iracebeth
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venerdì 27 dicembre 2013
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«tutto questo, madame, è versailles»
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Lusso, storia, passione, intrighi, delusioni, eccesso, tradimenti, bugie.
«Tutto questo, Madame, è Versailles».
Con un tocco personale ed estremamente colorato, Sofia Coppola porta in vita non una [+]
Lusso, storia, passione, intrighi, delusioni, eccesso, tradimenti, bugie.
«Tutto questo, Madame, è Versailles».
Con un tocco personale ed estremamente colorato, Sofia Coppola porta in vita non una storia, ma la storia. 'Marie Antoinette' è elegante, sfarzoso, vivido nella mente dello spettatore.
Un film innovativo e fuori dalle righe, femminile e delicato. Puro nella corruzione della corte più famosa d'Europa. Gustoso come i dolci che Maria Antonietta si gode in compagnia del suo seguito, intrigante quanto le alte acconciature barocche, toccante e spesso pungente. Con rilassamento e adagio, Coppola ci fa seguire la vita travagliata e sofferta della Delfina di Francia, disprezzata dal popolo, messa sotto una costante pressione dalla madre, intrappolata in un sistema di tradizioni e obblighi sull'orlo della crisi.
Kirsten Dunst fa un buon lavoro col suo personaggio, aiutata anche dalle scenografie e dai costumi, e infatti a lungo termine lo spettatore incantato ricorda l'eccesso e lo sfarzo piuttosto che la sua performance. Nonostante tutto riesce a dare freschezza, ingenuità e leggerezza al personaggio.
'Marie Antoinette' non vuole insegnare niente. Ed è proprio per questo che quando si finisce di vederlo rimane la sensazione di aver imparato qualcosa.
Non è necessario analizzare la psicologia del personaggio, le date che seguono l'ordine cronologico della vita di Maria Antonietta, la situazione politico-economica del tempo. Niente pretese perché, se siete cinefili pronti a cogliere il dettaglio sbagliato nel momento opportuno, questo lavoro vi porterà via molte forze. 'Marie Antoniette' è il "superfluo", rivela tutti quei dettagli trascurati, non adatti ad essere raccontati in un libro di testo scolastico, inutili ai fini della storia francese, ma deliziosi da analizzare con gli occhi incantati di chi crede ancora nelle fiabe. E poco importa che il lieto fine sia già stato scritto – e che abbia ben poco di lieto – perché questo film vi lascerà con l'illusione d'aver visto una storia nuova, mai raccontata prima.
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damiano81
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sabato 23 novembre 2013
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il porno di adele
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Iniziato bene, ma con il passare del tempo diventa un sequestro di persona: tre ore di film, di cui l'ultima ora inutile. A un certo punto non capivo se ero in un cinema a luci rosse o che cosa...scene di sesso della durata di 5 minuti inutili che portano lo spettatore fuori dall'andamento della storia. Salti temporali non giustificati e un finale senza senso. Si parla di una storia d'amore, una storia d'amore senza emozioni è come una commedia che non fa ridere.
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(di renato c.)
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eris
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venerdì 11 ottobre 2013
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«tutto questo, madame, è versailles»
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Lusso, storia, passione, intrighi, delusioni, eccesso, tradimenti, bugie.
«Tutto questo, Madame, è Versailles».
Con un tocco personale ed estremamente colorato, Sofia Coppola porta in vita non una storia, ma la storia. 'Marie Antoinette' è elegante, sfarzoso, vivido nella mente dello spettatore.
Un film innovativo e fuori dalle righe, femminile e delicato. Puro nella corruzione della corte più famosa d'Europa. Gustoso come i dolci che Maria Antonietta si gode in compagnia del suo seguito, intrigante quanto le alte acconciature barocche, toccante e spesso pungente. Con rilassamento e adagio, Coppola ci fa seguire la vita travagliata e sofferta della Delfina di Francia, disprezzata dal popolo, messa sotto una costante pressione dalla madre, intrappolata in un sistema di tradizioni e obblighi sull'orlo della crisi.
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Lusso, storia, passione, intrighi, delusioni, eccesso, tradimenti, bugie.
«Tutto questo, Madame, è Versailles».
