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giovedì 1 febbraio 2007
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bellissimo!!
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ERO UN PO SCETTICA,ANCHE PERCHè A ME QUESTO GENERE DI FILM NON PIACE,E INVECE...MI SONO RICREDUTA!MI è PIACIUTO TANTO,è STATO MOLTO COMMOVENTE E RICCO DI...ANSIA!ANCHE SE MEL CERTE SCENE SE LE POTEVA PURE RISPARMIà! CMQ BELLO
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(di superkojiro)
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(di jack)
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fvassu
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martedì 30 gennaio 2007
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eucalypto
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Gradevole storia di un giovane aborigeno australiano in fuga in mezzo alla giungla per tornare dall'amata famiglia, sulla scia di "Rambo" o del "Fuggitivo". Ben riuscito il montaggio che riesce a mantenere un clima di tensione costante facendo incorrere il nostro beniamino in mille disavventure dalle quali riuscirà alla fine ad uscire vincitore. Situazioni un po' scontate, troppo sangue gratuito e cattivoni esageratamente crudeli non lo rendono il miglior film del genere...
ops... ho sbagliato sala? ma non doveva essere un film sui maya? e dove sono? la scena del trailer col re che alza il braccio al sole in mezzo alle piramidi dov'è? e su non so quanti secoli di civiltà, tutto quello che mi viene raccontato è che per ingraziarsi il loro dio strappavano il cuore dei loro nemici? e allora? ah, ma forse si riprende alla fine, forse è un film sulla fine della loro civiltà e sul perchè, ecco, ecco arrivano gli spagnoli!!! Titoli di coda.
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Gradevole storia di un giovane aborigeno australiano in fuga in mezzo alla giungla per tornare dall'amata famiglia, sulla scia di "Rambo" o del "Fuggitivo". Ben riuscito il montaggio che riesce a mantenere un clima di tensione costante facendo incorrere il nostro beniamino in mille disavventure dalle quali riuscirà alla fine ad uscire vincitore. Situazioni un po' scontate, troppo sangue gratuito e cattivoni esageratamente crudeli non lo rendono il miglior film del genere...
ops... ho sbagliato sala? ma non doveva essere un film sui maya? e dove sono? la scena del trailer col re che alza il braccio al sole in mezzo alle piramidi dov'è? e su non so quanti secoli di civiltà, tutto quello che mi viene raccontato è che per ingraziarsi il loro dio strappavano il cuore dei loro nemici? e allora? ah, ma forse si riprende alla fine, forse è un film sulla fine della loro civiltà e sul perchè, ecco, ecco arrivano gli spagnoli!!! Titoli di coda.
Forse ho dato una stellina di troppo.
Bah.
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[+] non sprecarle le stelle
(di francesco)
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dani
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domenica 28 gennaio 2007
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skifo totale
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ma daiii...nn si può questo film è inguardabile,nn ha nulla di positivo,io ho dormito tt il tempo sn riuscita a vedere un pezzo dell'inizio e un pezzo della fine..cioè l'ho presa sul ridere..ma è un vero e proprio SCHIFO...troppo sangur..e poi ke noia leggere tt i sottotili,ke poi alcuni essendo messi su uno sfondo bianco diventavano illegibili..bè dalle stelle e dalla trama ke sembra comprensibile e avvincente ti aspetti un capolavoro..ma ribadisco ke x me nn vale neanke una stella..ciao
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cape
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sabato 27 gennaio 2007
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sadica nordamericanizzazione precolombiana
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Una giungla, dei cacciatori, degli stupendi templi maya... un paradiso per gli occhi, nonchè un abitat ideale per una tribù indigena.
Poi come di consueto arriva il diavolo fatto in terra che rovina tutto, ed il nostro eroe deve salvare tutta la sua famiglia e se ha tempo ammazzare anche i cattivi, perchè, anche se più forti e più numerosi, non erano armati di quell'aforisma, quel "Trucchetto" che il padre prima di morire confidò al suo figlio più prodigo ("la paura è come una malattia che si diffonde tra gli uomini").
Purtroppo questo film dà un forte marchio USA alla cultura (ai valori?) delle popolazioni precolombiane, rendendo la loro spietatezza in battaglia e la crudeltà dei loro riti un atto puramente sadico, ispirato dalla precaria situazione sociale che mette a stretto contatto la morte e le viscere con la vita quotidiana degli indigeni.
