pulce canterina
|
domenica 14 gennaio 2007
|
la mediocrità
|
|
|
|
Un aggettivo per definire questo tanto declamato "kolossal": RIDICOLO.
Credevate di vedere qualcosa di interessante su Maya o Aztechi o una qualunque altra civiltà precolombiana??? Peccato!! Non è il vostro film!!!
Perché questa è la storia piuttosto claustrofobica di una fuga dentro una giungla con mille dejà-vu cinematografici: il salto nella cascata per sfuggire agli inseguitori da "Il fuggitivo" (sì: è vero: ne "il fuggitivo" era una condotta di un acquedotto-diga.. ma adesso che ci penso...: anche in "Koda Fratello Orso" c'è la stessa scena!!); i dialoghi già sentiti dagli indiani/cacciatori di "Balla coi lupi"; i prigionieri costretti a passare per quell'angusto sentiero a strapiombo sul fiume come ne "L'ultimo dei moicani" (o lì il fiume non c'era? tant'è!!); addirittura la scena dell'inseguimento del protagonista da parte del giaguaro, enorme, come l'orso bianco di "Lost" !!
Credevo di andare a vedere un film sulla fine della civiltà Maya o Azteca: le ragioni della loro decadenza, la condanna dell'invasione spagnola, una qualsiasi riflessione su un qualunque tema! ma.
[+]
Un aggettivo per definire questo tanto declamato "kolossal": RIDICOLO.
Credevate di vedere qualcosa di interessante su Maya o Aztechi o una qualunque altra civiltà precolombiana??? Peccato!! Non è il vostro film!!!
Perché questa è la storia piuttosto claustrofobica di una fuga dentro una giungla con mille dejà-vu cinematografici: il salto nella cascata per sfuggire agli inseguitori da "Il fuggitivo" (sì: è vero: ne "il fuggitivo" era una condotta di un acquedotto-diga.. ma adesso che ci penso...: anche in "Koda Fratello Orso" c'è la stessa scena!!); i dialoghi già sentiti dagli indiani/cacciatori di "Balla coi lupi"; i prigionieri costretti a passare per quell'angusto sentiero a strapiombo sul fiume come ne "L'ultimo dei moicani" (o lì il fiume non c'era? tant'è!!); addirittura la scena dell'inseguimento del protagonista da parte del giaguaro, enorme, come l'orso bianco di "Lost" !!
Credevo di andare a vedere un film sulla fine della civiltà Maya o Azteca: le ragioni della loro decadenza, la condanna dell'invasione spagnola, una qualsiasi riflessione su un qualunque tema! ma.. niente di tutto questo.
Quanto si è documentato Gibson sulla storia di queste gloriose e civili popolazioni? Quanto sui loro costumi? Da dove ha tratto le scene, del resto rare, di vita quotidiana? Quali le fonti? Ci si può ancora permettere di fare film come negli anni sessanta?
Un film di stereotipi e luoghi comuni: la violenza selvaggia di popoli incivili; sangue a fiotti (è il caso di dirlo!!); brutalità gratuite.
Per tutto il film mi sono chiesto: ma dove vuole andare a parare: da nessuna parte. Forse nell'intrico della giungla. Insieme al suo bel protagonista.
[-]
[+] tu volevi andare a vedere un documentario
(di kerestanj)
[ - ] tu volevi andare a vedere un documentario
[+] non doveva fare un documentario ma...
(di .)
[ - ] non doveva fare un documentario ma...
|
|
[+] lascia un commento a pulce canterina »
[ - ] lascia un commento a pulce canterina »
|
|
d'accordo? |
|
aporeticodogmatico
|
domenica 14 gennaio 2007
|
un film penosamente miope
|
|
|
|
La tesi proposta dal film mi pare davvero agghiacciante. Il revisionismo storico della più squallida lega non avrebbe potuto eguagliare un simile abominio etnocentrico, falsamente realista, retorico fino all'inverosimile.
