sempre più cattivo) si sprecano. Il presupposto del film, un vecchio 90enne che cerca di vendicarsi di un altro 90enne che 70 anni prima in tempo di guerra gli aveva sterminato la famiglia (non si specifica come, ma si immaginano [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 febbraio 2016
no_data

la critica è stitica , delle stelle, personalmente, ne ho visto almeno 4.

lunedì 8 febbraio 2016
Flaw54

Il film inizia in modo monotono e ripetitivo e sembra non avere sbocchi, ma improvvisamente vira in modo drammatico fino al colpo di scena finale. Nel complesso un' opera interessante nella quale il significato del ricordare si rovescia in modo tragico e del tutto inaspettato. Ottima la recitazione di Plummer, mentre Landau pur essendo la mente di tutto, rimane sfocato, in secondo piano, in un [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 febbraio 2016
Arev😊

Film raffinato ed intelligente; rappresenta in modo magistrale come, difronte ad eventi "catastrofici", (qui è il nazismo rappresentato, ma potrebbe essere anche altro genocidio.....), la "memoria" rischia di svanire... Difronte al dolore e verità inimmaginabili il film mostra come ci sia bisogno continuo di una testimonianza scritta e non solo....

lunedì 10 aprile 2017
Vepra81

vivere la tragedia del nazismo senza flash back ma solo tramite suoni o immagini denota la grande potenza di questo film. Gran finale che non posso svelare. Ottimo film

lunedì 4 aprile 2016
Leonard Zelig

Durante la visione di questo film ho pensato che fosse quasi un capolavoro. pochi film (oggi) continuano a parlarti anche dopo averli goduti. Remember è uno di questi. la ricerca di vendetta più per principio che per odio ti fa interrogare su molte questioni e mette lo spettatore in viaggio con il protagonista. ha senso il viaggio? La vendetta? più volte questo film stupisce [...] Vai alla recensione »

martedì 1 novembre 2016
thecooler

La vendetta deve fare i conti con la vecchiaia , la determinazione si scontra con la debolezza degli anni passati. Ottimo film che si mantiene sempre su un livello molto alto di interesse sulla trama che scorre benissimo senza irrealismi e facendo trapelare quello che ancora oggi si cela dietro ideologie che in realtà non sono per niente superate.

lunedì 16 maggio 2016
ginopeloso

Un'ottima storia, ben raccontata

giovedì 17 marzo 2016
bericopredieri

Assolutamente imprevedibile il finale di questo film che in un sol colpo ribalta tutte le nostre certezze.. il buono è cattivo, il bianco è nero, la vendetta diventa auto punizione, film geniale di un regista tornato ad alti livelli, superba recitazione (ma questa non è una novità) di Christofer Plummer.  

domenica 26 giugno 2016
NoTech

Il film in se non è fatto male, ma nessuna novità sul genere, in perfetto stile ammeregano. Solita ricerca, solita vendetta che si conclude con qualche omicidio.

venerdì 26 febbraio 2016
pier delmonte

Non si puo’ dire che sia un film riuscito, la trama fa acqua da tutte le parti, la liberta’ cinematografica deve avere certi limiti, non elenco le situazioni inverosimili altrimenti supererei le mie solite quattro righe di recensione. Atom Egoyan (il regista ) ? non mi sei piaciuto neanche un po’, ma ti perdono, visto il tema che hai proposto.

sabato 13 febbraio 2016
megliosenza

Bello, OK, però vedere solo ottuagenari per tutto il film, fa un po' venire il magone (o il disagio). Una volta (intendo dire negli anni '50 e '60) le commedie, o i film drammatici, avevano dei guizzi di trama, da restare incollati allo schermo; delle trovate comiche, da spanciarsi dalle risate; dei drammi da piangere vere lacrime.

FOCUS
FOCUS
domenica 7 febbraio 2016
Roy Menarini

Era un po' di tempo che Atom Egoyan sembrava distratto, poco propenso a prendersi rischi, lontano dal cinema che lo aveva posto al centro dell'attenzione. Film come Chloe - Tra seduzione e inganno o Fino a prova contraria sono state prove davvero ardue per i critici più vicini al regista canadese, e anche opere più riuscite come The Captive non hanno scaldato gli animi, anzi sono sembrate pellicole sempre più anonime, di un regista che - sia pure sempre attivissimo e pronto a mettersi al lavoro su nuovi progetti - somigliava più a un affidabile "professional" che non a un autore di riferimento. Il che potrebbe anche non essere un male, a patto di dimenticare la prima parte della sua importante filmografia.

La precisione delle annotazioni e la profondità delle figure secondarie fanno di Remember un potente ritratto americano non meno di una suggestiva riflessione sulla memoria della Shoah.

Con Remember i temi della memoria, dell'identità e della trasmissione culturale e affettiva tra generazioni - da tempo al centro della sua riflessione - tornano in auge, e si intrecciano con il nodo della Shoah e del suo ricordo, probabilmente suggerite anche dall'ossessione (ben nota) per il genocidio armeno da parte del regista. Visto che si è già mirabilmente scritto a proposito di come interpretare Remember - ovvero un'opera che utilizza la demenza senile di un uomo dalla memoria fallace, per insegnarci come ricordare - e visto anche che le svolte radicali della trama non possono essere svelate, conviene forse ribaltare la questione, e chiedersi se Remember non sia anche un film sull'America di questi anni.

