Verso la conclusione
Lost sempre sugli scudi. In attesa del gran finale della prossima settimana (FOX, eccezionalmente, lo manderà in onda in contemporanea con gli Stati Uniti il 24 maggio alle 6 del mattino in lingua originale) al Telefilm Festival appena concluso si è tenuto un dibattito sulla serie di Abrams, Lindelof e Cuse. La domanda che si sono posti gli organizzatori per mettere a confronto alcuni esperti e appassionati con il pubblico è "Lost: capolavoro o boiata pazzesca?". Una premessa deve essere fatta, tra i partecipanti, veri detrattori non ce ne erano. Le accuse mosse a Lost sono quelle classiche. Introduzione di situazioni inverosimili, realtà parallela come strumento per dare le risposte, calo di qualità dell'ultima stagione.

Gli eredi
La serie cult, in effetti, negli ultimi episodi ha mostrato il fianco a numerose critiche, in particolare nello sviluppo dell'azione, estremamente compressa rispetto al passato. Probabilmente il limitato spazio a disposizione per svelare alcuni misteri ha provocato non pochi problemi agli sceneggiatori. Detto questo, nell'incontro sono emersi alcuni elementi fondamentali che hanno tenuto milioni di spettatori attaccati al piccolo schermo per sei stagioni. Prima di tutto il fascino del mistero e dell'isola, topos letterario da Robinson Crusoe in avanti, poi la creazione di tormentoni divenuti ormai dei luoghi comuni (la botola, i numeri, gli Altri, gli Ostili, la Dharma, Jacob), e infine l'incredibile profondità dei personaggi che, così delineati, prendono per mano lo spettatore e lo conducono ovunque. Le ovazioni del numeroso pubblico non si sono fatte aspettare, e le domande sono state molte. La più ricorrente è stata: "ci sarà un nuovo Lost?". La risposta non è semplice. È stato citato Flash Forward (già in sofferenza nella prima stagione), ma per il resto, il buio totale. Lost, nata nel 2004, ha dato vita alla golden era delle serie tv. Difficilmente potrà essere scalzata nell'immaginario televisivo da altre serie. Godiamoci quindi gli ultimi episodi, e iscriviamolo nella Hall of Fame.