Ispirato alla lontana al capolavoro di Buňuel "L'angelo sterminatore", "Carnage" rappresenta un esercizio sul rapporto tra pulsioni e civilizzazione, tra ipocrisia e aggressività non temperata dalle convenzioni. La trama è nota: in un appartamento di New Iork si riuniscono due coppie di genitori in seguito a un'aggressione che ha visto coinvolti i loro figli (uno dei quali ha spaccato due denti all'altro con un bastone). Inizialmente i rapporti appaiono corretti e quasi cordiali, ancorché fortemente venati di ipocrisia. In seguito, complice un torta che Kate Winslet (la madre del ragazzo aggressore) vomita sui libri d'arte della coppia ospitante e al whisky incautamente offerto da John Reilly (il padre del ragazzo aggredito) si scatena una "resa dei conti" che coinvolge i quattro protagonisti e che esplode anche all'interno delle coppie. I simulacri di educazione vanno in pezzi e si assiste a un crescendo di accuse, squalifiche, recriminazioni, affermazioni brutali che culminano nel grido "nostro figlio ha fatto bene nel spaccare la faccia a quello stronzetto di vostro figlio". L'appartamento -che la coppia ospite cerca ripetutamente di lasciare senza esito- pare calamitare le tensioni fino a portarle a un acme parossistico fatto di urla,invettive, borse lanciate in aria, cellulari gettati in un recipiente colmo d'acqua. La recitazione dei quattro protagonisti è molto buona - soprattutto quella di Waltz, che interpreta un odioso avvocato dipendente dal suo telefonino-, anche se in qualche caso eccede sul versante interpretativo.
Ho trovato però il film non del tutto convincente nel suo svolgimento e nelle dinamiche che rappresenta: infatti, se il conflitto tra le due coppie è narrato in modo sostanzialmente verosimile, le tensioni che si manifestano al loro interno e che portano a una solidarietà maschile contro la controparte femminile mi sono apparse un po' forzate e scarsamente credibili.
"Carnage" appare come un esercizio di stile interessante, ma irrisolto, tutto giocato su interazioni che appaiono dominate dalla necessità di dimostrare una tesi, quella secondo cui le norme della civilizzazione costituiscono una superficie fragile che occulta violenze e istinti incontrollabili.
Sul piano della crudeltà dei contenuti mi era parso molto più efficace "Luna di Fiele"!, che rimane, nel suo genere, una pellicola insuperabile.
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marezia
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domenica 25 settembre 2011
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spunto di riflessione
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"le tensioni che si manifestano al loro interno e che portano a una solidarietà maschile contro la controparte femminile mi sono apparse un po' forzate e scarsamente credibili. Anche a me all'inizio è sembrato un salto troppo repentino però poi, riflettendo, ho ricordato come NELLA REALTA' sia facilissimo passare dall'altra parte, far comunella col nemico se per un attimo c'è qualcosa che ti unisce a lui CONTRO colui che era inizialmente con te. Se si odia chi si fa finta o, semplicemente, ci si è imposti di amare, è NATURALE. Il tappo prima o poi salta.
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(di writer58)
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peppe.simeone
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lunedì 3 ottobre 2011
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sicuramente divertente!
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la forza del film è un indiscutibile godibilità che lo rende accessibile ad ogni tipo di pubblico. ho apprezzato il montaggio delle scene e l'uso della profondità di campo che di volta in volta riesce a rendere alla perfezione il cambiamento di stato d'animo dei protagonisti. il contrasto tra il "formalismo" degli adulti e lo spontaneo rapportarsi tra bambini è la vera chiave del film.
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francesco2
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venerdì 7 ottobre 2011
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infatti
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Concordo pienamente. Anche se il film che citi, come qualcuno ha osservato, pecca un pò di discontinuità (La prima parte non è all'altezza della seconda), trasmette un senso di perversione che questa pellicola non ha.Il finale sotto certi (O diversi) aspetti è simile: elementi "Esterni" (L'indiano lì, il povero criceto qui)mantengono una serenità di fondo (Anche troppa, forse:l'animale continua tranquillo a brucare l'erba?) che i protagonisti hanno perso.
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pietro germi
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martedì 25 ottobre 2011
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sei superficiale
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"Carnage" appare come un esercizio di stile interessante, ma irrisolto, tutto giocato su interazioni che appaiono dominate dalla necessità di dimostrare una tesi, quella secondo cui le norme della civilizzazione costituiscono una superficie fragile che occulta violenze e istinti incontrollabili..."NON CONDIVIDO LA TUA SUPERFICIALE LETTURA.I DIALOGHI NON LI ANALIZZI PER NIENTE E IL FILM E' Lì.I DIALOGHI SI RIFERISCONO ALLA DENUNCIA CRITICCISSIMA DI POLANSKY ALL'IDEOLOGIA DEL CIVILISSIMO LIBERALISMO GLOBALISTA. (cOSA GIà DA LUI ACCENNATA E ANTICIPATA IN fRANTIC, DI CUI NON HAI EVIDENTE MEMORIA)IL SALOTTO BORGHESE è SOLO LO STRUMENTO NARRATIVO MA DELLA CRITICA ALLA BORGHESIA SI DISINTERESSA DE L TUTTO, ANCHE PERCHè FACILE TEMA TRITO E RITRITO DECONE DI VOLTE NEGLI ULTIMI 60 ANNI DI CINEMA.
