Apocalypto |
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Un film di Mel Gibson.
Con Rudy Youngblood, Dalia Hernandez, Jonathan Brewer, Morris Birdyellowhead, Carlos Emilio Baez.
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Azione,
durata 139 min.
- USA 2006.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 5 gennaio 2007.
- VM 14 -
MYMONETRO
Apocalypto
valutazione media:
3,45
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Jaguar Paw Gibson..di Redmond BarryFeedback: 0 |
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sabato 13 gennaio 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Da un doppio filo di colonizzazione,mentale e territoriale,è avvolta la corsa di un mondo negletto e di un ragazzo,entrambi strappati alle certezze che la natura,unica detentrice delle ricchezze,che l'uomo ormai ruba senza più curarsi dei modi,possiede. Mel Gibson con questo film compie un salto che,almeno per coraggio,riuscita,è pari a quello del giaguaro. Supera,cacciandole nel dimenticatoio,le polemiche personali,il suo cinema del recente passato fatto di ostentazione,di virtuosismi,di prese di posizione fuori luogo,ottenendo una resa visiva potente che non osserva alla lontana (come le previsioni facevano intuire) l'epos della civiltà Maya,ma volge lo sguardo con precisione all'apogeo di quella civiltà,non alle leggende,ma agli uomini che la vivevano,al come la loro grandezza ha portato alla decadenza,o meglio,al come le due realtà andassero di pari passo più di quanto allegorici segnali potessero presagire. Le riprese non conoscono che brevi pause,il tutto ha tensione e tono parossistico,mai deteriorato dallo sguardo dello spettatore che inevitabilmente deve abbandonare i colori intensi d'una fotografia/scenografia ammorbante,per legger i sottotitoli, (genialmente impressi in un bianco spesso "parte del tutto",quindi di difficile lettura),anche perchè i dialoghi hanno funzione didacalica più che esser semplicemente un classico contorno vocale al tutto. Scelta antropologica o meno,questa volonta strenue di comunicare la vicenda umana attraverso la lotta,quell'infinita fuga (l'inseguimento non solo è alfa&omega della storia,ma ne attraversa quasi tutto lo svolgere) è tremendamente appassionante,ciò grazie alla sua estetica semplice,fatta di elementi primordiali: terra,acqua,fuoco,aria,che spocano,lavano,bruciano,odorano di sangue e carne. Niente costituisce elemento distinto,nè,come accadeva nel grottesco Passion o nell'epico Braveheart,abbiamo l'impressione di veder sullo schermo la storia d'altri,vicende che,per quanto credenti o amatori di grandi vicende,ci tengon al ruolo di comparsa. "Zampa di giaguaro" è IL ragionevole dubbio,LA domanda mai posta,L'illuminato,tutto questo,ma anche consapevolezza,lui sa trovare quell'armonia,ha sopito la paura,ha passato il testimone di preda,ha raccolto quello di cacciatore,si è vendicato,ha mantenuto la promessa,si è ripreso la sua famiglia,infine,esausto,appagato,di fronte alla scoperta del Nuovo Mondo "portatore di uomini" (dietro l'elementare risposta in merito a cosa fossero le caravelle,c'è ovviamente dell'altro),si placa,torna nella foresta,per cominciare una Nuova Era..
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