paraclitus
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lunedì 20 agosto 2012
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da non perdere
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Davvero non capisco le critiche di rozzezza. E' piuttosto raffinato invece con questa storia di supereroi che si mettono una maschera, ossia sul volto mobile mettono una maschera fissa mentre uno solo di loro che ha un' espressione del volto tragicamente fissa, si mette una maschera mobile e la chiama "la sua faccia". E sarà l' unico a capire e a cercare di opporsi...interessante, fatto benissimo e si presta a molti livelli di lettura tutti piacevolmente complessi.
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niko__gargiulo
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mercoledì 22 agosto 2012
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sneyder riesce nel impresa!!!
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Missione compita di Zack Sneyder,per la trasposizione di watchman dal fumetto al grande schermo,quest ultimo grande grapich novel degli anni ottanta ambientato in un 1985 ipotetico,e immaginario.Nixon è ancora in carica,gli USA hanno vinto la guerra del vietnam,e sono sull orlo di una 3 guerra mondiale.Protagonisti del film sono i "watchman" un gruppo di (normali)eroi che combattono il crimine,ma ormai in pensione.La scenegiatura mantiene gran parte delle scene, e delle frasi "toccanti" del fumetto,sullo schermo predomina molta il dramma e la violenza che intercorre per le strade violentate e corrotte dalla società.Un "volto" cammina per la città ancora con un barlume di speranza,un senso di verità e giustizia che pervade la sua anima Roschark,gran lavoro di Snyeider sulle macchie di quest ultimo,capace di racchiudere tutta l essenza del personaggio.
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Missione compita di Zack Sneyder,per la trasposizione di watchman dal fumetto al grande schermo,quest ultimo grande grapich novel degli anni ottanta ambientato in un 1985 ipotetico,e immaginario.Nixon è ancora in carica,gli USA hanno vinto la guerra del vietnam,e sono sull orlo di una 3 guerra mondiale.Protagonisti del film sono i "watchman" un gruppo di (normali)eroi che combattono il crimine,ma ormai in pensione.La scenegiatura mantiene gran parte delle scene, e delle frasi "toccanti" del fumetto,sullo schermo predomina molta il dramma e la violenza che intercorre per le strade violentate e corrotte dalla società.Un "volto" cammina per la città ancora con un barlume di speranza,un senso di verità e giustizia che pervade la sua anima Roschark,gran lavoro di Snyeider sulle macchie di quest ultimo,capace di racchiudere tutta l essenza del personaggio.In sintesi trasposizione riuscita dalla versione cartacea al grande schermo,sorprendente l ugualianza mantenuta dal regista seguendo passo a passo qual grande graphic novel,partorita negli anni ottanta partorito dalla mante del grande Alan Moore.
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mr.dada
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giovedì 22 agosto 2013
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una rivoluzione del rapporto tra cinema e fumetto
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Il fumetto "Watchmen", opera del genio britannico Alan Moore è considerato uno dei più bei fumetti di sempre. E' l'unico fumetto ad aver mai vinto il premio Hugo e l'unico fumetto ad essere inserito dal TIMES nella sua lista dei 100 migliori romanzi in lingua inglese dal 1923 al 2005. Così come il fumetto era per l'epoca rivoluzionario ed iconoclasta, per la sua concezione definitivamente poco infantile dei supereroi, la sua trasposizione cinematografica si inserisce a pieno titolo tra quei film del ventunesimo secolo che stanno dando dignità alle trasposizioni cinematografiche dei fumetti come 300, Sin City o Il Cavaliere Oscuro e ne è forse il migliore.
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Il fumetto "Watchmen", opera del genio britannico Alan Moore è considerato uno dei più bei fumetti di sempre. E' l'unico fumetto ad aver mai vinto il premio Hugo e l'unico fumetto ad essere inserito dal TIMES nella sua lista dei 100 migliori romanzi in lingua inglese dal 1923 al 2005. Così come il fumetto era per l'epoca rivoluzionario ed iconoclasta, per la sua concezione definitivamente poco infantile dei supereroi, la sua trasposizione cinematografica si inserisce a pieno titolo tra quei film del ventunesimo secolo che stanno dando dignità alle trasposizioni cinematografiche dei fumetti come 300, Sin City o Il Cavaliere Oscuro e ne è forse il migliore.
