stella
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giovedì 11 gennaio 2007
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bravo mel
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Bravo Mel! veramente un bel film! attori fantastici e costumi grandiosi!quante emozioni che ci racconti...adrenalina, suspance, tenerezza, dolore, apprensione, gioia..e tante ancora!Che i maya siano stati veramente così? non lo so. Che il film sia politicamente corretto? non lo so. Ma una cosa è sicura: questo film è unico e meraviglioso e spero che Mel ce ne regalerà presto un altro...con polemiche al seguito magari, così ci guadagna ancora di più!
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colo
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giovedì 11 gennaio 2007
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il giorno dopo
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Il monito per capire quanto un film ti abbia colpito è il "giorno dopo"!
Oggi è il mio giorno dopo l'aver visto APOCALYPTO, e non riesco a togliermi dalla mente scene e suoni e musiche di questo film.
Mi è piaciuto veramente tanto, a tal punto che mi sono immedisimato quasi completamente con il personaggio fuggitivo il GIAGUARO, avrei corso esattamente quanto lui.Lo hanno definito molto violento; non credo che sia così atroce, anzi credo che riesca a dare un'immagine ai pensieri che molti fanno in riferimento ai sacrifici umani di un tempo, quindi, che differenza c'è tra il pensarlo o il vederlo??
Dopo la PASSIONE DI CRISTO avevo additato Mel come un regista che tocca argomenti imbarazzanti per ottenere grandi risultati al botteghino, ma dopo aver visto APOCALYPTO mi son ricreduto; è veramente un registra con un talento infinito, molto meglio che come attore, anzi non esiste il paragone.
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Il monito per capire quanto un film ti abbia colpito è il "giorno dopo"!
Oggi è il mio giorno dopo l'aver visto APOCALYPTO, e non riesco a togliermi dalla mente scene e suoni e musiche di questo film.
Mi è piaciuto veramente tanto, a tal punto che mi sono immedisimato quasi completamente con il personaggio fuggitivo il GIAGUARO, avrei corso esattamente quanto lui.Lo hanno definito molto violento; non credo che sia così atroce, anzi credo che riesca a dare un'immagine ai pensieri che molti fanno in riferimento ai sacrifici umani di un tempo, quindi, che differenza c'è tra il pensarlo o il vederlo??
Dopo la PASSIONE DI CRISTO avevo additato Mel come un regista che tocca argomenti imbarazzanti per ottenere grandi risultati al botteghino, ma dopo aver visto APOCALYPTO mi son ricreduto; è veramente un registra con un talento infinito, molto meglio che come attore, anzi non esiste il paragone.
I personaggi sono truccati e vestiti così bene che sembrano più maya dei maya stessi.
Per chi non l'avesse ancora visto: andate di corsa prima che lo tolgano dalla programmazione, e non abbiate timore non è più violento di tanti altri, tutte violenze già viste!!!
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gusfo
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giovedì 11 gennaio 2007
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film bello, ma reazionario....
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Film fatto bene per fotografia, costumi, location e gli attori, bravi e credibili...
Ritmo irresistibile che prende lo spettatore e lo tiene inchiodato alla poltrona del cinema, senza un attimo di pausa....
Reazionario il finale, con l'arrivo degli Spagnoli e dei preti ,per i nativi non "un nuovo inizio" ma orrori peggiori di quelli perpetrati dai pur sanguinari Maya.
Storicamente siamo sicuri che i Maya fossero già estinti? Certamente all'epoca dell'invasione spagnola, la grandeur della civiltà Maya era terminata...ma in alcune zone (Honduras) forse esistevano ancora comunità Maya,
da verificare...comunque il film va visto!!!
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frankie
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giovedì 11 gennaio 2007
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come riscrivere la storia a ritmo di videogame
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All'uscita della sala viene quasi da pensare: "meno male che li abbiamo sterminati tutti quegli animali!". Se l'obiettivo del film era quello di rappresentare un'antica civiltà che i conquistadores hanno sterminato per ragioni prettamente colonizzatrici, sicuramente il risultato è davvero mediocre. Invece ne esce fuori un film profondamente manicheo (il protagonista vive di caccia con la famiglia nella giungla; i suoi persecutori sono guerrieri cattivi che vivono in città e fanno sacrifici umani); violento e sadico oltremisura; troppo lungo nel dare quelle poche idee che erano nelle intenzioni del regista (forse); seconda parte girata a ritmo di videogame con scelte forzate se non banali (alla fine mancava solo cristoforo colombo).
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All'uscita della sala viene quasi da pensare: "meno male che li abbiamo sterminati tutti quegli animali!". Se l'obiettivo del film era quello di rappresentare un'antica civiltà che i conquistadores hanno sterminato per ragioni prettamente colonizzatrici, sicuramente il risultato è davvero mediocre. Invece ne esce fuori un film profondamente manicheo (il protagonista vive di caccia con la famiglia nella giungla; i suoi persecutori sono guerrieri cattivi che vivono in città e fanno sacrifici umani); violento e sadico oltremisura; troppo lungo nel dare quelle poche idee che erano nelle intenzioni del regista (forse); seconda parte girata a ritmo di videogame con scelte forzate se non banali (alla fine mancava solo cristoforo colombo). Sarebbe bastata un'ora di meno, un pò meno sangue e qualche concetto in più (magari un pò più di magia) per fare un film decente e non a livello di quella miriade di horror per cerebrolesi. Personalmente faccio a meno del ricatto emotivo di Gibson. E' più bello Predator (lo stile è quello)
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wyto
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giovedì 11 gennaio 2007
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uno dei film più belli degli ultimi 10 anni...
