fabio sapienza
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domenica 18 marzo 2012
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balestro? le tue parole sonolte o invidiose?
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Non hai la minima idea di quale sia il punto di vista dal quale giudicare il film. Non è possibile attaccare in questo modo, con un ironia tanto scontata quanto fuori luogo!
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peddi51
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lunedì 9 gennaio 2012
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la guerra di troia versione americana
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Se si trattasse di una storia inventata il film sarebbe anche bello, ma rifacendosi ad un evento storico sapientemente descritto da Omero, la rivisitazione fa cadere il film nel ridicolo. E' il sogno degli americani che almeno nella finzione si avvera perchè nella realtà le loro guerre moderne in Vietnam ed in Iraq si sono risolte in un vero e proprio fallimento. La guerra di Troia viene ridicolizzata in questo film in una guerra lampo di appena qualche giorno, se si toglie la pausa per la morte di Ettore, togliendo dalla scena i veri protagonisti di questo periodo storico: gli dei. Erano loro che a seconda del proprio umore rigiravano le vicende a favore degli uni o degli altri, ma nel film sono ridicolizzati a livello di piccole superstizioni.
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Se si trattasse di una storia inventata il film sarebbe anche bello, ma rifacendosi ad un evento storico sapientemente descritto da Omero, la rivisitazione fa cadere il film nel ridicolo. E' il sogno degli americani che almeno nella finzione si avvera perchè nella realtà le loro guerre moderne in Vietnam ed in Iraq si sono risolte in un vero e proprio fallimento. La guerra di Troia viene ridicolizzata in questo film in una guerra lampo di appena qualche giorno, se si toglie la pausa per la morte di Ettore, togliendo dalla scena i veri protagonisti di questo periodo storico: gli dei. Erano loro che a seconda del proprio umore rigiravano le vicende a favore degli uni o degli altri, ma nel film sono ridicolizzati a livello di piccole superstizioni. Per il resto la scenografia, la fotografia e tutto ciò che riguarda l'aspetto puramente recnico del film, niente da dire, ottima riuscita.
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[+] bravoooooooo!!!!!!!!!!!
(di jon sugar)
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oblivion7is
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venerdì 16 dicembre 2011
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un film dal pessimo livello culturale
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Un film dal pessimo livello culturale e contenutistico, pieno di piccole cavolate nella sceneggiatura, errori narrativi, recitativi e registici. Il principale (forse l'unico) pregio? Il fenomenale Peter O'Toole nel ruolo del vecchio Priamo, forse il personaggio di maggior spessore anche nello scritto di Omero.
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tiamaster
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venerdì 23 settembre 2011
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tanta azione,poca storia (vera)
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troppa azione e poca storia,un film pieno di bellezze e recitazioni scadenti fanno di una grande opera d'arte della letteratura un film con ben poca storia un film con troppa azione,anche se questo film e solo "ispirato" dall'opera di omero,comunque non è degno di cotanta cultura letteraria,e gli americani che di storia ne hanno ben poca,cose così le dovrebbero dare a qualche regista europeo che magari la storia sa che cos'è.saluti a tutti.
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cenox
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lunedì 4 luglio 2011
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epico e colossale
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Sarà anche vero che non sono stati rispettati tutti i particolari della vera Iliade, ma ciò non toglie che questo è uno dei film sui miti dell'antica Grecia meglio fatti in assoluto. Poi ovviamente in un film non si possono rispettare determinati accadimenti e si può variare leggermente la storia che sennò risulterebbe solo una trasposizione senz'anima. Detto questo si hanno delle riprese epiche, da cui trasudano sangue, guerra, valori, mito. Inoltre emozioni a non finire, che raggiungono il picco con la morte dell'eroe troiano Ettore (Bana), che il regista con l'avanzare del film (come nell'Iliade) concentra le attenzioni del pubblico. Mentre il suo nemico Achille (Pitt), con la sua arroganza, dettata dal fatto di sentirsi invincibile ed invulnerabile, ne fanno un personaggio controverso, in cui cooabitano virtù ed esaltazione.
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Sarà anche vero che non sono stati rispettati tutti i particolari della vera Iliade, ma ciò non toglie che questo è uno dei film sui miti dell'antica Grecia meglio fatti in assoluto. Poi ovviamente in un film non si possono rispettare determinati accadimenti e si può variare leggermente la storia che sennò risulterebbe solo una trasposizione senz'anima. Detto questo si hanno delle riprese epiche, da cui trasudano sangue, guerra, valori, mito. Inoltre emozioni a non finire, che raggiungono il picco con la morte dell'eroe troiano Ettore (Bana), che il regista con l'avanzare del film (come nell'Iliade) concentra le attenzioni del pubblico. Mentre il suo nemico Achille (Pitt), con la sua arroganza, dettata dal fatto di sentirsi invincibile ed invulnerabile, ne fanno un personaggio controverso, in cui cooabitano virtù ed esaltazione. Fantastiche scene di battaglia ed effetti speciali degni di nota accompagnano l'intero svolgimento del film con l'aggiunta di un cast stellare.