La vicenda è ambientata in una tetra New York del 1985, dove la presenza del quasi onnipotente Dr. Manhattan (Jon Osterman) ha squilibrato le sorti della guerra fredda, permettendo agli USA di vincere la Guerra del Vietnam, ma ha provocato una corsa agli armamenti ancora più veloce. Il film narra la storia dei resti di un gruppo di ex viglianti, ormai definitivamente ritirati, al servizio del governo, o in clandestinità dopo il Keene Act che tentano di fare luce sul grande disegno che sta dietro la morte del Comico (Edward Blake). Tra questi ci sono il folle e paranoico Rorshach (Walter Kovacs), il nostalgico e idealista Nite Owl (Daniel Dreiberg), il geniale miliardario Ozymandias (Adrian Veidt) e la bellissima Silk Spectre (Laurie Juspeczyk) che si balena tra una vita condotta sui binari prestabiliti dalla madre ed un amore impossibile per l'imperscrutabile Dr. Manhattan. La differenza principale nella trama tra il film e il fumetto è quella che riguarda la fine (mia personale opinione, quella del film è migliore, quella del fumetto mi sembra, nonostante i riferimenti che ripercorrono durante tutto il fumetto, troppo scollegata dal resto).
Il film è crudo e violento, ma allo stesso tempo prodotto e riflessivo. Si alternano combattimenti mozzafiato a riflessioni sul valore della vita, sul determinismo e sulla pesantezza delle nostre scelte, soprattutto tramite la figura del Dr, Manhattan che, come Atlante deve reggere il peso del mondo sulle proprie spalle, e si chiede se valga la pena farlo. Lo stesso titolo si riferisce alla traduzione della massima di Giovenale "Who watch the watchmens", che sottolinea tutte le contraddizioni presenti nella figura dei supereroi, visti nel loro lato umano e, tranne il Dr. Manhattan, anche privi di poteri veri e propri. Il finale lascia infatti pieni di dubbi. Ozymandias è un pazzo, un visionario, un genio o tutte quante queste cose ? La fotografia è tetra, ma i colori brillanti sono messi in risalto, quasi a voler sottolineare le contraddizioni presenti nell'animo dei protagonisti. Il film perde leggermente profondità rispetto al fumetto tagliando le storie secondarie, come quella del giornalista e degli altri comprimari, ma recupera ampiamente con una colonna sonora da 100 e lode, nella quale sono presenti alcune delle canzoni più belle della seconda metà del '900 (Times they are a Changin' di Bob Dylan, Sound of Silence di Simon & Garfunkel, Hallelujah di Leonard Cohen, 99 Luftballons dei Nena e tante altre).
In conclusione Watchmen è più di un bellissimo film di supereroi ; è politica, è filosofia, è arte, è una rivoluzione nel modo di concepire i supereroi
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elgatoloco
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lunedì 31 ottobre 2016
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bisogno di superuomini?
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Guardando a"Watchmen", opera"finita"quale film e non come cartoon di Alan Moore e Dave Gibbons, l'impressione è di una notevole confusione, non sempre creativa(il caos, qui contrariamente alla speranza nietzschiana, qui non partorisce stelle...): assemblati temi e tempi diversi-dove, per. lo spettatore digiuno di storia contemporanea si troverà/troverebbe comunque a disagio, opinabilmente...-il regista Zack Snyder non riesce, in buona sostanza, a realizzare una produzione compiuta di senso: se da un lato, certamente, vale il brechtiano"Beato il popolo che non ha più bisogno di eroi"("Madre coraggio e i suoi figli"), dall'altro, quasi disperatamente, la società e la cultura massmediale made in USA non solo ne ha bisogno, ma tale bisogno lo rivendica disperatamente, ma tali eroi devono o almeno dovrebbero essere"supereroi".