Gibson taglia fuori dalla storia, vanificando responsabilità grosse come catene montuose, l'apparato ideologico nefasto che, all'ombra della croce e dell'amore di Cristo, portò l'Europa 'progredita', 'civile', avanti mille anni con la sua polvere da sparo(!) e i suoi auto da fè (non si dimentichi che l'Occidente era anche questo) alla conquista di tutto ciò che essa aveva univocamente e arbitrariamente posto nell'anticamera della storia umana. Che i Maya fossero un popolo in decadenza o in disfacimento (anche queste sono categorie autocentriche e dunque penosamente incapaci di cogliere realtà sociali e antropologiche altre da quelle che le arrogantemente formulano) non sta a noi giudicarlo.
[+]
La tesi proposta dal film mi pare davvero agghiacciante. Il revisionismo storico della più squallida lega non avrebbe potuto eguagliare un simile abominio etnocentrico, falsamente realista, retorico fino all'inverosimile.
Gibson taglia fuori dalla storia, vanificando responsabilità grosse come catene montuose, l'apparato ideologico nefasto che, all'ombra della croce e dell'amore di Cristo, portò l'Europa 'progredita', 'civile', avanti mille anni con la sua polvere da sparo(!) e i suoi auto da fè (non si dimentichi che l'Occidente era anche questo) alla conquista di tutto ciò che essa aveva univocamente e arbitrariamente posto nell'anticamera della storia umana. Che i Maya fossero un popolo in decadenza o in disfacimento (anche queste sono categorie autocentriche e dunque penosamente incapaci di cogliere realtà sociali e antropologiche altre da quelle che le arrogantemente formulano) non sta a noi giudicarlo. Meritavano lo sterminio? Basta con questi acrobatici rimaneggiamenti della storia, per decenni abbiamo dovuto sentire farneticazioni revisioniste sull'Olocausto, sulla resistenza partigiana e su quant'altro, e allora finalmente, come dice Ungaretti, "cessate di uccidere i morti"!
[-]
[+] fatti na busta
(di miki)
[ - ] fatti na busta
|
|
[+] lascia un commento a aporeticodogmatico »
[ - ] lascia un commento a aporeticodogmatico »
|
|
d'accordo? |
|
antonio
|
domenica 14 gennaio 2007
|
un film venduto alle regole del box office.
|
|
|
|
Che spreco di soldi. Se questo è quello in cui la settima arte si è trasformata ne faccio pure a meno. Violenza e scene abominevoli che spingono quasi al vomito sono al servizio del box office e quel santo (si definisce tanto devoto) di Mel Gibson non fa altro che riempire i suoi film di questo inutile ciarpame. Un consiglio spassionato: lasciate perdere.
[+] ego te absolvo
(di piscopo)
[ - ] ego te absolvo
|
|
[+] lascia un commento a antonio »
[ - ] lascia un commento a antonio »
|
|
d'accordo? |
|
carpe diem
|
domenica 14 gennaio 2007
|
ottimo film
|
|
|
|
scusate,avrei una domanda...:la pantera(ogiaguaro,secondo Mel...)ke compare nel film,e' vera o no?ed il suo cucciolo...?
grazie mille
|
|
[+] lascia un commento a carpe diem »
[ - ] lascia un commento a carpe diem »
|
|
d'accordo? |
|
emlux
|
domenica 14 gennaio 2007
|
bel film, pessimo regista
|
|
|
|
È indubbiamente un bel film, la storia è avvincente e soprattutto la tensione che provoca e qualcosa d’incredibile. La storia di Zampa di Giaguaro che prende in mano la sua vita è salva anche quella delle persone che lui ama è mostrata bene in tute le sue sfaccettature. Sullo sfondo l’idea che l’uomo è sempre assettato di potere e che tenta sempre di dominare qualsiasi sia la cultura o l’epoca storica. Ma la cosa che proprio non capisco di questa opera è perché il nostro caro Mel ama così tanto il sangue, la crudeltà e la violenza fine a se stessi. Cosa vuole con il suo insistere, quasi morboso, sui particolari violenti di alcune scene. Non può usare la cinepresa per scaricare a noi le sue turbe psicologiche.