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Una giungla, dei cacciatori, degli stupendi templi maya... un paradiso per gli occhi, nonchè un abitat ideale per una tribù indigena.
Poi come di consueto arriva il diavolo fatto in terra che rovina tutto, ed il nostro eroe deve salvare tutta la sua famiglia e se ha tempo ammazzare anche i cattivi, perchè, anche se più forti e più numerosi, non erano armati di quell'aforisma, quel "Trucchetto" che il padre prima di morire confidò al suo figlio più prodigo ("la paura è come una malattia che si diffonde tra gli uomini").
Purtroppo questo film dà un forte marchio USA alla cultura (ai valori?) delle popolazioni precolombiane, rendendo la loro spietatezza in battaglia e la crudeltà dei loro riti un atto puramente sadico, ispirato dalla precaria situazione sociale che mette a stretto contatto la morte e le viscere con la vita quotidiana degli indigeni.
In compenso, in alcuni tratti il regista è riuscito ad infondere riflessioni e speculazioni culturali in maniera abbastaza fluente, mettendo i personaggi(già visti e già fatti) e la trama (un po' sgangherata) in secondo piano in modo tale da immergere profondamente lo spettatore nell'atmosfera precolombiana e dando la parvenza di una ricostruzione storica accurata(almeno dal punto di vista visivo), supportata da una realizzazione tecnica di prim'ordine (specialmente ambientazioni e costumi).
Insomma, un film piuttosto originale, che pecca in quanto a trama(la corda della paura resta sempre ben tesa, ma senza un vero motivo logico in quanto i personaggi sono poco verosimili), che sembra sussurrare l'amore per i film snuff del regista. Visto dai suoi soli punti di forza può essere piacevole, ma visto nella sua globalità potrebbe essere paragonato ad un gioiello immerso in una vasca di sangue.
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kia
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sabato 27 gennaio 2007
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semplicemente affascinante...un capolavoro
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l'unica cosa che non dovete fare prima che inizi il film è comprare i pop-corn perchè non riuscirete a mangiarli!!!
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lorenzo
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venerdì 26 gennaio 2007
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veramente un gran bel film!
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Incomprensibili le critiche circa la "presunta" crudezza e violenza di alcune sequenze.Il livello e la qualità della ricostruzione è veramente elevato,la trama semplice ma coinvolgente,le emozioni che suscita decisamente forti.Insomma,tutto nel tipico stile Gibson,sulla falsa riga di quanto si è già visto nella "Passione".Quello che si vede rispecchia fedelmente quanto accadeva realmente,comprese razzie,massacri,spargimenti vari,e sacrifici che a noi gente "civilizzata" di oggi paiono disumani.Si è criticato Gibson anche per aver dipinto una grande civiltà come i Maya come un'accozzaglia di gente primitiva e selvaggia.Innanzitutto,tali erano storicamente,seppur "evoluti" sotto alcuni aspetti;e poi,devo dire che ciò non risponde al quadro che complessivamente si evince di questa popolazione dal film.
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Incomprensibili le critiche circa la "presunta" crudezza e violenza di alcune sequenze.Il livello e la qualità della ricostruzione è veramente elevato,la trama semplice ma coinvolgente,le emozioni che suscita decisamente forti.Insomma,tutto nel tipico stile Gibson,sulla falsa riga di quanto si è già visto nella "Passione".Quello che si vede rispecchia fedelmente quanto accadeva realmente,comprese razzie,massacri,spargimenti vari,e sacrifici che a noi gente "civilizzata" di oggi paiono disumani.Si è criticato Gibson anche per aver dipinto una grande civiltà come i Maya come un'accozzaglia di gente primitiva e selvaggia.Innanzitutto,tali erano storicamente,seppur "evoluti" sotto alcuni aspetti;e poi,devo dire che ciò non risponde al quadro che complessivamente si evince di questa popolazione dal film.Oltretutto,l'effetto della crudezza e della violenza non è affatto fine a se stesso,ma funzionale a quella che io chiamerei addirittura la "morale" del film,e che viene fuori nell'ultima scena;quando,per intenderci,ai 4 in fuga si palesa una triplice scelta:da una parte i loro "vecchi" carnefici,che rappresentano la parte marcia e corrotta della civiltà Maya (come può essere quella di qualsiasi altra civiltà,compresa la nostra);dall'altra,quelli che diventeranno i loro "nuovi" carnefici,gli spagnoli,ossia l'occidente civilizzato,cioè noi;dall'altra la foresta,e cioè il ritorno alle origini,alla pace che sembra potersi raggiungere soltanto attraverso l'isolamento.Orbene,la soluzione che i 4 adotteranno mette in luce la sostanziale equivalenza delle altre due soluzioni:fuor di metafora,si evince una critica forte e aspra nei confronti della civiltà cosiddatta occidentale di cui facciamo parte,che mi sento sinceramente di condividere.Anche perchè,e mi rivolgo soprattutto a chi molto superficialmente pone l'accento sulla violenza di alcune sequenze,quello che si vede fare ad opera dei Maya nel film,è quello che succede anche adesso,in questo preciso momento in moltissime località del mondo,con la stessa ferocia e la stessa brutalità,anche ad opera di noi gente civile.
