La migliore offerta |
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Un film di Giuseppe Tornatore.
Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson.
continua»
Titolo originale The Best Offer.
Drammatico,
durata 124 min.
- Italia 2012.
- Warner Bros Italia
uscita martedì 1 gennaio 2013.
MYMONETRO
La migliore offerta
valutazione media:
3,57
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Recensione - Film “La migliore offerta” di Giuseppdi Rosalba BilottaFeedback: 400 | altri commenti e recensioni di Rosalba Bilotta |
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domenica 3 novembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Virgil Oldman, di professione battitore d’aste, compra a prezzi ribassati e colleziona, negli anni di carriera, diversi dipinti autentici di donne, uniche compagne virtuali di vita, che abbandona quando incontra la bella e introspettiva Claire, affetta da agorafobia, di cui si innamora, con l’idea di salvarla dalla sua malattia. Ma sarà Claire che infliggerà un dolore grande a Virgil, simulando il suo status agorafobico, per farlo innamorare e derubarlo di tutti i dipinti di donna collezionati da lui, con la complicità dell'amico. La finzione di essere chi non si è, per circuire, indurre ad amare, per poi infliggere il colpo di grazia, inaspettato dall’altro, può devastare e cambiare l’ottica personale nei confronti della vita, soprattutto quando si crede nell’amore e ci si evolve, maturando e uscendo da sé, per andare verso l’altro e cercare di costruire un rapporto saldo e vero. Fingere, forse, potrebbe arrecare al soggetto agente una soddisfazione momentanea data dalla convinzione di avere un potere sull’altro. Ma a quale pro? E a discapito di chi? Solo di chi subisce? La finzione, prima o poi, viene smascherata o si manifesta per ciò che è nella realtà. Più volte, nel corso del film, viene pronunciata questa frase: “Dietro una finzione, si cela una parte di verità”. Questa parte di verità potrebbe essere percepita da chi ama, ma potrebbe anche essere disconfermata da chi tende ad omettere o a vittimizzarsi per attirare, egoisticamente, a sé l’altra persona, solo per poterne disporre a suo piacimento, per utilizzarla con secondi fini, fingendo poi che non esista più, che non ci sia, pur notando la sua presenza anche in mezzo a tanta gente. Quanto coraggio è necessario per fidarsi dell’altro, per considerare l’idea che chi si ama può anche tramutarsi in “mostro”. Ma l’amore, se sincero, non dovrebbe arrecare dolore. Purtroppo, sono la pochezza umana, la superficialità e l’egoismo a macchiare ciò che di spontaneo e vero può nascere nel cuore di chi riesce ad amare. Nel film si evidenzia il cambiamento evolutivo del protagonista che, scoprendo nel suo cuore un sentimento, pur avendo vissuto per anni senza relazionarsi con nessuna donna, ha il coraggio di amare e di rompere alte barriere divisorie, mutando le sue abitudini e priorità di vita, dedicandosi totalmente al benessere della donna amata. Virgil si fida di Claire, ma Claire tradisce la sua fiducia. Lui rischia di impazzire quando scopre che l’agire della donna amata è mosso da leve economiche e manipolative, tese a creare un meccanismo perfetto per dar vita all’arte dell’inganno, della menzogna, del non detto, che possono indurre alla follia chi ama qualcuno che non sa amare se non se stesso. Eppure i segni, le percezioni, le indicazioni non verbali avrebbero potuto condurre Virgil alla realtà degli intenti di Claire e del team di ladri, ancor prima che accadesse l’epilogo della storia. Ma, a volte, si preferisce non vedere ciò che si manifesta, perché si vuol dar fiducia all’altro, si crede nell’altro, non ci si aspetta il peggio da chi si ama, si da più valore all’amore che al preservarsi. Dopo aver vissuto l’esperienza dell’essere ingannati, si può rischiare di perdersi, ci si scoraggia, la speranza può venir meno, si può cedere alla follia, oppure si può cercare di trovare un significato dato dall’evento, riscoprendo dentro di sé la forza necessaria a tramutare il negativo in positivo, lasciando andare via chi non è in grado di amare e di restare.
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