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joetex
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venerdì 18 marzo 2011
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spettacolare americanata
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povero Omero, chissà come si starà girando nella tomba....si sono reinventati tutta la storia....infatti gli americani si fermano al 1650......prima non esistevano
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eleonor
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venerdì 7 gennaio 2011
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spettacolare
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E' un capolavoro, rivisita la mitologia in modo incantevole con un cast stellare!
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tony montana
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venerdì 24 dicembre 2010
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kolossal epico ma neanche di grande pregio
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Dopo decenni di ostilità fra Sparta e Troia, i nobili rappresentanti delle due città stanno finalmente per suggellare l’intesa raggiunta. Ma Paride, principe di Troia e fratello di Ettore, commette l’errore di invaghirsi della bellissima Elena, moglie del Re di Sparta, e vistosi ricambiato la persuade a seguirlo a Troia…
“Film epico”. Vi è forse una definizione più calzante da associare a questa pellicola? In essa vi è tutto ciò che sarebbe lecito attendersi da Troy, libera trasposizione della parola di Omero, corposa ma scevra da fastidiose ridondanze narrative: un aspetto, questo, che è sempre un bene sottolineare.
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Dopo decenni di ostilità fra Sparta e Troia, i nobili rappresentanti delle due città stanno finalmente per suggellare l’intesa raggiunta. Ma Paride, principe di Troia e fratello di Ettore, commette l’errore di invaghirsi della bellissima Elena, moglie del Re di Sparta, e vistosi ricambiato la persuade a seguirlo a Troia…
“Film epico”. Vi è forse una definizione più calzante da associare a questa pellicola? In essa vi è tutto ciò che sarebbe lecito attendersi da Troy, libera trasposizione della parola di Omero, corposa ma scevra da fastidiose ridondanze narrative: un aspetto, questo, che è sempre un bene sottolineare. Ma non è neppure un prodotto di particolare pregio, quest’ultima, costosissima creazione assemblata da Wolfgang Petersen. Al regista tedesco va sicuramente ascritto il merito di non aver voluto strafare, di non essersi impuntato in una dissennata rincorsa a trovate visive inutilmente vistose e di aver piuttosto provato a “raccontare”; ma complessivamente non gli è riuscito di dotare questa pellicola di personalità, di un’anima propria, distintiva e distinguibile. L’ideale classico che sublima le gesta eroiche in quanto destinate a riecheggiare nei secoli è alla base del personaggio di Achille, «il più grande guerriero mai esistito», e viene più volte sottolineato a chiare lettere, per bocca dei personaggi, sin dai primissimi minuti. Un concetto, questo, che continuerà a vivere entro i confini della storia quivi narrata, ma che probabilmente non trarrà ulteriore spinta dal medesimo supporto filmico. Perchè la sensazione è che l’eco di Troy non si propagherà nei decenni a venire. Se l’impronta registica non è forte quanto il mito di Ettore e Achille, anche la sceneggiatura partorita da David Benioff non è ispirata, pur se complessivamente coesa. Il pur dotato screenwriter de La 25° ora si prende molte libertà rispetto al millenario testo di riferimento – come è giusto che sia quando la parola scritta si trasforma in immagine, la materia cartacea in celluloide – dedicandosi soprattutto alla coralità della vicenda, con il grande demerito, però, di non essere riuscito a dare corpo al personaggio di Ettore – fondamentale in Omero –, interpretato da un Eric Bana un po’ troppo monocorde.