Con un tocco personale ed estremamente colorato, Sofia Coppola porta in vita non una storia, ma la storia. 'Marie Antoinette' è elegante, sfarzoso, vivido nella mente dello spettatore.
Un film innovativo e fuori dalle righe, femminile e delicato. Puro nella corruzione della corte più famosa d'Europa. Gustoso come i dolci che Maria Antonietta si gode in compagnia del suo seguito, intrigante quanto le alte acconciature barocche, toccante e spesso pungente. Con rilassamento e adagio, Coppola ci fa seguire la vita travagliata e sofferta della Delfina di Francia, disprezzata dal popolo, messa sotto una costante pressione dalla madre, intrappolata in un sistema di tradizioni e obblighi sull'orlo della crisi.
Kirsten Dunst fa un buon lavoro col suo personaggio, aiutata anche dalle scenografie e dai costumi, e infatti a lungo termine lo spettatore incantato ricorda l'eccesso e lo sfarzo piuttosto che la sua performance. Nonostante tutto riesce a dare freschezza, ingenuità e leggerezza al personaggio.
'Marie Antoinette' non vuole insegnare niente. Ed è proprio per questo che quando si finisce di vederlo rimane la sensazione di aver imparato qualcosa.
Non è necessario analizzare la psicologia del personaggio, le date che seguono l'ordine cronologico della vita di Maria Antonietta, la situazione politico-economica del tempo. Niente pretese perché, se siete cinefili pronti a cogliere il dettaglio sbagliato nel momento opportuno, questo lavoro vi porterà via molte forze. 'Marie Antoniette' è il "superfluo", rivela tutti quei dettagli trascurati, non adatti ad essere raccontati in un libro di testo scolastico, inutili ai fini della storia francese, ma deliziosi da analizzare con gli occhi incantati di chi crede ancora nelle fiabe. E poco importa che il lieto fine sia già stato scritto – e che abbia ben poco di lieto – perché questo film vi lascerà con l'illusione d'aver visto una storia nuova, mai raccontata prima.
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dani fede
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lunedì 4 marzo 2013
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i colori a pastello sovrani
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sophia coppola sa rendere magica anche la storia drammatica di maria antoietta grazie alla musica, e ai vestiti sublimi. kristen dunst perfetta!
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luca scial�
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venerdì 7 dicembre 2012
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gli eccessi e i problemi di una regina
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Seconda metà del 1700. Le alleate Austria e Francia saldano la propria unità politica facendo sposare l'erede del Re di Francia, Luigi XV, con una appena trentenne austriaca Maria Antonietta. A parte le ricchezze e gli eccessi, Maria Antonietta non è felice, visto che il futuro re neppure la sfiora e tanti imputano lei per la mancanza della nascita di un erede. Poi finalmente "il miracolo" avviene, sebbene sia una femmina, ma si completa con l'arrivo di un secondo genito finalmente maschio. Sebbene si sospetti sia di Fersten, gendarme svedese con il quale la Regina copulava. Ma la felicità viene ben presto stroncata dagli errori finanziari del Re, che si ostina ad auitare militarmente gli americani in rivolta contro gli inglesi, aumentando le tasse al popolo.
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Seconda metà del 1700. Le alleate Austria e Francia saldano la propria unità politica facendo sposare l'erede del Re di Francia, Luigi XV, con una appena trentenne austriaca Maria Antonietta. A parte le ricchezze e gli eccessi, Maria Antonietta non è felice, visto che il futuro re neppure la sfiora e tanti imputano lei per la mancanza della nascita di un erede. Poi finalmente "il miracolo" avviene, sebbene sia una femmina, ma si completa con l'arrivo di un secondo genito finalmente maschio. Sebbene si sospetti sia di Fersten, gendarme svedese con il quale la Regina copulava. Ma la felicità viene ben presto stroncata dagli errori finanziari del Re, che si ostina ad auitare militarmente gli americani in rivolta contro gli inglesi, aumentando le tasse al popolo. E Ironia della sorte, sarà proprio una rivoluzione a destituirlo.
