Titolo originale | The ring two |
Anno | 2005 |
Genere | Horror |
Produzione | USA |
Regia di | Hideo Nakata |
Attori | Naomi Watts, Simon Baker, David Dorfman, Emily VanCamp, Sissy Spacek, Ryan Merriman Gary Cole, Mary Elizabeth Winstead, Elizabeth Perkins, Kelly Overton, James Lesure, Daveigh Chase, Kelly Stables, Cooper Thornton, Marilyn McIntyre, Jesse Burch, Michael Chieffo, Steven Petrarca. |
Uscita | venerdì 8 aprile 2005 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,38 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 27 maggio 2016
Argomenti: Ring - La saga americana Sadako/Samara
Gli stereotipi del genere non mancano, ma horror giapponese di cultura pop dai mille elementi, ha una atmosfera cupa e livida, di stampo tipicamente statunitense, e un'iconografia che ne fanno un film inquietante. In Italia al Box Office The Ring 2 ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 5,2 milioni di euro e 2,1 euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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"Devi guardarlo ora!" Questa frase ripetuta più volte all'inizio del secondo capitolo della saga del cerchio (aspettiamoci altri capitoli), potrebbe essere un perfetto slogan pubblicitario per lanciare il film anglo-nipponico che ha sbancato i botteghini statunitensi nei primi giorni d'uscita. Fin dall'inizio, le sorprese non mancano, e la visione concatenata del videotape di "The ring" scompare dalla storia nelle prime sequenze, creando nello spettatore una curiosità insolita. Come andrà avanti il Film? "The ring 2" ha origine nuovamente dalla videocassetta, ma è il soggetto del filmato ad essere protagonista (ecco ancora la concentricità). Samara, la bambina abbandonata del video, perseguita Rachel Keller madre del piccolo Aidan e li insegue nella realtà e nella mente. L'unica via di scampo è ricostruire la vita di Samara per affrontarla direttamente prima che l'orrore mortale colpisca definitivamente La circolarità, Hideo Nakata, già regista della versione giapponese, non la perde completamente e la recupera nei dettagli e in inquadrature apparentemente senza significato. Il riflusso continuo delle onde del mare, l'occhio dell'alce, il pozzo, sono segni della presenza del cerchio, come se questo si allargasse alla quotidianità. E così la bambina nel gioco televisivo dentro-fuori confonde verità e finzione, presente e passato, realtà e sogno. Gli stereotipi del genere non mancano, ma questo J-horror (horror giapponese di cultura pop) dai mille elementi, ha una atmosfera cupa e livida, di stampo tipicamente statunitense, e un'iconografia nipponica (la sequenza del pozzo), che ne fanno un film inquietante. Niente salti sulla sedia, niente sangue a litri, solo una continua malsana sensazione che qualcuno ci stia osservando dallo schermo.
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E' lento si ma non è vero che ogni 5 minuti c'è un colpo di scena, come qualcuno sostiene. Ci sono pecche nella trama che si fanno notare ma non disturbano. L'idea della TV usata a mò di traforo del Monte Bianco effettivamente è vetusta e nemmeno troppo accattivante. Il finale è davvero assai poco credibile. Detto così devo sembrare uno dei tanti detrattori dei remake filo jappo e compagnia varia. Vai alla recensione »
Ring 2 del 2005 è il sequel di Ring uscito nel 2001 ed è strettamente collegato a questo (quasi un secondo tempo), tanto che per capirlo conviene avere visto anche l'originale, il soggetto continua ad essere la VHS infernale foriera di morte. La protagonista è sempre Naomi Watts e come nel precedente film il figlio è interpretato da David Dorfman.
Ring 2 del 2002 è il sequel di Ring uscito nel 2001 ed è strettamente legato a questo cme se fosse un secondo tempo, per comprenderlo conviene avere visto l'originale. Il soggetto continua ad essere la VHS infernale foriera di morte, la protagonista è sempre Naomi Watts e così il figlio interpretato da David Dorfman. La regia è invece del giapponese Hideo Nakata [...] Vai alla recensione »
The Ring 2 è un sequel riuscito bene e che tiene a sufficienza la suspance; ovviamente non potrà mai eguagliare il primo, ma il regista ha saputo fare bene il suo lavoro!
L'ho visto ieri pomeriggio e devo dire che per me non è per niete deludente come hanno detto alcuni. Non capisco veramente che cosa ci sia che non vada in questo film. Primo: non è vero che ci sono scene di paurose ogni secondo. Secondo: l'ansia che dà questo film non sarà uguale a quella del primo, ma ti lascia sempre col fiato sospeso.
