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Ultimo aggiornamento venerdì 20 febbraio 2015
Dopo anni di sviluppo la Warner ha realizzato l'adattamento cinematografico del romanzo poliziesco 'The Great Mortdecai Moustache Mystery' di Kyril Bonfiglioli. In Italia al Box Office Mortdecai ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,5 milioni di euro e 758 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Charlie Mortdecai, mercante d'arte e bon vivant, ha un problema con la Regina, cui deve qualche milione di sterline di tasse. Ha anche un problema con l'adorata moglie Johanna, da quando si è fatto crescere un paio di baffi alla Poirot di cui va enormemente orgoglioso, ma che lei disprezza. Il giorno in cui il servizio segreto inglese, nella persona del suo amico e rivale Alistar Martland, gli chiede aiuto per recuperare un Goya andato trafugato, Mortdecai accetta d'imbarcarsi nell'impresa nella speranza di estinguere il debito, nonostante questo comporti avventurarsi "nelle colonie", ovvero in California. Per fortuna che a guardargli le spalle c'è sempre Jock, il suo braccio destro e armato fino ai denti.
Chi si sta ancora chiedendo se The Tourist fosse una commedia o qualcosa da prendere sul serio, sappia con certezza che Mortdecai è una (vera) commedia, piuttosto divertente e volontariamente old-fashioned, lontana dal baratro cinematografico in cui si era spinto The Tourist, appunto, ma altrettanto distante dalle parodie del genere Austin Power a cui la campagna di promozione del film lo ha accostato.
Il personaggio del protagonista sembra fatto apposta per la galleria di buffoni con stile che Depp ha inanellato negli ultimi anni, ma anziché lasciargli carta bianca e la possibilità di tornare ancora una volta al surrealismo di personaggi come Jack Sparrow o Tonto, gli impone piacevolmente di aderire ad un tipo di humour più codificato, inglese, forbito, iperbolico e non poco imbecille, che si è fatto sempre più raro nelle sue apparizioni cinematografiche.
Diretto senza guizzi da David Koepp, decisamente più esperto nella scrittura che nella direzione artistica, il film è tratto dal primo di una serie di romanzi di Kyril Bonfiglioli (1928-1985), emulo di P.G. Wodehouse, attraverso il buon lavoro di adattamento dell'esordiente Eric Aronson. Eppure è chiaro che il divertimento, per chi sa e vuole trovarcelo, non nasce dal plot, che potrebbe essere quello di un episodio di un qualsiasi telefilm spy-crime della fine degli anni Sessanta, ma dalla mascherata degli attori (Johnny Depp che chiama Ewan McGregor "Fagiolone", Paul Bettany - il migliore della partita - che perde la pazienza da Jeeves e risponde per le rime al suo signore, ...) e, più in generale, dal loro divertito contributo alla farsa. Anche nella trasferta americana, infatti, che costituisce la parte in assoluto più debole del film, la presenza di Olivia Munn e Jeff Goldblum, calati nei personaggi meno finemente stereotipati, colma le lacune di sceneggiatura o, se non altro, offre un diversivo sufficiente a distrarci da esse.
Siamo nella bolla di sapone dell'intrattenimento più smaccatamente fine a se stesso (produce la Infinitum Nihil dello stesso Depp), ma non è questo un male.
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Johnny Depp è molto amato come attore, e negli ultimi anni, sull'onda del famosissimo Jack Sparrow, si è cimenteto in un discreto numero di ruoli comici, i quali, bene o male, ricalcavano alcune molte caratteristiche dello Sparrow più comico; è il caso di questo film, dai toni moscetti e dalla comicità non del tutto assente, ma piuttosto sporadica, troppo per [...] Vai alla recensione »
Un grande cast per un piccolo risultato; se l'intento di questa commedia era fare ridere, ebbene non è riuscita neanche a fare sorridere. Commedia stile british che non decolla e che a lungo andare stanca pure, dispiace vedere attori del genere confezionare un prodotto così deludente, e non certo per la loro scarsa capacità recitativa, qui a mancare è proprio la sceneggiatura [...] Vai alla recensione »
Probabilmente sarà per l'eccessivo Humor Inglese,ma personalmente non mi è sembrato un buon film. La frenesia con cui si muovono personaggi e storia è alquanto snervante mentre il nostro buon Depp si interroga se tagliarsi o meno i baffetti che la Paltrow non sembra gradire affatto. Ai protagonisti non si può imputare quasi nulla,anzi salvano il salvabile,sia chiaro,ma [...] Vai alla recensione »
"Mortdecai"di David Koepp(2015)è, a mio parere, uno dei migliori film interpretati, negli ultimi tempi, da quell'attore imprevedibile che è Johnny Depp, dove anche un'interprete altrimenti completamente"passèe"e forse mai particolarmente valida(è un eufemismo)come Gwyneth Paltrow triova un suo ruolo, nel ruolo della moglie di orientamento ragionieristi [...] Vai alla recensione »
