Tris di donne & abiti nuziali

Film 2009 | Commedia, 98 min.

Regia di Vincenzo Terracciano. Un film con Sergio Castellitto, Martina Gedeck, Paolo Briguglia, Raffaella Rea, Salvatore Cantalupo. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2009, durata 98 minuti. Uscita cinema venerdì 18 settembre 2009 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 2,85 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 20 marzo 2014

Dopo tanti colpi a vuoto, Franco, giocatore d'azzardo, tenta il riscatto definitivo con i soldi risparmiati faticosamente dalla figlia per il suo imminente matrimonio, ed è l'ennesima sconfitta. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Tris di donne & abiti nuziali ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 173 mila euro e 70,4 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,85/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 3,00
PUBBLICO 3,06
CONSIGLIATO SÌ
Nel tentativo di recuperare i toni agrodolci e l'arguzia rappresentativa della commedia all'italiana, Terracciano gioca tutto su Castellitto e dimentica di creargli attorno un contesto efficace.
Recensione di Edoardo Becattini
Recensione di Edoardo Becattini

Franco Campanella è un ex impiegato delle poste che non arriva ai mille euro al mese di pensione, devoto alla propria famiglia e dedito al vizio del gioco. Alla vigilia delle nozze della figlia maggiore Luisa, giovane insegnante appassionata di poesia, Franco promette alla moglie Josephine di impegnarsi a fare economia per sostenere personalmente le spese del matrimonio. Ma dopo che gli viene rifiutato un fido bancario, Franco ricomincia a scommettere e a frequentare ogni bisca del napoletano, perdendo fino a indebitarsi con strozzini e camorristi per una cifra da decine di migliaia di euro.
Dietro ad un titolo da commedia dei "telefoni bianchi" si cela un tentativo di recupero di quelle agrodolci modalità di raccontare una parte anonima e sotterranea della società che hanno fatto grande il passato della commedia italiana. Un recupero che sa quasi di una riflessione sul genere, prendendo avvio da tre elementi ricorrenti nella commedia del dopoguerra: povertà, matrimonio e carte da gioco, raccontati attraverso la storia di un personaggio tipicamente zavattiniano: Franco Campanella.
Alcuni momenti del film parrebbero innalzare questo pensionato ingenuo e sciagurato, schiavo dell'affetto della famiglia e dei suoi stessi vizi, nella tradizione romantica e solitaria del viandante di Friederich o nel crepuscolarismo di Camillo Sbarbaro. Grazie invece a Castellitto, Franco resta un mediocre, un personaggio troppo piccolo e meschino per poter aspirare ad un'aura di tragicità. Un contrasto fra grandezza e grettezza che scorre fra i saliscendi del Vomero napoletano e gli arpeggi musicali di Nicola Piovani, vagabondando incerto come il suo protagonista fra il semplice ritratto neorealista, il tentativo di descrizione di una realtà sotterranea come quella dei giocatori compulsivi e i toni della commedia edificante.
Se Terracciano incappa in un problema che non apparteneva alla commedia all'italiana, è perché rispetto a questa grande tradizione, dimentica di costruire un ambiente complesso e sfaccettato. Il reale si costruisce a partire dall'intorno, da un microuniverso di personaggi che contribuiscono a dare spessore e credibilità alla quotidianità del protagonista. Il regista napoletano sembra invece concentrarsi solo sulla performance del suo eroe mediocre, così che gli altri personaggi non hanno spazio o forza necessaria a caricare di attese o di pathos la caduta verso il basso di Franco.
Come il suo protagonista, Tris di donne parrebbe così giocarsi tutti suoi resti e rimanere in attesa di quella carta giusta che pare non calare mai.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 21 settembre 2009
marezia

Pellicola cupa e nei colori e nelle atmosfere. Nella Napoli di Terracciano non si canta né si ride; la tanto famosa allegria campana non c'è, al contrario c'è la solitudine, solitudine in famiglia e fuori. Il filo rosso del film è il gioco che a volte può essere al servizio di una nobile causa come i preparativi di un matrimonio (e al Sud infatti in molti la pensano così), altre paradossalmente utile [...] Vai alla recensione »

sabato 19 settembre 2009
Lisbeth

Una Napoli post moderna, dove Totò ed Eduardo non saranno mai dimenticati (e come potrebbero?) mais tout s’en va, dalle montagne di spazzatura gomorriana spunta un nuovo eroe del rione sanità, ex mezze maniche, pensionato baby delle Poste, tale Franco Campanella,uomo che di qualità ne ha veramente poche, ma così poche da non vincere nemmeno la partita a carte con la moglie nella cucina di casa, e la [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 settembre 2009
ciccio capozzi