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Guardando a"Watchmen", opera"finita"quale film e non come cartoon di Alan Moore e Dave Gibbons, l'impressione è di una notevole confusione, non sempre creativa(il caos, qui contrariamente alla speranza nietzschiana, qui non partorisce stelle...): assemblati temi e tempi diversi-dove, per. lo spettatore digiuno di storia contemporanea si troverà/troverebbe comunque a disagio, opinabilmente...-il regista Zack Snyder non riesce, in buona sostanza, a realizzare una produzione compiuta di senso: se da un lato, certamente, vale il brechtiano"Beato il popolo che non ha più bisogno di eroi"("Madre coraggio e i suoi figli"), dall'altro, quasi disperatamente, la società e la cultura massmediale made in USA non solo ne ha bisogno, ma tale bisogno lo rivendica disperatamente, ma tali eroi devono o almeno dovrebbero essere"supereroi"... Supereroi, in pieno, almeno secondo i parametri mediali, appunto e made in USA...Ogni riferimento a Nietzsche, rispetto all'"Uebermensch", qui appare fuori luogo, in quanto se ne esalta, invece, la dimensione ginnico-competitiva/guerresca. Rimane interessante, se "presa con le pinze", ossia appunto facendo decisamente epochè da quanto regista e sceneggiatori"vogliono dire"(a tratti, a voler essere cattivi, c'è anche da dubitare che essi stessi lo sappiano..,mera cattiveria, forse, ma il divo Giulio notoriamente aggiungeva che "a voler pensar male si fa peccato, ma spesso ci si avvicina alla verità"...), bisogna pur apprezzare la riproposizione, certo confusa, meramente rapsodica, appunto confusa e assolutamente"casuale"della storia contemporanea USA ma anche mondiale(lo si voglia o no, non si dà storia mondiale, da fine Ottocento in poi, senza USA e d'altra parte l'azione degli States nella storia mondiale è cos^ ampia e profonda da non essere concepibile senza riferimento, quantomeno, a tutto il pianeta terra, ma anche almeno a tutto il sistema solare-"Space MigratioN"docet); ciò, negli States dove il "cittadino medio" di storia e geografia sa poco per non dire nulla, è già un grande merito-tuttavia, ci vorrebbe un corso apposito per fargli contestualizzare un po'organicamente quanto qui(nel film, s'intende)coglie"rapsodicamente", appunto, per essere generosi, come ricordato sopra... Almeno , salvo le sequenze inziali contornate da"The times are changing"di Dylan, dove il grande song è comunque assolutamente protrettico, un altro grande motivo, come"Hallelujah"di Leonard Cohen viene finalmente ben letto, quale soddisfazione dopo l'accoppiamento, non in accezione religiosa, che con il motivo stesso non c'entra per nulla. Interpreti nella"norma", per così dire, sempre che la"norma"esista... comunque atti all'uopo... El Gato
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thegame
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lunedì 13 aprile 2009
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il destino di snyder...
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ciò che questo "Watchmen" è, è essere una fedele e maniacale trasposizione dell'omonimo fumetto scritto da Moore...fedele, ma solo in superificie, solo nella sua "confezione", perchè ciò che, invece, l'ultimo lavoro di Snyder non trasferisce su celluloide è l'anima della controparte cartacea...Zack Snyder per quanto si sforzi di apparire un regista o addirittura un autore, finisce sempre, ironia della sorte, per apparire come un buon faccendiere nelle mani dei produttori in quel di hollywood, incapace di resistere al "richiamo" del commercio. Attendetevi dunque i lietmotiv già visti in "300", quei personaggi caratterizzati con l'uni-posca che impilano quei dialoghi irrimediabilmente banali portatori di una "lucrosa retorica", il tutto diretto da una regia "naufragata" nella computer grafica che "sputa", come un bambino vizziato, "Bullet-time" e virtuosismi informatici a profusione.
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ciò che questo "Watchmen" è, è essere una fedele e maniacale trasposizione dell'omonimo fumetto scritto da Moore...fedele, ma solo in superificie, solo nella sua "confezione", perchè ciò che, invece, l'ultimo lavoro di Snyder non trasferisce su celluloide è l'anima della controparte cartacea...Zack Snyder per quanto si sforzi di apparire un regista o addirittura un autore, finisce sempre, ironia della sorte, per apparire come un buon faccendiere nelle mani dei produttori in quel di hollywood, incapace di resistere al "richiamo" del commercio. Attendetevi dunque i lietmotiv già visti in "300", quei personaggi caratterizzati con l'uni-posca che impilano quei dialoghi irrimediabilmente banali portatori di una "lucrosa retorica", il tutto diretto da una regia "naufragata" nella computer grafica che "sputa", come un bambino vizziato, "Bullet-time" e virtuosismi informatici a profusione...talvolta essere "politically Scorrect" non è per forza indice di qualità...