Vorrei porre una domanda a tutti quelli che, con dogmatica dottrina e accademica arroganza, s'ingarbugliano nella dialettica affannandosi a sparare parole al vetriolo contro tutte le pellicole che fanno il verso al made in Japan & co. Se l'idea vetusta della diabolica tv fosse stata consumata tra facce color pannocchia e dagli occhi a mandorla, piuttosto che bionde dalle forme sinuose e le labbra carnose, [...] Vai alla recensione »
Di una noia mortale dal primo all'ultimo secondo, da salvare le scene in cui il figlio della Watts viene attaccato da Samara. Per il resto una sceneggiatura immobile e senza spicco, l'inizio prometteva ben altro
non è certo un horror che si distingue per le immagini cruenti, ma piuttosto per la capacità di attrarre l'attenzione dello spettatore che si trova spesso a vivere momenti di tensione e di inquietudine. la trama del film è abbastanza complessa e di difficile comprensione per chi non ha visto il prequel. apprezzabile soprattutto la scena che vede il malefizio incarnarsi nel [...] Vai alla recensione »
Il sequel del primo film The Ring, prodotto da Hideo Nakata, è una ripetizione del precedente. Le scene girano sempre intorno a quella bambina che esce dal televisore. Comunque la tensione si fa sentire, sopratutto dall'atmosfera di silenzio che c'è in molti pezzi. L'idea della storia è banale e semplice. Tuttavia rimane un opera sufficente che non raggiunge assolutamente il livello più alto della [...] Vai alla recensione »
E' un bel film, ma rispetto al primo film l'ho trovato vuoto per molti aspetti. La scena dei cervi è davvero bella, ottima la fotografia del film. Si basa molto su tematiche psicologiche, come la paura per la perdita di un figlio, la depressione postpartum e altro, e sono loro a far da padrone nel film. Da vedere.
Sicuramente non riuscirà mai a eguagliare il primo film, anche se è di poco inferiore, ma anche questo come sequel mi è molto piaciuto, con regia e fotografia fatta bene. La cosa importante è che ci sono più scene di paura che nell'altro. E non dimentichiamoci della musica del grande Hans Zimmer, che non mi deluderà mai.
È contemporaneamente un seguel e un remake, ma è anche un film originale. Impossibile? No, perché non esiste questo aggettivo nel mondo di The Ring, la serie horror giapponese che ha afferrato per la gola gli adolescenti del mondo intero e non ha nessuna intenzione di mollare la presa. Ring two (uscita italiana l’8 aprile, quando negli Usa dovrebbe aver quasi raggiunto la fatidica soglia dei 100 milioni [...] Vai alla recensione »
Il Japan horror ha incarnato lui: Hideo Nakata, 44 anni, sorridente e paffuto maestro del brivido giapponese. È il padre di Ringu, ovvero il film di paura che è stato il più consistente incasso di tutti i tempi e ha generato il remake americano The Ring, che ha guadagnato 130 milioni di dollari negli USA e 10 milioni di euro in Italia. Non è un caso che gli americani abbiamo chiamato proprio lui per [...] Vai alla recensione »
Se con The Grudge si era toccato il fondo, con The Ring 2 si è presa una pala e si è scavata la fossa al filone dell’horror orientale d’atmosfera, qui rifatto a Hollywood da Hideo Nakata, il regista giapponese dei primi due Ringu originali. Tornano mammina coraggio Naomi Watts, il figlioletto noioso e Samara (in originale Sadako), lo spettro con i capelli al posto del volto incavolato nero perché ammazzato [...] Vai alla recensione »
Samara è tornata. Ma non fa più paura a nessuno. Anzi, The Ring 2, auto-remake-sequel hollywoodiano di Ringu 2 firmato dallo stesso regista Nakata, spaventa perché tedia. Cosa è successo, all’ottimo regista di Ringu e Dark Wate,? Come Takashi Shimizu, che remakizza con capitali americani il suo The Grudge, così Nakata è stato globalizzato e cancellato.
Quella della televisione come sorgente di terrore e morte non è davvero un'idea originale, ma nel 2002 «The Ring», dove chi guardava un misterioso video era condannato a perire orribilmente a meno che entro una settimana non riuscisse a passare il testimone a un altro malcapitato, aveva conquistato le platee internazionali. Sulla scia di quel successo arriva ora l'inevitabile numero due, firmato stavolta [...] Vai alla recensione »