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"Carnage" appare come un esercizio di stile interessante, ma irrisolto, tutto giocato su interazioni che appaiono dominate dalla necessità di dimostrare una tesi, quella secondo cui le norme della civilizzazione costituiscono una superficie fragile che occulta violenze e istinti incontrollabili..."NON CONDIVIDO LA TUA SUPERFICIALE LETTURA.I DIALOGHI NON LI ANALIZZI PER NIENTE E IL FILM E' Lì.I DIALOGHI SI RIFERISCONO ALLA DENUNCIA CRITICCISSIMA DI POLANSKY ALL'IDEOLOGIA DEL CIVILISSIMO LIBERALISMO GLOBALISTA. (cOSA GIà DA LUI ACCENNATA E ANTICIPATA IN fRANTIC, DI CUI NON HAI EVIDENTE MEMORIA)IL SALOTTO BORGHESE è SOLO LO STRUMENTO NARRATIVO MA DELLA CRITICA ALLA BORGHESIA SI DISINTERESSA DE L TUTTO, ANCHE PERCHè FACILE TEMA TRITO E RITRITO DECONE DI VOLTE NEGLI ULTIMI 60 ANNI DI CINEMA.E' UN FILM POLITICO. NON MORALE O SOCIALE SUI VALORO BORGHESI CHE SONO MERO RIFLESSO DELL'IDEOLOGIA LIBERALE IMPERANTE.LA TUA è UNA CRITICA SUPERFICIALE E SOLO ESTETICA.MANCA L'INTERESSE PER IL "MESSAGGIO".MANCA L'INTERESSE PER L'ETICA.LEGGENDOTI RILEGGO A PAPPAGALLO LE CRITICHE UFFICIALI.MA DI TUO... COSA HAI DETTO, COSA SEI CAPACE DI DIRE? DI VEDERE, DI COMPRENDERE?
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writer58
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sabato 5 novembre 2011
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per germi
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Ridurre il film di Polanski alla critica dell'ideologia del liberalismo globalista mi pare una deformazione caricaturale, che appartiene al tuo retroterra ideologico, ma non al film. Voler assimilare l'opera di Polanski a una tesi politica (peraltro ultraschematica e riduttiva, la cultura del liberalismo è estremamente sfaccettata e diversificata)banalizza il messaggio dell'autore che ci propone un'opera centrata sul conflitto tra pulsioni e civilizzazione, contrasto che attraversa tutte le società, comprese quelle premoderne. Jodie Foster NON è la rappresentante del "pensiero unico", così come la Winslet e Waltz NON sono un paradigma delle tendenze del capitalismo finanziario privo di regole.
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Ridurre il film di Polanski alla critica dell'ideologia del liberalismo globalista mi pare una deformazione caricaturale, che appartiene al tuo retroterra ideologico, ma non al film. Voler assimilare l'opera di Polanski a una tesi politica (peraltro ultraschematica e riduttiva, la cultura del liberalismo è estremamente sfaccettata e diversificata)banalizza il messaggio dell'autore che ci propone un'opera centrata sul conflitto tra pulsioni e civilizzazione, contrasto che attraversa tutte le società, comprese quelle premoderne. Jodie Foster NON è la rappresentante del "pensiero unico", così come la Winslet e Waltz NON sono un paradigma delle tendenze del capitalismo finanziario privo di regole. Sostenere tesi di questo tipo (così come definire "Faust" un "filmetto sentimentale buonista") significa coprirsi di ridicolo e usare questo forum per diffondere le proprie idiosincrasie, a prescindere dai contenuti proposti. P.S. Evita di scrivere in maiuscolo. Sul web, come sai, equivale a gridare.
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mariangela i
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domenica 13 novembre 2011
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ispirato a sé stesso.
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Polanski ha dichiarato di essersi ispirato a "L'angelo sterminatore"?O Lei per lui?Il film è tratto dalla pièce teatrale "Il dio della carneficina",poi quanto a paragoni,è ovvio che essi siano inesauribili.
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weach
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venerdì 2 dicembre 2011
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si luna di fiele!!!!!!!!!!
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Anche io lo ho apprezzato in modo particolare. Ma il grandePolanski mi pare fortemente ispirato anche in Carnage .Dopo Kubrick per me viene Roman!!!!!!!!!!
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weach
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sabato 10 dicembre 2011
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caro wiriter58 mi associo ; basta presunzione !
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E' un vecchio pallino il mio quello di sperare in una condivisione , nel senso di confronto rispettoso , rifuggendo dai rigurgiti dell'ego tipo quelli di mr di pietro germi. Chi può dire "sei superficiale"? Bell'atto di presunzione : ogni opinione è rispettabile e se non condivisibile si deve avere l'intellegenza delle argomentazioni per confutare ciò che ci "disturba" .....sempre nei limiti del rispetto della persona .Ciao , sono intervenuto perché proprio non siopportavo tanta maleducazione assoluta.
[+] di pietro germi... :-)
(di writer58)
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