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Uno di quei film da avere a casa nella collezione dei capolavori...alla faccia delle critiche mel gibson riesce a dare al cinema uno di quei capolavori che se ne parleranno negli anni a venire.Ambientazione e regia perfette per non parlare degli attori principali...veramente bravi nel ruolo che ricoprono,certamente un film da andare a vedere e da vivere con il fiato sospeso per 2 ore.FANTASTICO!
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tradizione e identità
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giovedì 11 gennaio 2007
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un film che in pochi hanno capito
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Vorrei nella mia modestia dare un consiglio a chi si appresta a vedere il film o a chi già l'ha visto e non ne ha capito il significato profondo.
In questo film la storia dei Maja è marginale e non centrale poichè ciò che conta è il significato escatologico che il regista gli vuole dare.Per comprenderlo bisogna avere una conoscenza almeno superficiale dell'Apocalisse di San Giovanni e il più possibile una visione cristiana della vita e dell'esistenza.
Sennò apparirà come un film d'azione con un tocco di originalità in più.
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(di davide)
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tlacaelel
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giovedì 11 gennaio 2007
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film solo da vedere ma non da credere
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Questo film è veramente bello, l'uso della lingua Maya, bellissime sceneggiature idem per i costumi, ma storicamente parlando è un caos totale.
Sono d'accordo con molte cose che voi avete detto, ma Io sono Messicano e conosco molto bene la storia del mio paese e ci sono degli errori spaventosi nel film.
Per cominciare, nei tempi che sono arrivati gli spagnoli nello Yucatan, i Maya erano quasi scomparsi... quindi non si facevano più dei riti religiosi nei centri ceremoniali (che erano già stati inghiottiti dalla jungla), poi l'architettura che si mostra nel film non è quella che c'è nella zona maya dello Yucatan ma quella di Tikal nel Guatemala.
Mentre si fanno i sacrifici viene invocato il dio maya-tolteca "kukulcan" (Quetzalcoatl per gli Aztechi)come dio del sole, il quale è un errore fatale giacchè kukulcan era il dio della poesia e la sagezza e non si faceva nessun sacrificio umano per lui.
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Questo film è veramente bello, l'uso della lingua Maya, bellissime sceneggiature idem per i costumi, ma storicamente parlando è un caos totale.
Sono d'accordo con molte cose che voi avete detto, ma Io sono Messicano e conosco molto bene la storia del mio paese e ci sono degli errori spaventosi nel film.
Per cominciare, nei tempi che sono arrivati gli spagnoli nello Yucatan, i Maya erano quasi scomparsi... quindi non si facevano più dei riti religiosi nei centri ceremoniali (che erano già stati inghiottiti dalla jungla), poi l'architettura che si mostra nel film non è quella che c'è nella zona maya dello Yucatan ma quella di Tikal nel Guatemala.
Mentre si fanno i sacrifici viene invocato il dio maya-tolteca "kukulcan" (Quetzalcoatl per gli Aztechi)come dio del sole, il quale è un errore fatale giacchè kukulcan era il dio della poesia e la sagezza e non si faceva nessun sacrificio umano per lui.
Nel film ci fanno vedere con molta crudeltà e di una maniera molto sadica i sacrifici, ma per loro era un avvenimento sacro il quale veniva fatto volentieri se si veniva scelto, e per di più i Maya non facevano tanti sacrifici umani(come si fa vedere nel film con centinaia di corpi sul pavimento) in confronto con gli Aztechi, ma preferivano farli con animali; per i Maya il colore blu era molto speciale e molto difficile da estraere, percui veniva solo utilizzato per cose di grande importanza come la loro scrittura o i loro murales e non veniva spreccato come si vede nel film.
Penso che Mel abbia voluto fare un miscuglio di quello che succedeva nel Mesoamerica in quei tempi, ma l'ha fatto molto male e di una maniera molto violenta, ma penso che sia sufficente per far capire que quello che gli interessa sono i soldi e non quello di far vedere com'è la realtà delle cose.
Comunque è un film bello da vedere e basta.
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joe80
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mercoledì 10 gennaio 2007
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apocalypto- kolossal controverso
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Dopo il controverso LA PASSIONE DI CRISTO, Mel Gibson torna alla regia, dedicandosi ad un nuovo film a tema storico, stavolta incentrato sulla caduta dei Maya.
Esce dopo numerose polemiche, APOCALYPTO, l'ultima fatica del cineasta australiano, ex Martin Riggs di ARMA LETALE.
