Il giovane favoloso |
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Un film di Mario Martone.
Con Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco.
continua»
Biografico,
durata 137 min.
- Italia 2014.
- 01 Distribution
uscita giovedì 16 ottobre 2014.
MYMONETRO
Il giovane favoloso
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'anima poetica de Il giovane favolosodi DebboschiFeedback: 508 | altri commenti e recensioni di Debboschi |
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domenica 19 ottobre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Molteplici potevano essere i punti di vista da cui raccontare la vita di Giacomo Leopardi. Mario Martone ha scelto quello più intimista, più profondo e delicato, che, paradossalmente, è anche quello più controverso e coraggioso: il punto di vista dell'arte. La figura che anima lo schermo è quella del poeta Leopardi che, ad un certo punto della sua vita, decide di liberarsi dalla " vile prudenza che agghiaccia " ed uscire fuori, andare al di là del confine rappresentato dalle rigide convenzioni familiari, in modo particolare dal padre, ed andare incontro al mondo nell'unico modo possibile: vivendolo. Il desiderio di conoscenza è ciò di cui si nutre l'animo di un artista ed è ciò di cui il giovane Giacomo è affamato. E' una bramosia, la sua, che gli arde con ferocia nell'animo e che si scontra prepotentemente con i limiti fisici imposti dal suo corpo segnato dalla malattia. Quello che ne risulta è una conflittualità tangibile che, nella splendida interpretazione di Elio Germano, diviene coincidentia oppositorum, lasciando emergere il ruolo centrale assunto dal concetto di "armonia", che subentra, non a caso, a quello di "conflitto". Il volto di questo straordinario attore diviene un vero e proprio campo d'azione dell'espressività, il luogo teatro della sensibilità del poeta Leopardi. Il suo sguardo è il tramite attraverso il quale si entra in relazione con un eloquente "altrove": la dimensione dello spirito. La levità della sfera interiore dipinta sul volto di Elio Germano pare escludere, ma al tempo stesso compensare ed essere compensata dalla storpiatura del suo corpo, la quale impedisce di fare del poeta Leopardi un'entità estranea al mondo e alla sua materialità. Una doppia valenza, quella dell'astrattezza-materialità, che è il contesto stesso del film ed è messa in evidenza da un gioco di inquadrature che si avvale spesso dell'utilizzo della finestra, intesa nel suo doppio significato dei dentro-fuori, a simboleggiare la dimensione di una realtà "altra" che è quella dell'arte. E' noto quanto sia difficile raccontare per immagini l'essenza della poesia, ma senza dubbio, in questo senso, "Il giovane favoloso" è opera da considerarsi perfettamente riuscita.
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