La migliore offerta |
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Un film di Giuseppe Tornatore.
Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson.
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Titolo originale The Best Offer.
Drammatico,
durata 124 min.
- Italia 2012.
- Warner Bros Italia
uscita martedì 1 gennaio 2013.
MYMONETRO
La migliore offerta
valutazione media:
3,57
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un ritorno a metàdi ErudithFeedback: 100 |
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domenica 20 gennaio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tornatore è tornato. Se dovessimo dare un giudizio alla regia diremmo sicuramente buono dimenticando il periodo buio culminato in Malena e rintracciando piuttosto la profonda vena artistica di Nuovo Cinema Paradiso. La storia imperniata sulla figura di un antiquario battitore d’aste, magistralmente interpretato da G.Rush, scorre lentamente scavando a fondo il personaggio quasi un ritratto in mezzo alle tante opere d’arte che popolano lo schermo. L’intensità delle inquadrature coglie l’intima essenza, tralasciando il superfluo e concentrandosi sul potere espressivo dell’immagine. Conosciamo il protagonista, entriamo nella sua casa, nella sua vita, diventiamo suoi confidenti. E ci restiamo attaccati fino alla fine, fino al lento graduale distacco della macchina da presa attraverso gli ingranaggi del tempo. Manca però lo stesso pathos per il racconto, come dire, siamo attaccati al personaggio ma non alla storia. Troppo superficiale per assumere i toni di un thriller, troppo banale per sviluppare la suspance e troppo piatta per tenere sul fil di lama lo spettatore. Che si sveglia tutto insieme alla fine come da un lento sonno ritrovando un po’ di energia per chiudere le tessere del puzzle. Ci aspettiamo qualcosa di più per tutto il film, per dirla con due parole la sceneggiatura è carente. Il risultato è un prodotto ben amalgamato, approfondito dall’uso sapiente delle note di un veterano del calibro di Ennio Morricone, ma mancante di spessore. Un tentativo riuscito a metà per Tornatore, forse il genere thriller non è nelle sue corde o forse di uomini come Alfred Hitchcock e Sergio Leone, capaci di reggere un film tutto sulle proprie spalle, ne nascono davvero pochi!
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