APOCALYPTO, ci immerge in un altro mondo, come pochi film sanno fare. Già dalla primissima sequenza veniamo catapultati, nel passato, in quei tempi antichi governati da cacciatori e guerrieri.
La caccia, è il sinonimo di forza nella cultura Maya, è la prima scena ce lo dimostra senza mezzi termini, quando il gruppo di cacciatori si divide li organi dell'animale sventurato, caduto nella loro trappola.
La pellicola, oltre ad usare uno stile quasi documentaristco (merito anche dei dialoghi in lingua azteca, oltre al cast dei nativi non professionisti), che ci aiuta ad entrare in quel mondo, segue le vicende di Zampa di Giaguaro, un ragazzo coraggioso, un guerriero ed un padre di famiglia.
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Dopo il controverso LA PASSIONE DI CRISTO, Mel Gibson torna alla regia, dedicandosi ad un nuovo film a tema storico, stavolta incentrato sulla caduta dei Maya.
Esce dopo numerose polemiche, APOCALYPTO, l'ultima fatica del cineasta australiano, ex Martin Riggs di ARMA LETALE.
APOCALYPTO, ci immerge in un altro mondo, come pochi film sanno fare. Già dalla primissima sequenza veniamo catapultati, nel passato, in quei tempi antichi governati da cacciatori e guerrieri.
La caccia, è il sinonimo di forza nella cultura Maya, è la prima scena ce lo dimostra senza mezzi termini, quando il gruppo di cacciatori si divide li organi dell'animale sventurato, caduto nella loro trappola.
La pellicola, oltre ad usare uno stile quasi documentaristco (merito anche dei dialoghi in lingua azteca, oltre al cast dei nativi non professionisti), che ci aiuta ad entrare in quel mondo, segue le vicende di Zampa di Giaguaro, un ragazzo coraggioso, un guerriero ed un padre di famiglia.
Il film si divide in due parti, la prima riguarda il mondo dei Maya, un mondo affascinante, ma anche brutale e sanguinolento, il primo tempo infatti è una scarica di adrenalina nella sequenza della caccia, ma è anche un pugno allo stomaco nel crudo assalto che un clan rivale effettua sul villagio di Zampa di Giaguaro.
Poi passiamo alla seconda parte: Zampa di Giaguaro è stato catturato per insignare li dei, con il suo sacrificio, ma il destino vuole che lui riesca a scappare, e così comincia una caccia all'uomo che perdura per 40 minuti, inchiodando lo spettatore con un inseguimento a piedi spettacolare, e sofferente. Tutto il secondo tempo, è incentrato sulla fuga di Zampa di Giaguaro, dai suoi aguzzini, per poter tornare dalla moglie incinta e dal figlioletto.
Mel Gibson, ci regala un kolossal epico e a tratti controverso, per il coraggio di mostrare senza nessuna paura; ed ecco, che assistiamo allo squartamento dei poveri sventurati, vittime dei sacrifici, all'estrazione di cuori pulsanti, dai corpi ancora vivi delle vittime; e ancora a decapitazioni a catena, sgozzamenti, scontri corpo a corpo e uccisioni barbare sugli animali.
Un film non per tutti, giustamente vietato ai 14 anni, ma che comunque ci regala uno spettacolo visivo e registico senza precedenti, una pellicola straordinaria, violenta e cruda, è vero, ma anche romantica e drammatica.
Mel Gibson, dimostra di appartenere a quel cinema estremo, che non ha paura di mostrare, ma che allo stesso tempo, regala allo spettatore emozioni senza fine.
APOCALYPTO, apre alla grande questo 2007, regalandoci emozioni forti, come non se ne vedevano da tempo.
APOCALYPTO, ovvero "Una fine ed un Nuovo Inizio", è una pellicola straordinaria, controversa e coraggiosa, che non potrà non esaltarvi.
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silvana
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mercoledì 10 gennaio 2007
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truculento, sontuoso, superbo.
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Non ci sono antitesi in questo affascinante film, tutto si traduce in "ISSIMO": violenza, bellezza e quant'altro viene esplicitamente descritto e raccontato dal coraggioso regista Mel Gibson.
Natura e morale si stagliano prepotentemente in un contesto di azioni convulse e conturbanti; costumi, tatuaggi e gioielli segnano tangibilmente una civiltà Maya evoluta, sanguinaria e stupendamente misteriosa.
UN CAPOLAVORO.
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(di zano)
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[+] ma insomma!
(di direttrice )
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kaipirissima
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mercoledì 10 gennaio 2007
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bello
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A me il film è piaciuto molto.
Sono andata al cinema e per due ore non ho pensato ad altro che al film stesso.
Mi sono persa negli occhi del protagonista-eroe, nei muscoli del antagonista, negli intarsi di mille tatuaggi, cicatrici e monili. Ho sofferto durante la devastazione del villaggio, ho atteso con timore l’esito della loro prigionia, ho temuto per la fine del mio “eroe”, ho rimpianto il mito del buon selvaggio, e dubitato sul concetto di civiltà (non solo Maya ma anche europeo, quel prete nella barca…), infine ho sentito l’adrenalina di un film d’azione… e mi ritengo soddisfatta.
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