wale
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domenica 21 gennaio 2007
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...se questo è un film....
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Orribile. Violenza gratuita. Dei Maya non c'è nulla...e anche le ricostruzioni dei templi sono mal riuscite. Poi il dibattito sul divieto, si sa...solo tecniche di marketing ma non è questo il punto.
Prima metà sangue su sangue, seconda metà? Inseguimento interminabile...e quindi è anche noioso.
The Passion invece mi è piaciuto, una rappresentazione molto forte della violenza dell'uomo sull'uomo.
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ciciuz
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domenica 21 gennaio 2007
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vi stimo tanto
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secondo me questo film e un po banale, non ha un trama e fa anche un po paura lo visto al cinima e mi è sembrato discreto il regista e lo staff potevano fare di meglio per migliorare questo film e di migliorare la trama perchè la trama è troppo soffisticata ci voleva qualcosa di più semplice anche per i bambini per i bambini che lo volevano vedere.però sono rimasto colpito perche mio figlio quando lo a visto gli è piaciuto molto e vi ringrazio per aver fatto questo film!!!!!!!!
cicuz(volpe rossa
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(di yepayepa)
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sbattiuovo automatico
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sabato 20 gennaio 2007
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la violenza gratuita di mel gibson
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Mel Gibson ce la mette tutta: ricerca in ciascuno dei suoi film una dimensione, un significato...né l'uno ne l'altro esistono.
Come si cercò qualcosa di intellettualmente stimolante in The Passion così anche in Apocalypto si va alla vana ricerca di chissà quali filosofie per poi ritrovarsi con un pugno di violenza in mano; violenza si, ma gratuita quanto quella degli horror sanguinari, nulla più del tanto criticato Hostel, solo perché la confezione tra i due film è ovviamente diversa.
Questo non esclude altre qualità dei suoi film: tanto di cappello a fotografia, realismo, ...
Ma che senso ha?
Un senso lo si trova nei suddetti film horror che compiono il loro dovere di film di intrattenimento, ma nulla più, non possono certo accedere (apparte rarissimi casi) all'ambito rango di "capolavori".
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Mel Gibson ce la mette tutta: ricerca in ciascuno dei suoi film una dimensione, un significato...né l'uno ne l'altro esistono.
Come si cercò qualcosa di intellettualmente stimolante in The Passion così anche in Apocalypto si va alla vana ricerca di chissà quali filosofie per poi ritrovarsi con un pugno di violenza in mano; violenza si, ma gratuita quanto quella degli horror sanguinari, nulla più del tanto criticato Hostel, solo perché la confezione tra i due film è ovviamente diversa.
Questo non esclude altre qualità dei suoi film: tanto di cappello a fotografia, realismo, ...
Ma che senso ha?
Un senso lo si trova nei suddetti film horror che compiono il loro dovere di film di intrattenimento, ma nulla più, non possono certo accedere (apparte rarissimi casi) all'ambito rango di "capolavori".
Dicendo questo sottointendo (dimostrando di essere senza pregiudizi) che Mel Gibson di talento ne ha, a sprazzi qualcosina si vede, occorre metterlo in pratica...
alla prossima Gibson, senza linguaggi strani ma con un pizzico di qualità e serietà in più...
LIETISSIMO
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harry
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sabato 20 gennaio 2007
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crudele o veritiero??
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MEL GIBSON E' UN REGISTA CHE NON HA PAURA DI MOSTRARE E TRASFERIRE LE FORTI EMOZIONI CHE UN UOMO PUO'PROVARE, SUL GRANDE SCHERMO,VEDI "THE PASSION" E "L'UOMO SENZA VOLTO". APOCALYPTO E'UN CONCENTRATO DI CRUDELTA'PAURA,CORAGGIO,AUDACIA,E SPERANZA CHE IL PROTAGONISTA,SOTTO LA MAGISTRALE REGIA DI G. E'RIUSCITO HA TRASMETTERE ALLE POCHE PERSONE CHE NON HANNO AVUTO PAURA DI NASCONDERSI DAVANTI ALLA SPIETATA DESCRIZIONE DELLE IMMAGINI A VOLTE CRUENTI E CARICHE DI "ANIMALESCA VERITA'". IL FILM E' UN INNO AL CORAGGIO DI CHI NON VUOLE SOCCOMBERE E LA DIMOSTRAZIONE DELLA CRUDELTA' DEGLI UOMINI CHE NEL CORSO DELLA STORIA,SONO STATI DISPOSTI A TUTTO X LA CONQUISTA E IL POTERE. HA DARE MAGGIORE INTENSITA' E COINVOLGIMENTO E'STATA ANCHE LA SCELTA DEL REGISTA DI FILMARE LE SCENE INTERAMENTE NELLA ANTICA LINGUA MAYA.