Terzo film per Sofia Coppola, per una sorta di trilogia sul passaggio travagliato dall'adolescenza all'età adulta. Questa volta però la regista figlia d'arte punta più in alto, raccontandoci un importante pezzo di storia da sempre attenzionato dal cinema. I suoi riflettori sono puntati tutti sulla vita di Maria Antonietta, ma in particolar modo sulla sua infelicità, gli eccessi obbligati fatti di banchetti infiniti, servigi asfissianti e abiti sfarzosi. Il popolo getterà anche lei nel calderone della rivoluzione. Il racconto riesce grazie al fascino di Kirsten Dust e a una colonna sonora spiazzantemente moderna.
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fab_y
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giovedì 17 maggio 2012
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maria antonietta in chiave pop-rock
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Film molto particolare, questo, che non mira tanto a ripercorrere gli eventi che hanno portato alla Rivoluzione in Francia, ma mira piuttosto a rappresentare il primo periodo di permanenza a corte della Regina bambina. E questo il film lo fa allontanandosi dai soliti clichè storici ma anche cinematografici del genere, offrendoci una biografia del tutto inedita di una fragile Regina che, frustrata ed esasperata dalle responsabilità e dalle difficoltà affettive, non le resta che "giocare" con scarpette e sontuosi vestiti, cagnolini e capelli, amiche ed eccessi di ogni sorta. Con tutto ciò che ha attorno si rapporta con un atteggiamento puerile ed ingenuo che però diviene ben presto eccentricità, vanità, infedeltà e sregolatezza.
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Film molto particolare, questo, che non mira tanto a ripercorrere gli eventi che hanno portato alla Rivoluzione in Francia, ma mira piuttosto a rappresentare il primo periodo di permanenza a corte della Regina bambina. E questo il film lo fa allontanandosi dai soliti clichè storici ma anche cinematografici del genere, offrendoci una biografia del tutto inedita di una fragile Regina che, frustrata ed esasperata dalle responsabilità e dalle difficoltà affettive, non le resta che "giocare" con scarpette e sontuosi vestiti, cagnolini e capelli, amiche ed eccessi di ogni sorta. Con tutto ciò che ha attorno si rapporta con un atteggiamento puerile ed ingenuo che però diviene ben presto eccentricità, vanità, infedeltà e sregolatezza. Tutto questo ci viene presentato in una cornice rockeggiante che da fascino ed è adatta a presentare la perversione e i vizi di corte dai quali Sua Maestà si allontana pian piano prendendo consapevolezza del suo ruolo. Proprio qui il film si interrompe, avendoci voluto accompagnare soltanto ad attraversare l'anima e la sensibilità di questa regina.
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alessandra a.
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lunedì 9 aprile 2012
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dunst stupenda
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Accostare un personaggio come Maria Antonietta a musica rock, colori accessi e all star poteva essere un azzardo, ma Sofia Coppola (solo a lei e a pochi altri poteva venire in mente una cosa del genere) è stata all'altezza, stupendo ma senza retorica e dimostrando ancora una volta la sua particolare capacità nel dirigere attrici. La coppia Coppola - Dunst, già piacevolmente gustata in Il giardino delle Vergini suicide, funziona per la complicità e la somiglianza tra le due donne. Anzi si percepisce una certa vicinanza tra le tre donne direi: Coppola - Dunst - Maria Antonietta Non ci si dimentica comunque di raccontare una figura femminile sofferente e provata sottolineando che gli errori che tanti conoscono della regina verso i suoi sudditi sono da attribuire alla società di allora che con le sue convinzioni rovinava vite creando spose bambine che a loro volta rovinavano interi regni.
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Accostare un personaggio come Maria Antonietta a musica rock, colori accessi e all star poteva essere un azzardo, ma Sofia Coppola (solo a lei e a pochi altri poteva venire in mente una cosa del genere) è stata all'altezza, stupendo ma senza retorica e dimostrando ancora una volta la sua particolare capacità nel dirigere attrici. La coppia Coppola - Dunst, già piacevolmente gustata in Il giardino delle Vergini suicide, funziona per la complicità e la somiglianza tra le due donne. Anzi si percepisce una certa vicinanza tra le tre donne direi: Coppola - Dunst - Maria Antonietta Non ci si dimentica comunque di raccontare una figura femminile sofferente e provata sottolineando che gli errori che tanti conoscono della regina verso i suoi sudditi sono da attribuire alla società di allora che con le sue convinzioni rovinava vite creando spose bambine che a loro volta rovinavano interi regni. Paure e tragedie di una ragazza cresciuta decisamente in fretta. Una figura storica tra le più conosciute anche dalle ragazzine (grazie a Lady Oscar) per questo poteva risultare difficile trovare ancora qualcosa di originale da dire. Ma qui lo spettatore viene attirato più che dal contenuto dall'atmosfera. E anche questo è buon cinema! Film più per femminucce.