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[+] falso
(di bordata)
[ - ] falso
[+] la magia del cinema:zack snyder
(di bordata)
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[+] a thegame..a me watchmen(film)non pare un prodotto
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[+] non credo proprio
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the thin red line
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venerdì 7 marzo 2014
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visionario
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Edward Blake, il comico, muore in circostanze sospette. Rorschach indaga ed è convinto che sia solo l'inizio della fine per i WATCHMEN. Film così se ne vedono di rado. Sia chiaro, non è un capolavoro come può essere considerato 300. Ma è un qualcosa di nuovo che ci lascia senza parole. Il cinema di Zack Snyder ci ha abituato a queste folate di freschezza e di modernità che tanto servono al cinema mondiale per tenere i fedeli spettatori attaccati allo schermo.. Un overdose di spettacolarità e magnificenza della durata di quasi tre ore eppure non sentirle. Zack ci conduce dentro il suo mondo visionario dove l'impossibile e il reale si fondono alla perfezione lasciandoci estasiati davanti a cotanta bellezza per gli occhi.
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Edward Blake, il comico, muore in circostanze sospette. Rorschach indaga ed è convinto che sia solo l'inizio della fine per i WATCHMEN. Film così se ne vedono di rado. Sia chiaro, non è un capolavoro come può essere considerato 300. Ma è un qualcosa di nuovo che ci lascia senza parole. Il cinema di Zack Snyder ci ha abituato a queste folate di freschezza e di modernità che tanto servono al cinema mondiale per tenere i fedeli spettatori attaccati allo schermo.. Un overdose di spettacolarità e magnificenza della durata di quasi tre ore eppure non sentirle. Zack ci conduce dentro il suo mondo visionario dove l'impossibile e il reale si fondono alla perfezione lasciandoci estasiati davanti a cotanta bellezza per gli occhi. Immagini nitide e sublimi e come contorno il meglio della musica di quest'ultimo secolo. Un inno all'umanità degli eroi e delle loro debolezze... Uomini con grandi valori disillusi dal resto dell'umanità corrotta ed egoista. Uno sguardo a cio' che poteva essere il mondo alla merce' di un guerrafondaio (Nixon) e alle ripercussioni viste dagli occhi di chi ci voleva difendere eliminando la fecca dalla faccia della terra. Eroi usati e poi buttati nel cestino come spazzatura che non serve più. Zack Snyder porta sullo schermo la graphic novel di Alan Moore e Dave Gibson e lo fa con la sua consueta crudezza e senza usare i guanti. IL MONDO GUARDERA' IN ALTO E GRIDERA': SALVACI! E IO SUSSURRERO': NO... sicuramente un esperienza da vivere e gustare. Meritevole
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jacopo b98
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domenica 15 giugno 2014
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il miglior film di zack snyder!!
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Nel 1985 a New York viene trovato morto il Comico (Morgan), uno dei sei watchmen (lett. vigilanti). Uno dei rimanenti cinque, Rorschach (Earle Haley), è convinto che a uccidere il Comico sia stato un assassino esperto e non un semplice rapinatore. Ed è altrettanto convinto che l’assassino abbia intenzione di eliminare tutti i supereroi. Intanto la tensione tra Russia e Stati Uniti è sempre più forte: la Terza Guerra Mondiale è ormai vicinissima! I watchmen, dopo alcune resistenze iniziali, accetteranno che c’è un complotto per sterminarli e per distruggere il mondo intero. E torneranno a lottare! Dai fumetti di Dave Gibbons e Alan Moore (che ha disconosciuto il film!), Watchmen è il capolavoro di Zack Snyder! Regista di grande potenziale mai come in questo film era riuscito a sfruttare appieno il suo talento: né in 300, né nel successivo mediocre L’uomo d’acciaio.