Il mercante d'arte Charlie Mortdecai (Johnny Depp) ha tutto per vivere in pace: è ricco, fascinoso, una moglie intelligente e bella (Gwyneth Paltrow), una guardia del corpo (Paul Bettany) disposta a tutto pur di salvargli le chiappe, per giunta anche un bel paio di baffetti impomatati. Riesce lo stesso a cacciarsi nei guai quando la polizia decide di avvalersi della sua consulenza nella ricerca di [...] Vai alla recensione »
Film in cui si narra di un mercante d'arte e delle sue peripezie al fine di cercare un famoso quadro rubato di Goya. Nel corso della sua ricerca egli verrà a contatto con numerosi loschi individui, anch'essi interessati ad impossessarsi del dipinto, che lo ostacoleranno notevolmente sino al ritrovamento finale. Questa pellicola è in pratica una spy story, ricca di avventure [...] Vai alla recensione »
Non ho mai visto un film che dividi così tanto come questo. Leggendo le recensioni dei critici nel commento iniziale di Marianna Cappi c'e scritto che a Johnny Depp non viene lasciata carta bianca ma gli si impone un Humor piu codificato, inglese, non surreale come Jack Sparrow (e pure comprensivo d'altronde lo scrittore Kyril Bonfiglioli era inglese e così ha reso il suo [...] Vai alla recensione »
Noioso è dir poco. Un film che delude di gran lunga le aspettative ache perché da uno come Depp ti aspetti e pretendi di più. È privo di divertimento, trama che finisce con l'ingarbugliarsi già dopo mezz'ora e per concludere scene d'azione scadenti. L'esperimento di vedere Depp in questi panni è fallito, aspettiamo un suo grande ritorno che [...] Vai alla recensione »
Charles Mortdecai (Johnny Depp) è un ricco mercante d'arte inglese con inclinazioni truffaldine che, a causa di svariati milioni di sterline di debito con Her Majesty the Queen, sta per ritrovarsi senza un soffitto affrescato sopra la testa. E' sposato con Johanna (Gwyneth Paltrow) , che gli rifiuta ogni contatto fisico da quando si è fatto crescere due imbarazzanti mustacchi [...] Vai alla recensione »
Discreta spy story a sfondo comico, caratterizzata da un Johnny Deep come sempre eccellente nell'interpretare questa volta Mortdecai, un personaggio molto particolare e dal carattere abbastanza giocherellone e pazzerello anche se invischiato in un passato fatto di piccoli furti e tentativi di evasione fiscale nei confronti della sua Madre patria. Per redimersi, un importante agente dei servizi segreti, [...] Vai alla recensione »
Non è difficile immaginare da dove questo Mortdecai abbia tratto ispirazione. Il giallo sviluppato attorno alla scomparsa di un oggetto prezioso, un protagonista inconsapevolmente goffo, un maggiordomo combattente, riportano alla mente la saga della Pantera Rosa. Ma Koepp non è Blake Edwards (e Johnny Depp non è Peter Sellers).
Commediola piuttosto cretina, dall'umorismo frigido (molto british), con trama del tutto insipida e un Johnny Depp (qui anche coproduttore) che esagera in mossette e smorfie, facendo del personaggio una stolida caricatura. Con una scena finale con Depp e la Paltrow in vasca tanto leziosa da risultare perfino imbarazzante, il film ha ben poco da salvare.
Charlie Mortdecai è un mercante d’arte estremamente eccentrico ed affascinante e allo stesso tempo un truffatore viziato e vigliacco. Nonostante le sue ricchezze, però, neanche lui sfugge alla crisi economica e, infatti, il suo patrimonio si sta lentamente dissipando. Come se non bastasse, poi, Charlie ha un debito con la corona britannica per tasse non pagate che ammonta [...] Vai alla recensione »
Non mi è piaciuto affatto. C'erano anche tanti buoni attori ma il prodotto offerto non mi ha conquistato in nessuno dei suoi aspetti. La storia del baffo è terribile,la velocità della pellicola è eccessiva e snervante,la sceneggiatura approssimativa. I dialoghi ,che vorrebbero tendere alla raffinatezza,vengono a noia ben presto.
Mollato a 20min. dalla fine. Dai provini speravo in una commedia leggera e divertente in stile la pantera rosa ( con peter seller ) e in effetti ha qualcosa in comune ( vedi l'aiutante maggiordomo ) ma purtroppo il film presenta una comicità di basso livello e risulta noioso, salvo qualche sporadica scena.
Credo sia la prima volta che mi capiti di aspettare con ansia la fine del film. La trama è ridicola, le battute sono ridicole, i diloghi sono noiosi, J. Deep fa la stessa faccia degli ultimi 5-10 film. Se proprio si vuol essere magnanimi e salvare qualcosa, la fotografia è accettabile. Evitatelo come la peste.
Jhonny Depp, a mio parere straordinario in qualsiasi ruolo, è riuscito anche questa volta a caraterizzare al punto giusto il suo personaggio, recitazione ottima di tutti gli attori e anche un'ottima sceneggiatura Un film ben fatto ma poco coinvolgente, lascia lo spettatore un pò annoiato a causa della trama insipida. Per fortuna i ritmi sono molto veloci e questo fa sì che [...] Vai alla recensione »
Il trailer è veramente ben realizzato. Il film è più lento, con trama non complessa, ma divertente. Non è un film ad alto budget, ma si distingue per una sua personalità. Due stelle mi sembrano corrette.