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brucemyhero
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mercoledì 15 giugno 2011
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marie antoinette
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Ho già commentato a suo tempo questo bel film. Una ricostruzione originalissima delle vicende di corte, in una Versaìlle pre-rivoluzione francese. Vorrei raccontarvi e rendervi partecipi di ciò che mi è acccaduto: lavoro per la sicurezza presso i metal detector, nel Polo Museale di Firenze presso i musei nazionali de: 'Il Bargello', 'Le Cappelle Medicee', 'Gli Uffizi', 'Il complesso di Palazzo Pitti', e 'Il Museo dell'Accademia'. Ieri, 14/06/2011, è un giorno che di certo non dimenticherò mai. Amo i film, perchè quelle due ore sono l'unico momento in cui riesco ad estranearmi completamente dalla realtà.
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Ho già commentato a suo tempo questo bel film. Una ricostruzione originalissima delle vicende di corte, in una Versaìlle pre-rivoluzione francese. Vorrei raccontarvi e rendervi partecipi di ciò che mi è acccaduto: lavoro per la sicurezza presso i metal detector, nel Polo Museale di Firenze presso i musei nazionali de: 'Il Bargello', 'Le Cappelle Medicee', 'Gli Uffizi', 'Il complesso di Palazzo Pitti', e 'Il Museo dell'Accademia'. Ieri, 14/06/2011, è un giorno che di certo non dimenticherò mai. Amo i film, perchè quelle due ore sono l'unico momento in cui riesco ad estranearmi completamente dalla realtà. Un sogno che spesso ci cattura credo tutti, e catapulta in un mondo che vorremmo aver visto, o di più: 'vissuto'. Come si suol dire, una fabbrica di sogni in cui però le cosiddette 'star', sembrano quasi non fare parte di questo mondo; inarrivabili, inavvicinabili, lontane anni luce dalla realtà di ogni giorno. Erano circa le 12:00: un martedì come un'altro presso La Galleria dell'Accademia... Oltre 4700 prenotazioni, senza contare i non aventi prenotazione che vi accedono direttamente, facendo il biglietto sul posto una volta entrati. Tanta attenzione a quelle borse trasparenti ai raggi X, che passano una dopo l'altra davanti agli occhi. Poi il caso, il destino, non sò.. Era il mio turno alla porta elettromagnetica che reagisce agli oggetti metallici. Le persone scorrevano davanti a me tutte uguali, una dopo l'altra, come ogni giorno. Tanta, tantissima gente che da tutto il mondo viene a vedere capolavori di artisti irripetibili. Non sò perchè, ma tra le persone che raccoglievano le borse, ho intravisto una biondina con la frangetta ei capelli mossi. Non un filo di trucco, vestita con un graziosissimo quanto semplice vestitino lungo, bianco e smerlato. Ho guardato quella ragazza, ma senza pensarci. Poi, ha alzato il volto. Sul momento sono rimasto sorpreso per la somiglianza con Kirsten. Un attimo, poche parole abbozzate con il mio inglese traballante, un suo sorriso e degli occhi inconfondibili che hanno fugato ogni dubbio. Kirsten era lì a due metri da me, tra tante persone. Ho sperato tante volte "ma solo il destino riesce a fare cose del genere". Una dedica con autografo, un piccolo scambio di battute una stretta di mano e tanta, tanta felicità. Questa era Kirsten in quel momento; la ragazza della porta accanto...