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Nel 1985 a New York viene trovato morto il Comico (Morgan), uno dei sei watchmen (lett. vigilanti). Uno dei rimanenti cinque, Rorschach (Earle Haley), è convinto che a uccidere il Comico sia stato un assassino esperto e non un semplice rapinatore. Ed è altrettanto convinto che l’assassino abbia intenzione di eliminare tutti i supereroi. Intanto la tensione tra Russia e Stati Uniti è sempre più forte: la Terza Guerra Mondiale è ormai vicinissima! I watchmen, dopo alcune resistenze iniziali, accetteranno che c’è un complotto per sterminarli e per distruggere il mondo intero. E torneranno a lottare! Dai fumetti di Dave Gibbons e Alan Moore (che ha disconosciuto il film!), Watchmen è il capolavoro di Zack Snyder! Regista di grande potenziale mai come in questo film era riuscito a sfruttare appieno il suo talento: né in 300, né nel successivo mediocre L’uomo d’acciaio. Qui invece la sua regia patinata e fumettistica trova finalmente il suo equilibrio con una storia e una sceneggiatura (di David Hayter e Alex Tse) finalmente buone e consistenti. La Paramount, la Warner Bros. e la Legendary Picture gli hanno dato 120 milioni di dollari per fare un film, visti i favolosi incassi del precedente film di Snyder (300 per l’appunto). Il successo di pubblico purtroppo non si è ripetuto (il budget è stato ampiamente recuperato, ma un successo è un’altra cosa), ed è un vero peccato perché Watchmen è davvero un film sorprendente a ogni scena! È l’ennesima riprova che il genere “supereroi” ha molte potenzialità, se ben sfruttato, come purtroppo raramente avviene. Il film di Snyder è cinefilo, colto, talvolta divertente, romantico, fumettistico al massimo e molto molto dark. Cosa si può chiedere di più da un film di questo preciso genere cinematografico? Praticamente nulla, se non magari una buona caratterizzazione dei personaggi e, signore e signori, questa in Watchmen c’è! Tutti i vigilanti hanno le loro peculiarità, i loro pregi e i loro difetti, ma soprattutto sono approfonditi, osservati con grande attenzione, anche psicologicamente. L’eroe più interessante? Sicuramente Rorschach, il vigilante mascherato e violento. Ma anche gli altri sono più che interessanti! Film inoltre di grande equilibrio, l’azione non manca, ma alla fin fine occupa una parte abbastanza relativa delle due ore e mezzo abbondanti di film. Tutto il resto è dedicato a flash back di approfondimento, monologhi, dialoghi, ecc. Insomma, di film così non ne escono tutti i giorni e già solo per il suo essere diverso dai normali film di supereroi merita tutta la nostra attenzione. Visivamente poi è un film gigantesco: gli effetti speciali sono perfetti, monumentali, di assoluta spettacolarità; scenografie, costumi, fotografia, sono lussureggianti e perfetti. Insomma una meraviglia per gli occhi! E una volta tanto non solo.
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dandy
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lunedì 19 gennaio 2015
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non perfetto ma nemmeno il solito blockbuster.
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Dall'intricatissima e fluiviale graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons,uscita in 12 differenti capitoli e segnalata da "Time" come uno dei cento migliori romanzi del secolo,il film di Snyder è forse il primo ad aver veramente mostrato in toto cosa significhi essere un supereroe(certo più che nella saga di "Spiderman").La sceneggiatura(assai travagliata),riproduce nel modo più fedele possibile non solo eventi e sottintesi politici del fumetto,ma si concentra soprattutto sull'inevitabile dualismo dei protagonisti.Umani e antieroici come non mai:chi è disposto a tutto pur di perseguire il proprio obbiettivo,chi finisce per abusare del proprio potere,chi patisce l'invecchiamento e chi è condannato a non essere più umano.