“TRIS DI DONNE & ABITI NUZIALI” di VINCENZO TERRACCIANO; ITA,09. Franco è ossessionato dal gioco. In cerca dell’ipotetica “rivincita” che lo ripagherà, consuma se stesso e la famiglia, mettendosi nelle mani della malavita. E’ un film decisamente strano. Costruisce la personalità di un perdente a vita, attorniato da figure femminili forti, che si vive come un bambino che cerca nel gioco d’azzardo la [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 gennaio 2011
ultimoboyscout

Mediocre è dire poco, è un film noioso e piatto, banale e stupido, dove tutto ruota intorno al solo Castellitto che tra l'altro non se la cava nemmeno male, nei panni di un omino irresponsabile e meschino, mediocre (appunto come il film...) e schiavo della famiglia e dei suoi innumerevoli vizi, primo fra tutti il gioco. A rendere il tutto pesante ci si mettono pure malinconia e scarsa [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 febbraio 2010
brueghel

Il film non mi ha estusiasmato. Buona la prova degli attori, ma la storia non regge. Sembrerebbe voler essere realistica ma è piena di assurde coincidenze, il personaggio principale non può essere plausibile il quella veste. Un buon padre di famiglia, anche se fallito non cade in situazioni tanto inverosimili, in poche parole non risulta "credibile".

giovedì 1 ottobre 2009
Vipera Gentile

Un bravissimo Castellitto si muove nei bassifondi di Napoli tampinando amici e conoscenti i per procurarsi i soldi che perde regolarmente in scommesse sui cavalli e al tavolo verde. Perde il lavoro, emette assegni a vuoto, non esita a giocare e a perdere il denaro necessario per il matrimonio della figlia, mentisce spudoratamente a tutti, sacrifica insomma dignità e affetti al gioco esattamente come [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 settembre 2009
pino53

Si può soltanto esprimere delusione per un'occasione mancata. Certo l'idea di base non si può dire sia originalissima, ma il buon cast poteva essere l'occasione per realizzare un ritratto di "un'umanità minore" (o minorata ?). Invece ... Castellitto non si discute, gli intertpreti dei ruoli di contorno sono ben scelti e le singole interpretazioni risultano accattivanti, con punte di eccellenza per [...] Vai alla recensione »

domenica 20 settembre 2009
marezia

Pellicola cupa e nei colori e nelle atmosfere. Nella Napoli di Terracciano non si canta né si ride; la tanto famosa allegria campana non c'è, al contrario c'è la solitudine, solitudine in famiglia e fuori. Il filo rosso del film è il gioco che a volte può essere al servizio di una nobile causa come i preparativi di un matrimonio (e al Sud infatti in molti la pensano così), altre paradossalmente utile [...] Vai alla recensione »

sabato 19 settembre 2009
marezia

Padre, se anche tu non fossi il mio Padre se anche fossi a me un estraneo, per te stesso egualmente t'amerei. Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno Che la prima viola sull'opposto Muro scopristi dalla tua finestra E ce ne desti la novella allegro. Poi la scala di legno tolta in spalla Di casa uscisti e l'appoggiasti al muro. Noi piccoli stavamo alla finestra.

lunedì 28 dicembre 2009
Gbelletti

Quando un film mi emoziona e mi appassiona trovo sempre difficoltà nel fare dei lunghi discorsi, troverei meno difficoltà nel fare l'analisi di un film brutto, ma cosa dire a questa opera prima di Terracciano che ci riporta ai vecchi splendori della commedia italiana ? Sicuramente non si poteva scegliere interprete migliore anzi direi il migliore che oggi l'Italia può vantare, ci fa sorridere ed [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
martedì 15 settembre 2009
Marlen Vazzoler

Vincenzo Terracciano: Le storie nascono per caso, pure questa è nata per caso. Otto anni fa, è nata l'idea di raccontare la vita di un giocatore e di una famiglia, della quale, come avete visto, mi sono concentrato sui rapporti interni che la regolano. L'idea del giocatore è quella di uomo semplice, un piccolo borghese, un uomo normale messo d'innanzi a scelte estreme, un uomo capace di scegliere, capace anche di assumersi le responsabilità di questa scelta. L'idea del giocatore romantico non è assolutamente il personaggio di Franco Campanella in Tris di donne & abiti nuziali.

Frasi
Sei un povero disgraziato; ma nella vita non bisogna mai arrendersi ed io con te non lmi sono ancora arresa
Una frase di Josephine Campanella (Martina Gedeck)
dal film Tris di donne & abiti nuziali
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Valerio Caprara
Il Mattino

Un film divertente e intelligente. Grazie alle sue incisive qualità: la resa delle recitazioni (facce, gag) che fanno corona al mattatore; i riscontri ambientali che determinano l’azione e non solo gli sfondi; le soluzioni di regia poste al servizio del quadro di cui sopra. In «Tris di donne & abiti nuziali», Vincenzo Terracciano scivola in souplesse tra il tema classico dell’autodistruttiva passione [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Un piccolo California Poker alla partenopea che è rimasto schiacciato dai «colossi » veneziani: destino ovvio e immeritato, quello di Tris di donne e abiti nuziali, film di Vincenzo Terracciano passato a Venezia in una sezione collaterale. Ovvio perché non è un «film da festival», nell’accezione più scontata del termine, e perché nell’overdose di film italiani alla Mostra non poteva competere con [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Presentata nella sezione «Orizzonti» con tutti i giornalisti impegnati nel TotoLeone, ha ricevuto meno attenzione di quella che meritava l’ultima pellicola nostrana in programma a Venezia. Parliamo di "Tris di donne e abiti nuziali" del napoletano Vincenzo Terracciano dove si raccontano le peripezie di un ex impiegato delle poste posseduto dal demone del gioco (Sergio Castellitto) che, illuso di poter [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Eccolo, finalmente, l'erede dei Gassman e dei Tognazzi: Sergio Castellitto. Superlativo nel ruolo di un predestinato alla sconfitta in Tris di donne e abiti nuziali, amara commedia ai confini del dramma, scritta e diretta dall'acuto Vincenzo Terracciano. A Napoli è un indebitato ex impiegato delle Poste che passa le giornate giocando in sala corse o a poker nel retro del bar.

Luciana Vecchioli
L'Altro

Un'amara commedia sul vizio del gioco, con una bravo Sergio Castellitto che ha detto di essersi ispirato per questo ruolo ai più bravi attori napoletani. Il film si svolge nel quartiere di Napoli, Vomero Alto, dove il protagonista, l'ex dipendente delle poste Franco Campanella, ora pensionato baby, vive con la sua famiglia. E' un accanito giocatore d'azzardo, sommerso dai debiti, in preda ai criminali [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Ogni tanto compare sulla scena del cinema italiano un regista di cui quasi nessuno ha sentito parlare, e che però sembra sapere il fatto suo. Terracciano, 45enne già al suo terzo film (ma i precedenti erano sfuggiti ai più), ha messo a frutto gli insegnamenti appresi al Centro sperimentale con questa commedia agrodolce che dà largo spazio alla verve gigionesca di Castellitto nei panni di un baby pensionato [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

C’è qualcosa di aristocraticamente, ricercatamente demodé nel trascorrere di Castellitto da Veronesi a Rivette, per dire i due estremi. Sempre con l’aria di chi, senza lasciarsi troppo toccare da quanto si dice intorno, è certo di rimanere se stesso tanto nel concedersi alla commedia popolare quanto nel lusso di abbeverarsi alla fonte di un guru del minoritarismo.

NEWS
CELEBRITIES
martedì 15 settembre 2009
Stefano Cocci

Ancora una performance in Tris di donne & abiti nuziali Attore, scrittore, regista, icona del cinema italiano in patria e soprattutto all'estero. Sergio Castellitto è giunto a una dimensione di grandezza che non riesce pienamente a rappresentarne l'influsso [...]

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