Anno | 1969 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 30 minuti |
Regia di | Orson Welles |
Attori | Orson Welles . |
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Ultimo aggiornamento giovedì 3 settembre 2015
Nel 1982 Welles affermò che il negativo del film fosse stato rubato in circostanze misteriose.
CONSIGLIATO N.D.
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Il film Il mercante di Venezia è l'ultimo film shakespeariano di Orson Welles. Il regista tentò di terminarlo con le sue risorse, dopo che la TV americana CBS smise di finanziarlo, mandando a monte il piano originale di farne uno "speciale" televisivo tutto incentrato su Welles. Girato in costumi settecenteschi a Venezia, Asolo, ma anche a Roma e sulla costa dalmata con fondi di Welles, il film racconta i momenti chiave della pièce omonima di Shakespeare.
Già nel 1960 Orson Welles dichiarava: "Il ruolo che davvero sogno di interpretare è l'ebreo di Shakespeare. Io sono cristiano (non che la cosa importi), ma ho sempre sentito una certa affinità verso Shylock e vorrei raccontare questo mio sentimento al pubblico".
Nel 1982 Welles affermò che il negativo fosse stato rubato in circostanze misteriose, mentre altre fonti riportano che un rullo del sonoro andò perso dopo una proiezione privata di anteprima a Roma. Di fatto, del film sono sopravvissuti solo dei frammenti, negli archivi di Cinemazero presso la Cineteca del Friuli, presso la Cinémathèque Française, il Filmmuseum di Monaco di Baviera e la Cineteca di Bologna. Esistendo solo alcune parti dell'audio, nessuno è a conoscenza di come Welles volesse finire il film, ed è dunque sempre risultato impossibile ricostruire il film nella sua forma completa. Il ritrovamento di Cinemazero è eccezionale perché riguarda più di metà di una copia lavoro montata e di buona parte della colonna sonora già mixata. Grazie al ritrovamento anche della sceneggiatura originale e alle note del compositore, il Maestro Angelo Francesco Lavagnino (che lavorò con Welles anche per le musiche di Otello e Falstaff), la ricostruzione del film realizzata da Cinemazero e Filmmuseum München può essere presentata al pubblico, in una forma dove alle lacune sonore si compensa con intertitoli e registrazioni wellesiane d'epoca.