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Dall'intricatissima e fluiviale graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons,uscita in 12 differenti capitoli e segnalata da "Time" come uno dei cento migliori romanzi del secolo,il film di Snyder è forse il primo ad aver veramente mostrato in toto cosa significhi essere un supereroe(certo più che nella saga di "Spiderman").La sceneggiatura(assai travagliata),riproduce nel modo più fedele possibile non solo eventi e sottintesi politici del fumetto,ma si concentra soprattutto sull'inevitabile dualismo dei protagonisti.Umani e antieroici come non mai:chi è disposto a tutto pur di perseguire il proprio obbiettivo,chi finisce per abusare del proprio potere,chi patisce l'invecchiamento e chi è condannato a non essere più umano.Le eroine non sono le solite bellezze imbattibili con la battuta pronta,ma semplici donne con sentimenti e pulsioni sessuali.E si arriva finalmente anche a puntare il dito su chi dovrebbe essere protetto,i cittadini"innocenti"(una sorta di tabù in questo genere di film).Cittadini pronti a diventare essi stessi nemici da combattere(cosa di cui il Comico è fin troppo consapevole).Come spesso accade nella realtà poi,i veri pochi innocenti sono destinati a finire tragicamente(come Hollis Mason).Come nel precedente "300",il regista usa magistralmente i pregevoli effetti digitali e ricrea sullo schermo le tavole della graphic novel.Non rinuncia a qualche sprazzo gore e allo stile ipercinetico nelle scene d'azione,e azzecca il finale cambiandolo rispetto all'originale(dove spuntava fuori una piovra gigante)ribadendo l'idea dello sterminio inevitabile per la sopravvivenza mondiale.Azzeccato anche il cast,diverso da quello che generalmente ci aspetterebbe in un film come questo.La durata comunque,è davvero estenuante(specie l'ultimate cut di ben 3 ore e mezza[dove a spezzettare le vicende è inserito il cortometraggio animato"Watchmen-I racconti del vascello nero"])e unita alla cupezza esasperata,non può che scontentare un pubblico troppo atrofizzato da prodotti più stereotipati,fracassoni e superficiali.Infatti,al box office ha incassato assai meno del previsto(considerati i 130 milioni di budget).Colonna sonora di brani rock(Jimi Hendrix,Bob Dylan,Simon e Garfunkel,Leonard cohen,Janis joplin,e tra l'altro una versione tedesca di "Red baloon")usati in modo un pò ruffiano.Moore come al solito,non ha voluto che il suo nome comparisse nei titoli di testa.Da vedere,magari con pazienza,e rivedere dopo un pò di tempo(una sola visione ovviamente non basta ad assimilare tutti gli intrecci e le sottotrame) se si cerca un film degno di attenzione che una volta tanto non va col pilota automatico.
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kondor17
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martedì 1 settembre 2015
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una pulp novel di sorprendente fattura
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Uno dei migliori film di supereroi mai fatti, inferiore solo ai due cavaliere oscuro di Nolan. Esteticamente impeccabile, con effetti strabilianti, le quasi tre ore scorrono via lisce come l'olio, inframmezzate da scene e musica indimenticabili. Come la scena d'amore nella navicella sulle note di Alleluia o i titoli di testa, a cui darei l'oscar, se ci fosse per questa categoria.
Opera complessa, come lecito aspettarsi, e di non facile attuazione, vista la variegata personalità di personaggi ed alias e la trasposizione fantastica e fantapolitica di un periodo storico che va dal l'omicidio di Dallas all'elezione di Reagan. Non ho letto il fumetto - non ho mai amato i supereroi, preferivo Charlie Brown o Lupo Alberto per intendersi - ma leggo che i fans DC e Marvel, arrivati alla visione, non ne sono rimasti per niente delusi.
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Uno dei migliori film di supereroi mai fatti, inferiore solo ai due cavaliere oscuro di Nolan. Esteticamente impeccabile, con effetti strabilianti, le quasi tre ore scorrono via lisce come l'olio, inframmezzate da scene e musica indimenticabili. Come la scena d'amore nella navicella sulle note di Alleluia o i titoli di testa, a cui darei l'oscar, se ci fosse per questa categoria.
Opera complessa, come lecito aspettarsi, e di non facile attuazione, vista la variegata personalità di personaggi ed alias e la trasposizione fantastica e fantapolitica di un periodo storico che va dal l'omicidio di Dallas all'elezione di Reagan. Non ho letto il fumetto - non ho mai amato i supereroi, preferivo Charlie Brown o Lupo Alberto per intendersi - ma leggo che i fans DC e Marvel, arrivati alla visione, non ne sono rimasti per niente delusi. E questa è cosa rara.