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fede
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giovedì 25 gennaio 2007
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gibson padre di grandi immagini
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Quando sono entrata nella sala per vedere Apocalypto ero un pò scettica,sapevo che il film era interamente sottotitolato e che c'erano molte scene di violenza, non avevo nessuna pretesa da questo film,poi le luci si sono spente e il film è iniziato...
Sin dalla prima scena il film si rivela crudo,nessuna pietà per chi è debole di stomaco;il primo impatto con la lingua dei protagonisti è strano.
Il film prosegue con delle immagini bellissime,spazi infiniti (molto efficace quella telecamera a mano che segue il protagonista R.Youngblood nella sua corsa verso la sua foresta),la telecamera è immersa nella giungla,e la storia inizia a farsi interessante e le musiche incalzanti aiutano il tutto.
Non sono d'accordo con chi parla di violenza gratuita,tutto il sangue che si vede aiuta il film a farlo più verosimile;
ho sentito molti commenti negativi sul finale,ma io credo che un finale aperto fosse quello più giusto.
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Quando sono entrata nella sala per vedere Apocalypto ero un pò scettica,sapevo che il film era interamente sottotitolato e che c'erano molte scene di violenza, non avevo nessuna pretesa da questo film,poi le luci si sono spente e il film è iniziato...
Sin dalla prima scena il film si rivela crudo,nessuna pietà per chi è debole di stomaco;il primo impatto con la lingua dei protagonisti è strano.
Il film prosegue con delle immagini bellissime,spazi infiniti (molto efficace quella telecamera a mano che segue il protagonista R.Youngblood nella sua corsa verso la sua foresta),la telecamera è immersa nella giungla,e la storia inizia a farsi interessante e le musiche incalzanti aiutano il tutto.
Non sono d'accordo con chi parla di violenza gratuita,tutto il sangue che si vede aiuta il film a farlo più verosimile;
ho sentito molti commenti negativi sul finale,ma io credo che un finale aperto fosse quello più giusto.
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andre da persiceto
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giovedì 25 gennaio 2007
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commovente
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Il film che ho visto ieri m'ha colpito in maniera profonda, sono rimasto sgomento davanti ad 1 opera di tali proporzioni.Premetto di essere abbastanza ignorante in discipline quali le "civiltà indigene d'america" (conosco qualcosa dei Kuatiutl grazie al grande etnologo Boas), ma penso che la cura dei costumi, il linguaggio tradizionale, il tema del sacrificio ed i valori espressi siano talmente significativi dello sforzo profuso che perdono sinceramente gli errori storici del film. Anche se L'Impero Maya si era ormai probabilmente disgregato, immagino che un qualche gruppo clanico abbia pur continuato a dominare il territorio circostante..! Quindi l'errore starebbe semplicemente nel mostrare uno sfarzo eccessivo e una tribù eccezionalmente numerosa.