[+]
È indubbiamente un bel film, la storia è avvincente e soprattutto la tensione che provoca e qualcosa d’incredibile. La storia di Zampa di Giaguaro che prende in mano la sua vita è salva anche quella delle persone che lui ama è mostrata bene in tute le sue sfaccettature. Sullo sfondo l’idea che l’uomo è sempre assettato di potere e che tenta sempre di dominare qualsiasi sia la cultura o l’epoca storica. Ma la cosa che proprio non capisco di questa opera è perché il nostro caro Mel ama così tanto il sangue, la crudeltà e la violenza fine a se stessi. Cosa vuole con il suo insistere, quasi morboso, sui particolari violenti di alcune scene. Non può usare la cinepresa per scaricare a noi le sue turbe psicologiche. Il tutto si poteva rendere risparmiando litri di liquido rosso, come ci insegnano i grandi registi del cinema passato ed odierno. Concludo ricordandovi che l’occhio e veramente lo specchio dell’anima.
[-]
[+] non sono d'accordo
(di ony)
[ - ] non sono d'accordo
[+] perchè il sangue piace...
(di )
[ - ] perchè il sangue piace...
[+] x ony!tutti al ristorante!
(di nico)
[ - ] x ony!tutti al ristorante!
|
|
[+] lascia un commento a emlux »
[ - ] lascia un commento a emlux »
|
|
d'accordo? |
|
pio
|
domenica 14 gennaio 2007
|
bello... forte e cruento...
|
|
|
|
bello da vedere... emozionante... un film che ti fa volare con la fantasia e ti trasporta proprio in quei luoghi... in quella cultura di quel tempo...
è erroneo pensare che il film sia un sunto della civiltà maya... piuttosto deve essere visto come un film che narra la vita di alcuni cacciatori maya e del loro destino.. i quali , vivendo nelle foreste, sono ignari dio ciò che succede al di là della giungla... delle credenze e delle abitudini di loro vicini anch'essi maya...
da vedere!
|
|
[+] lascia un commento a pio »
[ - ] lascia un commento a pio »
|
|
d'accordo? |
|
lucio tiberi
|
domenica 14 gennaio 2007
|
la vita nelle foreste primordiali
|
|
|
|
Dico subito che il mio è un giudizio di parte . Sono un cacciatore . Mio padre mi ha insegnato questa antica pratica quando ero bambino . E da allora , ogni anno che passa , mi rendo conto , proprio come Zampa di Giaguaro , di quanto sia importante il rispetto ( ed il rinnovo ) delle tradizioni .
Andare in giro per i boschi per scoprire , in armonia con essi ,i misteri della nostra vita è qualcosa di affascinante .
Il rumore dei rigagnoli che seducono l'erba , il frusciar delle fronde accarezzate dal vento , sono sensazioni primordiali che ci legano alla natura in modo indissolubile . La scena in cui il giovane Maya , appena uscito dal gigantesco fiume, alza le braccia al cielo e grida agli inseguitori che la foresta alle sue spalle " gli appartiene " , è sublime .
[+]
Dico subito che il mio è un giudizio di parte . Sono un cacciatore . Mio padre mi ha insegnato questa antica pratica quando ero bambino . E da allora , ogni anno che passa , mi rendo conto , proprio come Zampa di Giaguaro , di quanto sia importante il rispetto ( ed il rinnovo ) delle tradizioni .
Andare in giro per i boschi per scoprire , in armonia con essi ,i misteri della nostra vita è qualcosa di affascinante .
Il rumore dei rigagnoli che seducono l'erba , il frusciar delle fronde accarezzate dal vento , sono sensazioni primordiali che ci legano alla natura in modo indissolubile . La scena in cui il giovane Maya , appena uscito dal gigantesco fiume, alza le braccia al cielo e grida agli inseguitori che la foresta alle sue spalle " gli appartiene " , è sublime . L'uomo cacciatore si trova nell'ambiente in cui è nato , in cui ha imparato come sfamare se stesso e la sua famiglia . Zampa di Giaguaro è forte , invincibile . Corre come un felino attraverso il bosco che conosce alla perfezione . Staordinario l'attimo in cui vede una rana velenosissima e la cattura per trarre da essa il veleno necessario per uccidere i nemici che lo braccano .
Ci sono momenti , nel film , da struggente bellezza . Ce ne son o altri in cui il cuore palpita per l'emozione . I cinefili che mi leggono avranno senza dubbio apprezzato le palpitanti sequenze di sua moglie incinta e di suo figlio nascosti in una profonda buca vicino al villaggio natìo . In quella oscura e fredda cavità c'è tutto : vita che sta per nascere , un piccolo che ha già visto l'azzurro del cielo e gli occhi di una premurosa madre , l'acqua da cui siamo emersi e l'amore che sconfigge ogni pericolo . Splendido lungumetraggio . Un vero capolavoro .