Fantastici e angosciosi i personaggi del Comico e di Rorschach. Sequenze mozzafiato e mozzastomaco che piaceranno agli amanti del pulp e dello splatter, inserite però in modo perfettamente armonioso in un contesto noir e crazy tanto caro a Tarantino e ai Wachowsky.
Film che ho visto e rivedrò con piacere. Voto 8
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raysugark
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venerdì 7 settembre 2018
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watchmen
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Negli anni ‘80, Alan Moore e Dave Gibbons si sono messi al lavoro, per creare la miniserie fumetto Watchmen. Per poi essere stato successivamente pubblicato nel 1987, come una raccolta in unico volume. Watchmen ha riscosso un notevole successo, da essere riconosciuto in The Times come uno dei 100 migliori romanzi inglesi dal 1923 ad oggi. Vincendo anche nel 1988, Hugo Awards ed Eisner Awards. Solitamente i supereroi vengono visti in modo positivo dalle persone, per quanto le loro capacità così straordinarie possono salvare chiunque si trova in pericolo. Invece Watchmen ha cambiato questo aspetto sui supereroi che vengono visti come dei vigilanti, da cui non possono salvare le persone per quanto vengono considerati come un pericolo pubblico.
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Negli anni ‘80, Alan Moore e Dave Gibbons si sono messi al lavoro, per creare la miniserie fumetto Watchmen. Per poi essere stato successivamente pubblicato nel 1987, come una raccolta in unico volume. Watchmen ha riscosso un notevole successo, da essere riconosciuto in The Times come uno dei 100 migliori romanzi inglesi dal 1923 ad oggi. Vincendo anche nel 1988, Hugo Awards ed Eisner Awards. Solitamente i supereroi vengono visti in modo positivo dalle persone, per quanto le loro capacità così straordinarie possono salvare chiunque si trova in pericolo. Invece Watchmen ha cambiato questo aspetto sui supereroi che vengono visti come dei vigilanti, da cui non possono salvare le persone per quanto vengono considerati come un pericolo pubblico. Ancora adesso il Graphic Novel ha fatto molto discutere, da alcuni fumettisti e cineasti che lo considerano come un grande capolavoro e da altri invece come un’opera sopravalutata. Nel corso degli anni ci sono state varie difficoltà, per adattare in grande schermo Watchmen. Per il fatto che il Graphic Novel esplora temi realistici e filosofici, da richiedere tempo a elaborare lo script. Molti registi tra cui Terry Gilliam provarono a sviluppare un’adattamento cinematografico su Watchmen, rinunciando il progetto per la complessità dell’opera. Finché Zack Snyder è stato coinvolto nel progetto, dopo il grande successo del suo film precedente 300. Dopo una lavorazione impegnativa, anche grazie alla collaborazione del co-autore Dave Gibbons, nel 2009 esce il terzo film di Zack Snyder Watchmen. Il film segue fedelmente l’atmosfera dell’opera originale, anche lo sviluppo dei personaggi da cui le performance del cast sono stati molto accurati. Jeffrey Dean Morgan è stato capace a dare un’ottima performance da The Comedian, come un personaggio violento e cosciente su come il mondo è così folle da sembrare una barzelletta cruenta. Billy Crudup ha raffigurato molto bene Dr. Manhattan, come uno dei vigilanti più potenti al mondo che viene ingiustamente accusato come una divinità che può distruggere il mondo intero. Jackie Earle Haley è riuscito a rappresentare Rorschach, come uno psicopatico vigilante che sa solo trovare giustizia nei modi più efferati. Raccontando attraverso il suo diario i seguenti fatti della storia, anche di come Rorschach vede attorno a lui le persone che circolano per le strade di New York. Il film come il Graphic Novel è ricco di colpi di scena che riesce a sorprendere e a scioccare, da poter catturare l’attenzione del pubblico e della critica dall’inizio fino alla fine della storia. La colonna sonora elaborata da Tyler Bates riesce a mantenere l’atmosfera del film, che spesso cambia da dark noir fino a essere epicamente emozionante. Il film è riuscito a sorprendere il pubblico e la critica, ma soprattutto agli amanti dell’opera originale di Alan Moore e Dave Gibbons. Da cui Watchmen è ancora adesso considerato, uno dei film più discussi di tutti i tempi.
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