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Il film che ho visto ieri m'ha colpito in maniera profonda, sono rimasto sgomento davanti ad 1 opera di tali proporzioni.Premetto di essere abbastanza ignorante in discipline quali le "civiltà indigene d'america" (conosco qualcosa dei Kuatiutl grazie al grande etnologo Boas), ma penso che la cura dei costumi, il linguaggio tradizionale, il tema del sacrificio ed i valori espressi siano talmente significativi dello sforzo profuso che perdono sinceramente gli errori storici del film. Anche se L'Impero Maya si era ormai probabilmente disgregato, immagino che un qualche gruppo clanico abbia pur continuato a dominare il territorio circostante..! Quindi l'errore starebbe semplicemente nel mostrare uno sfarzo eccessivo e una tribù eccezionalmente numerosa. L'avventura di "quell'uomo che corre veloce come il giaguaro" è di una epicità e di una drammaticità che rende il film terribilmente magnifico. Il talento di Gibson nel rendere ogni suo eroe( Wallace, Cristo, Zampa di Giaguaro) così adrenalinico è clamoroso. Non mi va certamente di parlare di quella gente che dice che il film è violento. Forse, questo sì, si dà poca importanza agli aspetti più raffinati della cultura Maya e, purtroppo, si utilizza un'eclissi per salvare la vita a Zampa. Detto questo, vorrei porre l'accento su un aspetto di cui le altre recensioni non hanno tenuto in considerazione. Gibson è ancora fantastico quando fa apparire quelle "sciocchezze" che portano uomini, quei prodotti così lontani dalle verità e dai valori che attraversano il film. L'anti-occidentalismo è violento, sei tu l'extra-comunitario, il cattivo non è mai il capo-guerriero Maya ( lui compie sempre atti condivisibili), il nemico è colui che arriva senza un perchè.
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zaphod
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giovedì 25 gennaio 2007
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considerazioni...
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Io non sono un esperto di storia e sono andato a vedere il film anche per la curiosità di imparare qualcosa in + su quel popolo e quel periodo storico. Sono tornato a casa senza aver ottenuto informazioni né sul popolo (chi erano costoro? se non lo leggi nelle recensioni mica te lo dicono), né sul perché le due tribù avevano comportamenti tanto diversi, né sul senso delle costruzioni in pietra, sulle malattie e problemi di raccolti della tribù violenta, sul senso dell'eclisse (i capi sapevano che doveva succedere?quindi mua mossa politica? o tutti erano all'oscuro del fatto astronomico e quindi va preso come segno degli dei?). Alla fine ero quasi contento che fossero arrivati gli spagnoli,per la miseria erano meno peggio dei sanguinari del film.
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Io non sono un esperto di storia e sono andato a vedere il film anche per la curiosità di imparare qualcosa in + su quel popolo e quel periodo storico. Sono tornato a casa senza aver ottenuto informazioni né sul popolo (chi erano costoro? se non lo leggi nelle recensioni mica te lo dicono), né sul perché le due tribù avevano comportamenti tanto diversi, né sul senso delle costruzioni in pietra, sulle malattie e problemi di raccolti della tribù violenta, sul senso dell'eclisse (i capi sapevano che doveva succedere?quindi mua mossa politica? o tutti erano all'oscuro del fatto astronomico e quindi va preso come segno degli dei?). Alla fine ero quasi contento che fossero arrivati gli spagnoli,per la miseria erano meno peggio dei sanguinari del film...anche se poi da quel poco che so Cortès & Co. ne fecero di tutti i colori...
In effetti a me é sembrato il solito film gente pacifica-rapimento/distruzione da parte di brutti ceffi-salvataggiio dei suoi cari da parte dell'eroe di turno. Ambientazione differente ma solita zuppa...per di più con i sottotitoli...
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alberto
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giovedì 25 gennaio 2007
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un film bellissimo almeno 5 anni avanti a tutti
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Trovo che il commento di Maurizio Porro del Corriere della Sera [14/01/2007] sia del tutto inadeguato. Gibson infatti lancia la corrente verista nuova nel cinema e trasforma i suoi racconti in videogiochi cinematografici che abbagliano di emozioni gli spettatori. Credo che sia giusto vietare il film ai minori come lo sia anche agli over 60. Non lo capirebbero. Voglio aggiungere inoltre che non ho assolutamente trovato una ricerca della violenza come le varie recensioni lette mi portavano a pensare. Ci sono film molto più violenti, vedi The Departed. Credo invece che il regista non voglia nascondere nulla allo spettatore che comunque ha sempre la possibilità di scelta: se andare a vedere uno dei più bei film degli ultimi anni oppure no.
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