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elisewin89
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martedì 12 aprile 2011
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un film noioso e vuoto come pochi
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Sofia Coppola in questo film si propone chiaramente di raccontare un personaggio storico che tutti conosciamo (diciamoci la verità: un po' approssimativamente) sotto un profilo storico e un po' leggendario, tracciandone un ritratto dal punto di vista umano. L'intento era sicuramente encomiabile; ma confesso di essere riuscita ad arrivare alla fine del film solo con un sovrumano sforzo, dovuto al vano tentativo di vincere la noia e di tenere desta l'attenzione. In verità se alla storia della famosissima regina francese il cui nome rimanda immediatamente a due aneddoti leggendari e forse un po' inverosimili (l'offerta di brioches al popolo che chiedeva pane e i capelli che le si fecero bianchi a causa della paura prima di essere ghigliottinata), dicevo, se alla storia della suddetta regina togliamo la rivoluzione francese, la politica, gli scandali di corte, il malcontento del popolo, il processo-farsa che dovette subire prima della condanna a morte; in pratica se a Maria Antonietta togliamo la storia francese, cosa rimane? Ben poco direi: la storia di una ragazzina viziata e un po' frivola, con difficoltà nell'intimità con il marito; dal film non emerge molto altro della personalità complessa e sicuramente molto discussa di Maria Antonietta, il cui ritratto avrebbe potuto avere ben maggiore profondità.
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Sofia Coppola in questo film si propone chiaramente di raccontare un personaggio storico che tutti conosciamo (diciamoci la verità: un po' approssimativamente) sotto un profilo storico e un po' leggendario, tracciandone un ritratto dal punto di vista umano. L'intento era sicuramente encomiabile; ma confesso di essere riuscita ad arrivare alla fine del film solo con un sovrumano sforzo, dovuto al vano tentativo di vincere la noia e di tenere desta l'attenzione. In verità se alla storia della famosissima regina francese il cui nome rimanda immediatamente a due aneddoti leggendari e forse un po' inverosimili (l'offerta di brioches al popolo che chiedeva pane e i capelli che le si fecero bianchi a causa della paura prima di essere ghigliottinata), dicevo, se alla storia della suddetta regina togliamo la rivoluzione francese, la politica, gli scandali di corte, il malcontento del popolo, il processo-farsa che dovette subire prima della condanna a morte; in pratica se a Maria Antonietta togliamo la storia francese, cosa rimane? Ben poco direi: la storia di una ragazzina viziata e un po' frivola, con difficoltà nell'intimità con il marito; dal film non emerge molto altro della personalità complessa e sicuramente molto discussa di Maria Antonietta, il cui ritratto avrebbe potuto avere ben maggiore profondità. Lunghissime e molto lente le scene che indugiano sulla sovrana alle prese con l'etichetta, con la scelta dei vestiti e delle scarpe, sui pettegolezzi di corte, sul gioco d'azzardo e i balli, sulla vita coniugale, sulle spese esorbitanti e sui capricci sempre accontentati. Una donna, una donna come tante, una donna che sposa suo marito e dopo molti anni di matrimonio "bianco" gli dà due figli. Basta. Questo è il film. Le proteste popolari, il malcontento, la rivoluzione appaiono appena accennate, come se non avessero fatto parte della vita della regina, come se fossero eventi poco più che trascurabili, che non condizionarono affatto la sua vita.
Ma allora, sotto questa luce Maria Antonietta era solo una donna come tante e allora perché a qualcuno dovrebbe interessare conoscere la sua storia (che non è neanche particolarmente originale dal punto di vista della narrazione)?
Ammesso e non concesso che si voglia ritrarre Maria Antonietta e non raccontare la Grande Rivoluzione; io mi chiedo la rivoluzione non fa parte della vita di Maria Antonietta proprio come Maria Antonietta ha un ruolo nella storia della rivoluzione?
E soprattutto: cosa sarebbe stata Maria Antonietta senza la Rivoluzione Francese?
Non so voi cosa ne pensiate, ma secondo me non ne avremmo mai neanche sentito parlare.
Un ultimo appunto: plauso a Kirsten Dunst per la sua interpretazione magistrale (nonostante tutto).
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(di brucemyhero)
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(di gionni47)
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annarella06
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venerdì 4 febbraio 2011
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.film piacevole
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Piacevole da vedere. Non riprende le vicissitudini storiche, ma la spensieratezza di una giovane e bella ragazza inconsapevole dei propri doveri da regina e dei bisogni di un popolo affamato.
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