Fra tutti i film interpretati da Johnny Deep questo è in assoluto il peggiore, eppure io amo molto tutti i suoi personaggi. Pellicola decisamente scadente, non fa ridere né ha una storia interessante da seguire, un film deludente sotto tutti i punti di vista nonostante avesse le carte per poter essere un buon film.
Johnny Depp non ha più nulla da dire. Ottima occasione solo per la Virgin Airways per pubblicizzare le sue rotte. Mortdecay sembra il Pirata dei Caraibi travestito da Lord inglese squattrinato e truffaldino sposato con una bella moglie. Il film è un inutile repertorio di smorfie e faccette alla Jim Carrey. Ci sono tutte le motivazioni valide per chiedere la restituzione dei soldi del biglietto alla [...] Vai alla recensione »
“Mortdecai” si avvale di un cast ideale e notevoli risorse tecniche; anche storia e ambientazione sembrano fatte apposta per divertire in modo intelligente, insomma ha tutte le carte in regola per essere una commedia brillante e divertente. Invece, "alla luce del proiettore"… brilla poco e diverte a sprazzi.
Mortdecai è un nobile old stile e proprio nello stile della più altolocata aristocrazia è pieno di debiti con la regina per non aver pagato le tasse; per questa ragione deve ritrovare un Goya rubato addirittura nel selvaggio far west, ossia in California. Una commedia pura con il solito strepitoso Johnny Deep, la cui capacità di adattare qualsiasi [...] Vai alla recensione »
Bel film, leggero e piacevole, con un Depp bravissimo in una parte perfetta per lui.
Per chi vuole trascorrere un paio di ore divertendosi, sorridendo, senza troppe banalità e volgarità, con una storia rocambolesca e ovviamente un po sopra le righe ma che riesce (è riuscita con me) a coinvolgere e a tenere l'attenzione per tutta la durata del film. Unica distrazione Gwyneth Paltrow bellissima (e brava) come non mai.
Stavolta Depp,ha dei baffetti seducenti che dire un altro personaggio alla depp..ogni film un travestimento nuovo,pur sempre la sua bravura in primo piano,anche se il film pur essendo divertente ,è in basso tono,in alcuni punti. Ma è gradevole anche la Paltrow.raramente sorride..interpreta il suo personaggio divertente,di una mogli gelosa,e di un marito stranissimo.
Depp ci sa fare con le commedie, è una buona scelta
film originale e molto divertente .... storia diversa dal solito ... attori bravissimi
A me è piaciuto, film davvero simpatico. Leggendo critiche sulle solite faccine o smorfie caratteristiche di JD dico, l'attore è lui, e secondo me piace proprio per il suo modo di recitare... altrimenti dovremmo criticare anche Jim Carrey! e non mi pare prorio il caso!!! Consigliato per passare una serata, divertente e tutto sommato anche la storia è organizzata bene.
per chi apprezza lo humor inglese è un film assolutamente godibile anche con una trama niente di chè degli splendidi attori ti fanno passare un'ora di puro relax alcune battute poi sono assolutamente esilaranti
Dalle pagine punk di Kyril Bonfiglioli alle immagini scialbe di David Koepp. Mortdecai, mercante d'arte più bandito che poliziotto uscito dai libretti di Bonfiglioli ispirati al modello P.G. Wodehouse, diventa in questo sconclusionato spy movie più scemetto che effervescente il solito guascone interpretato da Johny Depp quando è in vena di frizzi e lazzi.
Alla base di Mortdecai c'è il primo dei quattro romanzi dedicati al personaggio del titolo da Kyril Bonfiglioli, scrittore inglese (italo-sloveno dal lato paterno) che un poco si rispecchia nel protagonista, essendo stato anche lui mercante d'arte. Sulla pagina (da noi il libro è edito Piemme), Charlie Mortdecai è un dandy di nobile ascendenza, stazza robusta, prono ai piaceri del bere e del sesso, [...] Vai alla recensione »
Aristocratico criminale e bon vivant, il mercante d'arte Charlie Mortdecai se le cerca, e non solo le avventure: sull'orlo della bancarotta, indispettisce la moglie (Paltrow, oltre le gambe c'è pochino) con un paio di baffi pretenzioso, cincischia con i servizi segreti inglesi (Ewan McGregor) e cerca di recuperare un Goya rubato che contiene la chiave per recuperare l'oro dei nazisti.
Qualcuno salvi Johnny Depp da se stesso, dalla sua incapacità di slegarsi da quel repertorio irritante di smorfiette e faccette che gli sta facendo collezionare un fiop dietro l'altro. Con Mortdecai, da oggi anche nelle sale italiane, siamo al quinto patatrac consecutivo e, quel che è peggio, mai con numeri così negativi. Costata sessanta milioni di dollari, la pellicola ha incassato, al suo debutto [...] Vai alla recensione »