Advertisement
L'albero di trasmissione al Festival di Cinema del Reale in Salento

La proiezione domani alle 21.00.
di Rossella Farinotti


martedì 21 luglio 2015 - News

Il film L'albero di trasmissione è il primo lungometraggio di Fabrizio Bellomo, artista, regista e curatore. Presentato in anteprima mondiale al 55° Festival dei Popoli di Firenze lo scorso dicembre, il film sarà proiettato nel suo luogo di origine, in Puglia, il 22 luglio alle h. 22 presso il borgo di Specchia (LE), in Salento, alla Festa di Cinema del Reale giunto alla sua 11°edizione: una piattaforma che rappresenta un punto di riferimento per il documentario e il cinema di sperimentazione europeo.

Trattasi di una storia pugliese, ambientata e girata a Bari, ma dai contenuti universali. La vicenda di una famiglia, tutta di maschi, raccontata attraverso tre diverse generazioni che, partendo da un nonno pragmatico, ma anche sognatore, ha sviluppato la propria attività in direzioni diverse: Rocco, Simone e Nicola Ciliberti rappresentano tre età e tre mondi differenti, generati dalle stesse radici, dallo stesso "albero di trasmissione" che, qui rappresentato per primo da Rocco, il nonno, nasce da solide basi e procede per diverse ramificazioni. Nel contesto di una Bari in cui occorre inventarsi il quotidiano, farlo fruttare e renderlo personale, i tre uomini hanno un talento prezioso: assemblare e creare oggetti. Questo talento e queste peculiarità di costruzione di mondi complessi e profondi - perché tali sono i contesti creati da Rocco e Simone, e forse, in un futuro, da Nicola - trasmessi da padre in figlio, sono stati minuziosamente sondati e, ad uno ad uno, ripresi da Bellomo che, senza giudizio o fuorviante punto di vista, ascolta, scruta e mostra ogni singolo dettaglio senza far rumore, ma lasciando spazio puro alle parole decise dei protagonisti, e ai loro gesti.

Bellomo è narrativo e riprende la purezza del contesto, con un costante rimando al passato, restituito dal racconto di Rocco - con pause poetiche date da un elemento di rottura piacevole, il pianoforte suonato dal nonno stesso - e dei figli quando erano piccoli, mentre mostrano vecchie fotografie ben tenute. Ogni personaggio è rappresentato prima di tutto da un elemento determinante: per Rocco le mani, ora invecchiate, ma ancora attive, sulle quali la macchina da presa si sofferma senza orpelli, e che rappresentano il lavoro di una vita. Mani e parole, perché Rocco trent'anni fa ha costruito una macchina d'avanguardia, funzionante e futuristica, che oggi darebbe un calcio al nostro concetto di eco-sostenibilità, aguzzando sapere, tecnica e semplice curiosità. E lo racconta, mostrandoci una vecchia foto, senza compiacimento, giudizi o pentimenti.

Simone è rappresentato attraverso il suo luogo: un garage, un magazzino aperto/chiuso, una gigantesca wunderkammer di oggetti che l'omone recupera e assembla quotidianamente, dando forme e utilizzi nuovi. Nicola, simpatico e sgamato, osserva e ascolta. Ha uno smartphone, il "suo" alter ego in questo caso, con cui riprende tutto: fotografa, fa' video. Ascolta il nonno e osserva il padre. Per poi, chissà, produrre alla sua maniera. L'operosità e il talento tecnico-meccanico rappresentano il filo conduttore di questo racconto pulito e denso. Il regista non vuole dimostrare allo spettatore le sue doti narrative, ma pretende che ogni singolo dettaglio, cavillo tecnico, oggetto recuperato, oggetto ricostruito, immagine fotografica mostrata, accumulo, movimenti delle persone ... vengano semplicemente assorbite. Una storia che gira intorno alle sue radici partite da un uomo che crea musica e inventa una macchina come una pratica quotidiana normale, e che avrebbe potuto, forse, essere una piccola rivoluzione, ma che lo è stata di più così, nel racconto.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati