Titolo originale | Partir |
Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Catherine Corsini |
Attori | Sergi López, Aladin Reibel, Michèle Ernou, Berta Esquirol, Daisy Broom, Alexandre Vidal, Bernard Blancan, Yvan Attal Kristin Scott Thomas, Sali Cervià, Hélène Babu, Jonathan Cohen, Philippe Laudenbach, Geneviève Casile, Gèrard Lartigau. |
Uscita | venerdì 5 marzo 2010 |
Tag | Da vedere 2009 |
Distribuzione | Teodora Film |
MYmonetro | 2,80 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 aprile 2014
L'inglese Suzanne è sposata ad un ricco medico francese ma s'innamora perdutamente di un operaio spagnolo senza soldi. Il marito le dichiara allora una guerra economica, che la mette in ginocchio. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, In Italia al Box Office L'amante inglese ha incassato 349 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Una villa nella Francia del Sud. Un medico, Samuel, e la moglie, Suzanne, che decide a quarant'anni di rimettersi al lavoro come fisioterapista. Mentre segue i lavori di costruzione del suo nuovo ambulatorio, conosce Ivan, un operaio di origine catalana, che è stato in prigione e vive di lavoretti precari. La passione tra i due è tale che Suzanne lascia tutto quel che ha per vivere con lui, ma il marito le dichiara guerra e la priva di ogni mezzo di sussistenza.
L'amante inglese, traduzione impoverente dell'originale Partir, non enuncia nessun nuovo teorema sul triangolo marito-moglie-amante e non è citando a man bassa Truffaut, dal quale prende a prestito con successo la musica de La signora della porta accanto, o Flaubert (anche la sua Emma Bovary era moglie di un medico), che il film si alza magicamente dalla sua medietà. Non accade.
Eppure è proprio nel rifiuto del costume melodrammatico e nella sua cruda lucidità di sguardo che la pellicola di Catherine Corsini trova un suo carattere. Non certo nella storia d'amore tra la signora e il proletario, ma nel modo in cui un vertice di questo triangolo, la casella del marito, viene portato in su fuori misura, abbandonando gli altri due a terra, letteralmente. La regista punta il dito contro la condizione sfavorita della donna, economicamente ricattabile e (ancora letteralmente) imprigionabile in un film privo di grandi sottotesti, evidentemente, diremmo quasi superfluo, se non fosse per una fattura tesa e asciutta, che scarta la noia, e per qualche interessante luce sinistra che emana dalla coppia Yvan Attal/Kristin Scott Thomas e permette, per esempio, la scena hitchockiana del marito che aiuta la donna che ha distrutto a bere, per rimettersi in piedi.
Ma proprio perché lo scarto rispetto al meló da feuilleton è stato già effettuato, anche con la proposta di un'eroina che rifiuta di piangersi addosso, non si comprende fino in fondo la scelta di un finale improntato ad un revanscismo femminile che è brutta copia di quel maschilismo d'antan rappresentato da Samuel. Un gesto vano in partenza, che il finalissimo si premura di chiudere, di fermare di un'unica interpretazione possibile, nuovamente nell'ottica pessimistica dell'impossibilità e dell'equazione amore uguale follia uguale distruzione.
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“L’attrazione, la passione, le conseguenze” dice la locandina del film. Una delle conseguenze è un colpo di fucile sparato in una bella abitazione della Languedoc (F), lo stesso colpo con cui il film comincia e finisce. Tra l’inizio e la fine ci sono sei mesi della vita di un’elegante donna sui 45-50 anni, con due figli adolescenti ed un marito medico; famiglia benestante e dalla vita che scorre su [...] Vai alla recensione »
In una famiglia perfetta, borghese e senza problemi economici,con due figli adolescenti, arriva un terremoto. La coppia, formalmente,tranquilla di un medico affermato e di una chinesiterapista di mezza età, viene travolta e sconvolta dall'arrivo di un operaio,ex carcerato. Tra la moglie e quest'ultimo nasce una passione incontrollabile, un amore dirompente che fa saltare tutti gli schemi.
PARTIR Tralasciamo pure le nostre frequenti e – crediamo – giustificate critiche sulle furbate nostrane tese a mascherare i film stranieri con titoli fuorvianti o inconsistenti. Nel caso di L’amante inglese, diretto e sceneggiato da Catherine Corsini, non mancano certo gli argomenti per giustificare una valutazione desolatamente negativa.
Già all'inizio della storia d'amore della signora-bene con l'operaio spagnolo, si intravvede già l'epilogo: il solito triangolo impossibile destinato a sfasciare tutto e tutti. Nulla di nuovo sotto il sole; la solita trita banalità d'un déjà vu ormai infinito. È chiaramente un film con pretese socio-politiche, teso a dimostrare quanto sarebbe ancora arretrata la condizione della donna, che tenta [...] Vai alla recensione »
Travolti da un insolito destino tra i vigneti della Francia meridionale ( nulla a che vedere con il film della Wertmuller, il riferimento è solamente dovuto alla descrizione di un rapporto tra una ricca borghese e un proletario ) il lungometraggio di Catherine Corsini, pur intenso, presenta alcune lacune. Suzanne ( una sempre bravissima Kristin Scott Thomas) è la moglie di Samuel, medico affermato [...] Vai alla recensione »
L’amante inglese (2009) film di Catherine Corsini con Kristin Scott Thomas, Sergi Lopez, Yvan Attal, Bernard Blancan e altri Bel film drammatico sul tema dell’amore coniugale ed extraconiugale. Grande interpretazione della sempre brava e splendida Kristin Scott Thomas, nelle vesti dell’inglese Suzanne, madre affettuosa e moglie dedicata di Samuel, [...] Vai alla recensione »
Una terribile ma purtroppo frequente vicenda umana della donna presentata in tutta la sua crudezza, proprio da una bravissima regista emergente: Catherine Corsini. Sono finiti i tempi de “L’amore è una cosa meravigliosa” e de “Le notti bianche” e di tantissimi altri film che hanno trattato l’eterno argomento dell’Amore. L’amore inteso come sentimento profondo che appartiene al cuore e non ad altra [...] Vai alla recensione »
La prime cosa e' capire come si possa tradurre Partir in l'amante inglese..........Italiani come al solito cretini non si poteva lasciare partir? La storia e' banale triangolo amoroso:Ma la banalita'si ferma qui'il marito che ha la 'propieta' 'della moglie' molto bravo l'attore nella parte di un marito che nessuna donna vorrebbe avere, specialmente oggi 8 Marzo.
DIFFICILE TROVARE AGGETTIVI ADATTI A QUESTO FILM. SECONDO ME KRISTIN HA SPRECATO IL PROPRIO TALENTO IN QUESTO FILM. TRAMA IMPROBABILE E SPINTA ALL'ECCCESSO. LA TRESCA CON L'IDRAULICO DI TURNO E' PARTE DELLE NOSTRE FANTASIE MATRIMONIALI, MA IL COMPORTAMENTO DEL MARITO E DEI FIGLI E' VERAMENTE POCO VEROSIMILE; L'ITERPRETAZIONE DI QUESTI RUOLI NECESSITA DELL'ECCESSO DI TEATRALITA' DI ALCUNI ATTORI DA [...] Vai alla recensione »
È ambientato nella provincia francese e racconta la storia d’amore tra una signora benestante e annoiata sposata con due figli (la brava Kristin Scott Thomas) e un operaio spagnolo che lavora per la ditta incaricata di ristrutturare la sua casa. La protagonista perde completamente la testa per lo straniero e lascia casa, figli e marito. Questi non sopporta l’umiliazione di essere abbandonato dalla [...] Vai alla recensione »
Strano caso che proprio oggi otto marzo mi trovi a scrivere una recensione su un film di una regista donna, avente al centro una donna che si lascia andare a una passione folle in cui l’inaccettabile è dato dal fatto che l’amante sia un proletario con qualche piccolo precedente penale. Sullo sfondo di una cittadina francese, lei è la classica borghese ben sposata: marito medico influente, figli grandicelli, [...] Vai alla recensione »
HO VISTO QUESTO FILM PERCHè M'INTERESSAVA SAPERE LA STORIA E IL DRAMMA ADESSO CHE L'HO VISTO NE SONO COMPLETAMENTE SODDISFATTO: FOTOGRAFIA ECCEZZIONALE , DIALOGHI ACCURATI E TOCCANTI , UN FINALE CHE TI RIMANE IN PRESSO NELLA TESTA IL FILM è UN INTERESSANTE RIFLESSIONE SU UN TRIANGOLO AMOROSO CON UN FINASLE FORSE UN PO AMARO MA PUR SEMPRE ROMANTICO GRAN BEL FILM ASSOLUTAMENTE DA [...] Vai alla recensione »
La storia del triangolo amoroso che sfocia in tragedia, una storia mica tanto improbabile qui descritta in maniera realistica simile a dire il vero a tante altre storie del genere. La Scott Thomas ha un fascino irresistibile e la sua bravura fa il resto! Saluti.
FILM STRAORDINARIO CON UN'INTERPRETAZIONE SUBLIME DI KRISTIN SCOTT TOMAS OTTIMA LA SCENEGGIATURA E L'AMBINENTE IN CUI è STATO GIRATO IL FILM LE MOLTE SCENE DI PASSIONE E DI LITIGIO TRA MARITO E MOGLIE DANNO UN TOCCO DI PATHOS AL FILM CONSIGLIO QUESTO FILM A COLORO CHE SANNO APREZZARE L'ARTE DEL CINEMA E A CUI PIACIONO I COLPI DI SCENA CHE NON POSSO RIVELARVI [...] Vai alla recensione »
Cosa è il cinema ? Non è forse ciò che ci emoziona, ciò che ci tocca l'anima e ci fa sognare, in questo caso una storia folle di passione, non c'è amore, solo follia e passione, oltre ogni limite, perchè capolavoro? Capolavoro in quanto la grande protagonista Kristin Scott Thomas, rimette in piedi la follia della irrealtà, sempre,nella vita vera si cerca amore, amore vero, per se e per gli altri, [...] Vai alla recensione »
Un bel film, odora di sesso e passione e questo maschera diverse lacune, ma sottolinea il cuore pulsante della storia, cioè la relazione tra la fedifraga Scott Thomas e l'operaio Lopez. Dramma che cresce lento e sensuale, mi ha colpito e piacevolmente stupito.
Una bella villa nel sud della Francia, un marito ricco, due figli non più bambini. E la passione che entra travestita da operaio spagnolo, non chiede nulla e nulla ha da offrire, ma si prende tutto, perché la muove la forza del destino. Catherine Corsini si confronta con una storia d'amore e con la costruzione di un personaggio femminile eroico e tragico. Peccato solo che le esigenze commerciali della distribuzione italiana trasformino l'originale Partir, titolo che conteneva più di un significato, nel banale L'amante inglese.
Proletari di tutto il mondo, rallegratevi. Basta con i ménage borghesi, le case tutte design e comfort, i mariti agiati e noiosi come le loro cravatte. Dopo i 40 alle donne ci vuole un uomo vero, uno che lavori con le mani e non si metta a mandare sms mentre la moglie sul cuscino accanto sfoglia riviste. Uno che conosca la vita e sappia cantare: magari in catalano, come fa l'operaio Sergi Lopez con [...] Vai alla recensione »
Quando un film è fotografato da una signora che si chiama Agnès Godard, e usa le musiche di alcuni vecchi capolavori di Truffaut, l'omaggio alla Nouvelle Vague si nasconde dietro l'angolo. E invece Catherine Corsini, regista con un curriculum ormai quasi trentennale, firma con L'amante inglese un film che strada facendo ti sorprende. Comincia come una storia di corna: Suzanne (Kristin Scott Thomas) [...] Vai alla recensione »
Un adulterio è argomento prezioso per il cinema: qui la storia è complicata dalle differenze di classe e dai diversi paesi di origine. Nulla fa cambiare idea a Suzanne (Scott Thomas) quando si innamora di Ivan, l'operaio dall'oscuro passato che sta ristrutturando il suo studio, né la vita agiata che conduce con il marito, né i due figli adolescenti.
In un periodo che al cinema suggerisce solo riprese e riferimenti, non sorprende il teorema truffautiano svolto dalla francese Corsini. Peccato che «L'amante inglese» («Partir») estirpi dal modello «La signora della porta accanto» qualsiasi palpito di calore e ne inverta l'oltranzistico, folle romanticismo in una cerebrale e cruda resa dei conti neo-femministica.
Un marito, una moglie, un matrimonio che affoga in un'acclarata, reciproca noia. Yvane Attale e Kristine Scott Thomas potrebbero proseguire nella quieta finzione bucolica di Nimes per l'eternità, non fosse per l'improvvisa apparizione di Sergi Lopez, operaio nullatenente che sa vedere l'amore oltre le contingenze. Lei perde la testa per lui e dopo un attimo, tutto il resto.
Se è vero che la Francia è un paese femmina, e che la maggior parte della cinematografia francese racconta il triangolo erotico fra una donna e due uomini, allora L'amante inglese può essere tranquillamente letto come una metafora della condizione opprimente in cui versa la Francia di Sarkozy. Suzanne è una signora privilegiata ma gentile che si accorge del vuoto pneumatico della sua esistenza altoborghese [...] Vai alla recensione »
Inizia con un colpo di fucile, L' amante inglese; poi ci racconta una storia di moglie-marito-amante che può sembrare pericolosamente vecchiotta. In una località del Sud della Francia vive Suzanne, quarantenne di origine inglese, col consorte di successo e due figli. Quando la donna incontra Ivan, operaio catalano ed ex-carcerato, è l' "amour fou": prima incontri clandestini, poi Suzanne decide di [...] Vai alla recensione »
In una città del sud della Francia vivono un medico (Yvan Attal) e sua moglie (Kristin Scott Thomas) che ha smesso di lavorare quando è diventata madre. Ma ora, a quasi quarant’anni, sogna qualcosa di diverso. Per esempio, riprendere la sua attività di fisioterapista, ma soprattutto ritrovare un po’ di autonomia dal marito. Mentre sta seguendo i lavori di ristrutturazione del suo nuovo studio, la donna [...] Vai alla recensione »
"Leaving" is a particularly bleak love story, a film from France that's as interested in making points about the repressive nature of society as it is in celebrating a relationship between two people. Given that one of the two people is played by Kristin Scott Thomas, who gives an involved performance as a married woman suddenly bowled over by her fervor for another man, there are things in this film [...] Vai alla recensione »
Se un marito francese (Yvan Attal) è ricco e gelido, può solo portare le corna picchiando l'adultera inglese col malfattore catalano (Sergi Lopez), ricorrendo alla polizia, ecc. Al punto che ci si domanda perché l'adultera ne fosse un tempo innamorata e ne avesse allevato i figli. In questo Partir, diventato in Italia L'amante inglese senza aver rapporti con l'omonimo libro di Marguerite Duras (Einaudi), [...] Vai alla recensione »
La passione per un operaio spagnolo sconvolge la vita ordinata d'una donna inglese, madre di due figli grandi, moglie di un imprenditore del Sud della Francia. Non ci sarebbe nulla di inconsueto, se non fossero fuori del comune i due protagonisti, moglie e marito, Kristin Scott Thomas e Yvan Attal. Lei è una persona senza compromessi: incontrata la passione, la vive completamente, non intende rinunciarvi, [...] Vai alla recensione »
Niente a che vedere con «L'amante inglese», il bel romanzo di Marguerite Duras qui citato, senza nessun riferimento, per la versione italiana di un film francese che, in originale, si intitolava invece «Partir». Comunque siamo in Francia, in provincia. Una inglese c'è, è Suzanne, sposata a un medico cui ha dato due figli già grandicelli. Vuol diventare fisioterapista e così il marito le fa riadattare [...] Vai alla recensione »