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lucio tiberi »
[ - ] lascia un commento a lucio tiberi »
|
|
d'accordo? |
|
redmond barry
|
sabato 13 gennaio 2007
|
jaguar paw gibson..
|
|
|
|
Da un doppio filo di colonizzazione,mentale e territoriale,è avvolta la corsa di un mondo negletto e di un ragazzo,entrambi strappati alle certezze che la natura,unica detentrice delle ricchezze,che l'uomo ormai ruba senza più curarsi dei modi,possiede.
Mel Gibson con questo film compie un salto che,almeno per coraggio,riuscita,è pari a quello del giaguaro.
Supera,cacciandole nel dimenticatoio,le polemiche personali,il suo cinema del recente passato fatto di ostentazione,di virtuosismi,di prese di posizione fuori luogo,ottenendo una resa visiva potente che non osserva alla lontana (come le previsioni facevano intuire) l'epos della civiltà Maya,ma volge lo sguardo con precisione all'apogeo di quella civiltà,non alle leggende,ma agli uomini che la vivevano,al come la loro grandezza ha portato alla decadenza,o meglio,al come le due realtà andassero di pari passo più di quanto allegorici segnali potessero presagire.
[+]
Da un doppio filo di colonizzazione,mentale e territoriale,è avvolta la corsa di un mondo negletto e di un ragazzo,entrambi strappati alle certezze che la natura,unica detentrice delle ricchezze,che l'uomo ormai ruba senza più curarsi dei modi,possiede.
Mel Gibson con questo film compie un salto che,almeno per coraggio,riuscita,è pari a quello del giaguaro.
Supera,cacciandole nel dimenticatoio,le polemiche personali,il suo cinema del recente passato fatto di ostentazione,di virtuosismi,di prese di posizione fuori luogo,ottenendo una resa visiva potente che non osserva alla lontana (come le previsioni facevano intuire) l'epos della civiltà Maya,ma volge lo sguardo con precisione all'apogeo di quella civiltà,non alle leggende,ma agli uomini che la vivevano,al come la loro grandezza ha portato alla decadenza,o meglio,al come le due realtà andassero di pari passo più di quanto allegorici segnali potessero presagire.
Le riprese non conoscono che brevi pause,il tutto ha tensione e tono parossistico,mai deteriorato dallo sguardo dello spettatore che inevitabilmente deve abbandonare i colori intensi d'una fotografia/scenografia ammorbante,per legger i sottotitoli, (genialmente impressi in un bianco spesso "parte del tutto",quindi di difficile lettura),anche perchè i dialoghi hanno funzione didacalica più che esser semplicemente un classico contorno vocale al tutto.
Scelta antropologica o meno,questa volonta strenue di comunicare la vicenda umana attraverso la lotta,quell'infinita fuga (l'inseguimento non solo è alfa&omega della storia,ma ne attraversa quasi tutto lo svolgere) è tremendamente appassionante,ciò grazie alla sua estetica semplice,fatta di elementi primordiali: terra,acqua,fuoco,aria,che spocano,lavano,bruciano,odorano di sangue e carne.
Niente costituisce elemento distinto,nè,come accadeva nel grottesco Passion o nell'epico Braveheart,abbiamo l'impressione di veder sullo schermo la storia d'altri,vicende che,per quanto credenti o amatori di grandi vicende,ci tengon al ruolo di comparsa.
"Zampa di giaguaro" è IL ragionevole dubbio,LA domanda mai posta,L'illuminato,tutto questo,ma anche consapevolezza,lui sa trovare quell'armonia,ha sopito la paura,ha passato il testimone di preda,ha raccolto quello di cacciatore,si è vendicato,ha mantenuto la promessa,si è ripreso la sua famiglia,infine,esausto,appagato,di fronte alla scoperta del Nuovo Mondo "portatore di uomini" (dietro l'elementare risposta in merito a cosa fossero le caravelle,c'è ovviamente dell'altro),si placa,torna nella foresta,per cominciare una Nuova Era..