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MEL GIBSON E' UN REGISTA CHE NON HA PAURA DI MOSTRARE E TRASFERIRE LE FORTI EMOZIONI CHE UN UOMO PUO'PROVARE, SUL GRANDE SCHERMO,VEDI "THE PASSION" E "L'UOMO SENZA VOLTO". APOCALYPTO E'UN CONCENTRATO DI CRUDELTA'PAURA,CORAGGIO,AUDACIA,E SPERANZA CHE IL PROTAGONISTA,SOTTO LA MAGISTRALE REGIA DI G. E'RIUSCITO HA TRASMETTERE ALLE POCHE PERSONE CHE NON HANNO AVUTO PAURA DI NASCONDERSI DAVANTI ALLA SPIETATA DESCRIZIONE DELLE IMMAGINI A VOLTE CRUENTI E CARICHE DI "ANIMALESCA VERITA'". IL FILM E' UN INNO AL CORAGGIO DI CHI NON VUOLE SOCCOMBERE E LA DIMOSTRAZIONE DELLA CRUDELTA' DEGLI UOMINI CHE NEL CORSO DELLA STORIA,SONO STATI DISPOSTI A TUTTO X LA CONQUISTA E IL POTERE. HA DARE MAGGIORE INTENSITA' E COINVOLGIMENTO E'STATA ANCHE LA SCELTA DEL REGISTA DI FILMARE LE SCENE INTERAMENTE NELLA ANTICA LINGUA MAYA. ALLE PERSONE,CHE HANNO CRITICATO IL FILM,POSSO DIRE,CHE FORSE HANNO PAURA DELLA FINE?? DEL CONCETTO DI ESTINZIONE??? MA COME HA DIMOSTRATO LA STORIA X OGNI FINE,C'E' UN NUOVO INIZIO,BUONO O CATTIVO CHE SIA.
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manu
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sabato 20 gennaio 2007
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per arimanu
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non è la questione del tuttologo (ammesso e concesso che sai cosa significa)e nemmeno una questione politica... ma non mi perdo con te a spiegarti il mio commento, piuttosto vatti a vedere Natale a NY così ti diverti... a già ricordti di spegnere la play statio prima di uscire...
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kill bill
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sabato 20 gennaio 2007
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verdone vs gibson
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Verdone alle Iene parlando di Apocalypto ha fatto il gesto di spararsi...ma si sparasse lui , il suo film di amoruzzi e intralazzi , Scamarcio e la Bellucci !!!! Lode a Gibson e a questo film molto , molto bello e ben fatto .
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erick
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sabato 20 gennaio 2007
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grande
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Film strepitoso, carico su vari livelli e molto interessante per l'interpetazione storica fatta dal regista.
Peccato che Gibson sia poco comunista e quindi il popolo del politically "s"correct si senta " un pò troppo a disagio". Apocalypto resta un gran bel film.
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(di ace)
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dj
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venerdì 19 gennaio 2007
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la passione di zampa di giaguaro
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Eccolo lì, ci risiamo: il vecchio Mel torna dietro la macchina da presa con la consueta abilità - innegabile, sia quando si tratta di creare tensione narrativa, sia quando si cimenta nello sforza di attuare uno stile cinematografico post-moderno piegandolo alle proprie esigenze - peccato che anche qui, come e più che nella "Passione" senta l'esigenza di mostrare la violenza dell'uomo e soprattutto di sottolinearla. Era proprio necessario far vedere le fauci del giaguaro dilaniare la testa della sua vittima, lo stregone strappare il cuore dal petto del prigioniero, il sangue zampillare dal cranio aperto di un uomo colpito a morte? La violenza c'è, esiste, ma bisognerebbe rappresentarla come fa Martin Scorsese in "The departed", senza autocompiacimento, senza cercare a tutti i costi l'effetto shock sullo spettatore, senza becere cadute di stile.