FOCUS
venerdì 5 febbraio 2016
Marzia Gandolfi

Seguendo i consigli del suo amico Max, un uomo anziano costretto sulla sedia a rotelle, Zev, settant'anni dopo Auschwitz e a dispetto della sua demenza, scappa da una clinica privata per identificare tra quattro uomini il nazista responsabile della morte della sua famiglia. A partire da una sceneggiatura che crediamo fornita di segnalazioni, e che viceversa conduce dove non ce l'aspettiamo, Atom Egoyan realizza un thriller che procede tra azione e attesa e dimostra (tra le altre cose) fino a che punto la vecchiaia ci trasformi e consumi.

L'agente dell'orrore in una storia sull'orrore appartiene alla realtà, la più comune: la terza età. Sorgente di terrore condivisa per una società che sogna la giovinezza eterna. Più il tempo passa, più la realtà delle atrocità si dissolve.

Una storia semplice che affronta problematiche terribilmente complesse. Così, mentre cerchiamo di sciogliere i nodi dell'intrigo, siamo esortati a interrogarci sulla natura della giustizia, della vendetta, della memoria storica. Cocktail molotov che bilancia materiale infiammabile (Shoah - vendetta - demenza senile - road-movie) ed è fornito di innesco (il protagonista 'avvolto' al collo del passato), Remember viaggia spedito dalle parti di This Must Be the Place, di cui reitera la relazione vittima-carnefice producendo però alla fine uno scarto che resiste al cliché e preserva l'etica.

Perché Remember con una rovesciata narrativa evita in extremis l'ostacolo, l'equivalenza temuta tra l'anziano ebreo che diventa assassino e il nazista che si fa bersaglio. E tutto incredibilmente nel rispetto di un modus operandi che assimila il vendicatore alla sua preda. Una novità e una prodezza in questo contesto. Una novità e una prodezza in questo contesto. Il deficit è colto (soltanto) e agito (pertanto) dalla vera vittima, Max, motore del film bloccato sulla sedia ma animato nello spirito.

Frasi
"Un nazista è una persona cattiva"
Una frase di Zev Guttman (Christopher Plummer)
dal film Remember - a cura di Filippo Tognoli
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Il vecchio ebreo Zev, sopravvissuto allo sterminio nazista, è appena rimasto vedovo che si vede affidare dal coetaneo Max, come lui alloggiato presso una casa per anziani e come lui sopravvissuto all'Olocausto, una lettera contenente le dettagliate istruzioni (infatti Zev soffre di amnesie da demenza senile. Il dato, capirete, è fondamentale) per stanare l'uomo che si nasconde in America facendosi [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

«Tu sei l'unico che può ancora riconoscere l'uomo che ha ucciso le nostre famiglie. Devi trovarlo e ucciderlo». In Remember, Christopher Plummer è Zev Guttman, un agiato novantenne ospite di una lussuosa casa di riposo vicino New York; a ricordargli il suo compito di vendicatore è Martin Landau/Max, che a suo tempo aveva collaborato con Wiesenthal a rintracciare i criminali nazisti nascosti sotto falsa [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Nella Messina contemporanea un architetto di mezz'età si trova al centro di una mutazione amorosa di un amico che lascia la moglie per una giovane di origine tunisina. La donna rimane incinta, e la nuova coppia decide di accettare l'offerta dell'architetto che mette loro a disposizione una villa fuori città dove possono vivere e crescere la bimba senza spese.

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Atom Egoyan è un notissimo regista canadese di origini armene. Il suo film più recente, infatti, «Ararat», aveva come spunto proprio il genocidio degli Armeni ad opera dei Turchi. Oggi, forse rispecchiandosi in quello, affronta un ben più ampio genocidio, quello degli Ebrei, ad opera dei nazisti, designato con il nome tremendo di Shoah. A differenza però dei tanti film su quel tema, come abbiamo visto [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Ancora un film sull'Olocausto, ma arnbientato ai giorni nostri: la storia di una vendetta covata per settant' anni. Costretto sulla carrozzella, il vecchio ebreo Max si affida al coetaneo Zev, affetto da demenza senile, ospite della stessa casa di riposo. Riuscirà il vegliardo a rintracciare quel Rudy Kurlander che sterminò le loro famiglie a Auschwitz? Lo spettatore, perplesso sulla scelta di quel [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

L'ospite 90enne di una casa di riposo, afflitto da smemoratezza senile, scopre che da qualche parte in America si nasconde sotto falso nome l'uomo che decenni prima devastò la sua vita e quella di molti altri. Quindi evade rocambolescamente e grazie alle istruzioni vergate da un altro degente, si mette in caccia dell'aguzzino per vendicarsi. Sembra la trama di un thriller ricco di colpi di scena, [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO
giovedì 28 gennaio 2016
 

Zev Guttman, ebreo affetto da demenza senile, è ricoverato in una clinica privata con Max, con cui ha condiviso un passato tragico e l'orrore di Auschwitz. Max, costretto sulla sedia a rotelle, chiede a Zev di vendicarli e di vendicare le rispettive [...]

GALLERY
venerdì 11 settembre 2015
 

Dopo la presentazione in concorso di due film molto apprezzati dalla critica - Desde Allà, debutto nel lungo del regista venezuelano Lorenzo Vigas, e Remember, nuovo lavoro di Atom Egoyan, accolto positivamente dai giornalisti, giunge oggi il giorno dell'ultim [...]

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