[-]
|
|
[+] lascia un commento a redmond barry »
[ - ] lascia un commento a redmond barry »
|
|
d'accordo? |
|
oracle
|
sabato 13 gennaio 2007
|
una autentica porcheria di uno pseudo regista!
|
|
|
|
Solo una mente malata poteva realizzare una porcheria di questo tipo. La mediocrità di Mel Gibson si dispiega qui in tutta la sua grandezza. Dare un voto a questo film significa non capire nulla di cinema ne' di storia. Un attore paragonabile per bravura a Steven Seagall(Mel Gibson) che si è montato la testa credendosi davvero un regista.
Solo un pubblico rintrucillito dalla televisione puo' andare a pagare i vaneggiamenti di Mel Gibson.
[+] rincitrullito e direi anche, bollito, come te!
(di peppe)
[ - ] rincitrullito e direi anche, bollito, come te!
[+] no sono d'accordo
(di kaipi)
[ - ] no sono d'accordo
|
|
[+] lascia un commento a oracle »
[ - ] lascia un commento a oracle »
|
|
d'accordo? |
|
riccardo
|
sabato 13 gennaio 2007
|
film nuovo ed affascinante
|
|
|
|
Dopo la "Passione di Cristo" Gibson torna con un nuovo kolossal.Questa volta l'attenzione del regista si sposta sulla fine dell'impero Maya,la sua autodistruzione come dice la solenne frase all'inizio del film:"Una grande civiltà non è distrutta dall'esterno finchè non si è distrutta da sè all'interno".Nuovo argomento,nuove critiche.Ma come aveva già dimostrato con l'opera precedente,Gibson ha talento,e tralasciando l'onnipresente violenza che infastidisce molti,crea una pellicola ritmata,dinamica e affatto noiosa nonostante la durata(139 minuti),puntando sullo sconvolgere ed affascinare il pubblico...e ci riesce alla perfezione!Storicamente il film può essere errato,non rispettando le date,ma se il risultato è uno spettacolo di questo livello,si può anche perdonare.
[+]
Dopo la "Passione di Cristo" Gibson torna con un nuovo kolossal.Questa volta l'attenzione del regista si sposta sulla fine dell'impero Maya,la sua autodistruzione come dice la solenne frase all'inizio del film:"Una grande civiltà non è distrutta dall'esterno finchè non si è distrutta da sè all'interno".Nuovo argomento,nuove critiche.Ma come aveva già dimostrato con l'opera precedente,Gibson ha talento,e tralasciando l'onnipresente violenza che infastidisce molti,crea una pellicola ritmata,dinamica e affatto noiosa nonostante la durata(139 minuti),puntando sullo sconvolgere ed affascinare il pubblico...e ci riesce alla perfezione!Storicamente il film può essere errato,non rispettando le date,ma se il risultato è uno spettacolo di questo livello,si può anche perdonare.Ma la violenza sembra quasi provocatoria(dopo tutte le critiche ricevute per"The Passion"...è ovvio che Gibson voglia"vendicarsi"!)e non risparmia donne e bambini,massacrati.La regia è forse troppo caotica,instabile ma è un modo per riflettere il disordine di quella antica civiltà(che si stava annientando all'interno,attraverso lo scontro tra le varie popolazioni)e raggiunge il culmine in quella che doveva essere la capitale Maya,con i suoi alti templi e un affollamento soffocante!.Un film nuovo ed affascinante,dunque,quello di Gibson che affronta contemporaneamente il tema della vita e della morte(la moglie del protagonista partorisce,in una grotta sotterranea e mentre rischia di annegare,proprio quando la realtà in cui vive si avvicina al termine)!E quella frase che compare all'inizio è ripresa alla fine,quando,dopo che l'antica civiltà ha già cominciato ha disintegrarsi,s'intravedono sul mare le prime navi e i primi "conquistadores",che avrebbero presto incontrato la popolazione indigena;ma Zampa di giaguaro tenta di evitare quel contatto,ritirandosi nella foresta con la famiglia,per tentare un nuovo inizio....un inizio che verrà presto bloccato dall'inevitabile,prossima fine...e questo lo spettatore lo sa.
[-]
[+] x mel gibson
(di gennarello)
[ - ] x mel gibson
|
|
[+] lascia un commento a riccardo »
[ - ] lascia un commento a riccardo »
|
|
d'accordo? |
|
|