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Eccolo lì, ci risiamo: il vecchio Mel torna dietro la macchina da presa con la consueta abilità - innegabile, sia quando si tratta di creare tensione narrativa, sia quando si cimenta nello sforza di attuare uno stile cinematografico post-moderno piegandolo alle proprie esigenze - peccato che anche qui, come e più che nella "Passione" senta l'esigenza di mostrare la violenza dell'uomo e soprattutto di sottolinearla. Era proprio necessario far vedere le fauci del giaguaro dilaniare la testa della sua vittima, lo stregone strappare il cuore dal petto del prigioniero, il sangue zampillare dal cranio aperto di un uomo colpito a morte? La violenza c'è, esiste, ma bisognerebbe rappresentarla come fa Martin Scorsese in "The departed", senza autocompiacimento, senza cercare a tutti i costi l'effetto shock sullo spettatore, senza becere cadute di stile. Mel Gibson non ha ancora imparato a farlo (o forse più probabilmente non vuole, tanto il pubblico accorre comunque nelle sale): qui siamo molto più vicini al sadismo che all'iperrealismo.
"Braveheart" è sempre più lontano. Giudizio: **1/2
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manu
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giovedì 18 gennaio 2007
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il parere di un archeologo...
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SONO UN ARCHEOLOGO SPECIALIZZATO SULL'AMERICA PRECOLOMBIANA E IN PARTICOLARE SUI MAYA. DOPO AVERE SCAVATO IN MESSICO ED ESSERMI OCCUPATO DA ORMAI 10 ANNI DEI MAYA POSSO AFFERMARE CHE SI TRATTA DI UN DISCRETO FILM, MA I MAYA COME DIAVOLO SONO STATI PRESENTATI??? 1)I MAYA QUANDO UCCIDEVANO UN ANIMALE CHIEDEVANO SCUSA A MADRE NATURA (VEDI POPOL VUH E IL LIBRO DI THOMPSON), NON SI METTEVANO A FARE I COGLIONI TRA LORO (SCUSATE IL TERMINE).
2) NON VI è ALCUN RIFERIMENTO AL CALENDARIO O MEGLIO AI CALENDARI VISTO CHE NE ADOTTARONO PIU' DI CINQUE... NON VI è ALCUN RIFERIMENTO AL VALORE DEL SACRIFICIO... NON VI è IL MINIMO ACCENNO AL SISTEMA DI SCRITTURA 3) LE FORME DELLE PIRAMIDI SONO ESATTE MA COLLOCATE IN UN PERIODO DI TEMPO COMPLEMENTAMENTE SBAGLIATO.
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SONO UN ARCHEOLOGO SPECIALIZZATO SULL'AMERICA PRECOLOMBIANA E IN PARTICOLARE SUI MAYA. DOPO AVERE SCAVATO IN MESSICO ED ESSERMI OCCUPATO DA ORMAI 10 ANNI DEI MAYA POSSO AFFERMARE CHE SI TRATTA DI UN DISCRETO FILM, MA I MAYA COME DIAVOLO SONO STATI PRESENTATI??? 1)I MAYA QUANDO UCCIDEVANO UN ANIMALE CHIEDEVANO SCUSA A MADRE NATURA (VEDI POPOL VUH E IL LIBRO DI THOMPSON), NON SI METTEVANO A FARE I COGLIONI TRA LORO (SCUSATE IL TERMINE).
2) NON VI è ALCUN RIFERIMENTO AL CALENDARIO O MEGLIO AI CALENDARI VISTO CHE NE ADOTTARONO PIU' DI CINQUE... NON VI è ALCUN RIFERIMENTO AL VALORE DEL SACRIFICIO... NON VI è IL MINIMO ACCENNO AL SISTEMA DI SCRITTURA 3) LE FORME DELLE PIRAMIDI SONO ESATTE MA COLLOCATE IN UN PERIODO DI TEMPO COMPLEMENTAMENTE SBAGLIATO.
ORA IO NON VOGLIO CRITICARE GIBSON MA SE DICIDI DI FARE UN ROMANZO E UTILIZZARE UNA CIVILTA' CERCA DI AVERE UN MINIMO DI CULTURA SU QUELLA CIVILTA'. NON PUOI ACCENTUARE L'ASPETTO DELICATO DEL SACRIFICIO SENZA AVER PREPARATO LO SPETTATORE, TRASCURANDO I FATTORI FONDAMENTALI DI UNA CULTURA CHE ERA PER ESEMPIO A CONOSCENZA DEL PERIODO SINODICO DI MARTE!!! NEL FILM SEMBRA DI VEDERE UN INSIEME DI CRETINI CHE SI STUPISCONO DI OGNI COSA... MENO MALE CHE è UN ROMANZO...
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(di arimanu)
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(di ixquic)
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emy
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giovedì 18 gennaio 2007
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fantastico!
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Ottima regia, film avvincente, riferimenti antropologici appropriati, Mel Gibson è un grande!
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