A dire il vero, è l’intero sistema di personaggi a soffrire di una sostanziale carenza di analiticità e viene alla lunga completamente oscurato dalla magnificenza di Achille, un personaggio, quest’ultimo, al contrario perfettamente compiuto e ben sorretto dall’interpretazione di Brad Pitt. Si riscontrano alcuni dialoghi efficaci, disseminati soprattutto nella seconda porzione di film (che si lascia preferire a quella iniziale), ma anche troppe battute cinematograficamente logore, che coinvolgono sia gli accesi e frequenti scontri verbali, sia – soprattutto – le iniziali, fastidiose, effusioni amorose fra Paride ed Elena. Incostanti anche le musiche, buone nel finale ma troppo insistite nell’utilizzo della consueta e qui monotona voce liricheggiante, ormai un must per questa tipologia di film. Valide, invece, le coreografie che supportano gli innumerevoli duelli, così come valido (anche se tecnicamente imperfetto) è il taglio registico fornito agli stessi da Petersen, specie quando si tratta di mostrare la valenza tecnica di Achille negli scontri fisici ravvicinati. In tale ottica, particolarmente apprezzabile da un punto di vista prettamente visivo il primo di questi, allorché lo stesso Achille è chiamato a battersi con il corpulento guerriero rappresentante di quell’esercito tessalico che Agamennone intende piegare al proprio volere. Neanche a dirlo, è il luccicante Achille il fulcro di questo film, e Brad Pitt ne è l’adeguato manifesto vivente. La riuscita del personaggio, unitamente al look quanto mai accattivante dell’attore, coincidono con la parziale riuscita del film stesso, che memorabile non è ma che se non altro non lesina quel genere di intrattenimento che il pubblico si attende da pellicole di questo stampo. Anche se Il Gladiatore è tutt’altra cosa.
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the man of steel
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sabato 27 novembre 2010
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lasciate perdere l'iliade!!
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Troy è uno dei film dalla cui sala cinematografica sono uscito più soddisfatto ed esaltato e la cosa mi succede solo con 1 massimo 2 film all'anno. Ero solo un 13enne quando lo vidi ma vederlo ancora adesso mi suscita la stessa ammirazione e sensazioni postive. Non è stato amato particolarmente dalla critica semplicemente perchè I CRITICI NON CAPISCONO UNA MAZZA: prenderlo come un film tratto dall'iliade è da ignoranti! Cercate di vederlo come una semplice rilettura in chiave americana. Questo non vuol dire che è necessariamente pieno di effetti speciali e basta, infatti ha la straordinaria capacità del cinema americano di trasmettere una storia in maniera interessante, cosa che in Italia e nel reto del mondo il cinema è TOTALMENTE INCAPACE di fare.
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Troy è uno dei film dalla cui sala cinematografica sono uscito più soddisfatto ed esaltato e la cosa mi succede solo con 1 massimo 2 film all'anno. Ero solo un 13enne quando lo vidi ma vederlo ancora adesso mi suscita la stessa ammirazione e sensazioni postive. Non è stato amato particolarmente dalla critica semplicemente perchè I CRITICI NON CAPISCONO UNA MAZZA: prenderlo come un film tratto dall'iliade è da ignoranti! Cercate di vederlo come una semplice rilettura in chiave americana. Questo non vuol dire che è necessariamente pieno di effetti speciali e basta, infatti ha la straordinaria capacità del cinema americano di trasmettere una storia in maniera interessante, cosa che in Italia e nel reto del mondo il cinema è TOTALMENTE INCAPACE di fare.
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[+] caro nando mericoni...
(di dav95strength'nhonor)
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mason
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lunedì 23 agosto 2010
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spettacolare
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l'iliade non c'entra nulla, era chiaro fin dal titolo,è assurdo criticare questo film perchè non rispetta quel libro,fuori luogo, il film è spettacolare e intrattiene benissimo,il ritmo è alto e duelli stupendi specialmente quello fra achille e ettore,pitt è strepitoso nel ruolo più difficile del film,un semidio macchina da guerra,doveva rendere il fisico del guerriero e l'aspetto di un essere superiore, tale anche se privo di reali poteri divini.
i difetti stanno in certi dialoghi troppo didascalici e nella parte drammatica che non viene sviluppata al meglio da una sceneggiatura che semplifica troppo, il regista è privo di quel talento necessario per intervenire e risolvere i problemi,d'altro
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l'iliade non c'entra nulla, era chiaro fin dal titolo,è assurdo criticare questo film perchè non rispetta quel libro,fuori luogo, il film è spettacolare e intrattiene benissimo,il ritmo è alto e duelli stupendi specialmente quello fra achille e ettore,pitt è strepitoso nel ruolo più difficile del film,un semidio macchina da guerra,doveva rendere il fisico del guerriero e l'aspetto di un essere superiore, tale anche se privo di reali poteri divini.
i difetti stanno in certi dialoghi troppo didascalici e nella parte drammatica che non viene sviluppata al meglio da una sceneggiatura che semplifica troppo, il regista è privo di quel talento necessario per intervenire e risolvere i problemi,d'altro canto la semplicità rende il film comprensibile e adatto a tutti
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