Titolo originale | Kokuhaku |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Giappone |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Tetsuya Nakashima |
Attori | Takako Matsu, Yukito Nishii, Kaoru Fujiwara, Masaki Okada, Yoshino Kimura Mana Ashida, Kai Inowaki, Sora Iwata, Daichi Izumi, Karin Katô, Takuya Kusakawa. |
Uscita | giovedì 9 maggio 2013 |
Tag | Da vedere 2010 |
Distribuzione | Tucker Film |
MYmonetro | 3,21 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 10 aprile 2020
Un thriller psicologico che vede protagonista una madre e il suo desiderio di vendetta nei confronti degli assassini della figlia. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Japanese Academy,
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CONSIGLIATO SÌ
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Conscia dell'inutilità di procedere attraverso i canali legali, l'insegnante Moriguchi medita un proprio personale piano per vendicare la morte della figlia, uccisa dalla violenza insensata di due suoi alunni.
Tetsuya Nakashima è un tipo ambizioso, uno a cui è bastata la chiassosa genialata di Kamikaze Girls per autoconvincersi di poter riscrivere le regole del cinema così come lo intendiamo. Un talento imbarazzante (in senso positivo), a cui basterebbe un minimo di senso della misura per metterlo al servizio di opere destinate all'immortalità.
Pur muovendosi in ambiti totalmente estranei a Memories of Matsuko - si passa da un'allegoria della vita pop-psichedelica a una cupa dissertazione nichilista sull'attualità - il visivamente abbacinante Confessions ripropone i medesimi dubbi sull'autore e sulla sua concezione di cinema. Nakashima ritorna su quel che è assurto a topos del cinema nipponico contemporaneo, ovvero il malessere esistenziale - con conseguente sfogo violento - di una gioventù lacerata tra angst, mancanza di moralità e di freni inibitori, con le conseguenze immaginabili (e meno immaginabili) del caso. Tema su cui This World of Ours e Sono Shion con Noriko's Dinner Table avevano detto tutto o quasi; ma il punto non è sul fatto di insistere sul topos, scelta del tutto legittima. Ciò che rende il film di Nakashima fortemente soggetto all'inclinazione e alla sensibilità individuale è la sua scelta marcata in termini di linguaggio, costantemente sopra le righe ed enfatizzato, così da rendere solenne (per non dire in maiuscolo e con il font idealmente più grande che si possa sostenere) ogni momento clou di una sceneggiatura ricca di climax e spunti importanti.
Come se Nakashima avesse per le mani ancora una volta un'opera eccellente ma sentisse il bisogno di gridar(ce)lo, anziché affidarsi a un contenuto che di per sé non (dovrebbe) necessita(re) di sottolineature (in termini di ralenti a ripetizione, di colori desaturati, di inquadrature studiate alla perfezione). Nomination all'Oscar come Miglior Film in Lingua Straniera.
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Per introdurre con efficacia un tema delle più complicate ed elaborate teorie sullo sviluppo di una mente criminale bisogna subito vedere questa pellicola. L'intreccio tra la solitudine, il desiderio di affetto, l'inettitudine, la follia del genio, unita alla sua fragile e giovanissima età fanno del protagonista una persona che riesce per alcuni tratti a suscitare compassione, [...] Vai alla recensione »
Cinematograficamente potentissimo, visionario ed ipnotico, estetico ma non estetizzante, capace di raggelare e inorridire senza mai strappare il velo alle emozioni "Confessions" ha forse una scarsa verosimiglianza, ma se si abbandona il giudizio razionale sui comportamenti deviati di adolescenti ed adulti strappati all'empatia umana da un dolore sordo che corrode la ragione e si [...] Vai alla recensione »
I cappi di un'algida Lady Vendetta si stringono fino a strozzare i carnefici della figlioletta. Il plot, non nuovo per il cinema orientale, vedi Park Chan-Wook, e topico della letteratura di ogni tempo, in “Confessions” si evolve con stile e audacia narrativa di livello assoluto. A partire dalla triplice fotografia funzionale al racconto di volta in volta fredda, satura o polarizzata, [...] Vai alla recensione »
Scritto e diretto da un regista famoso per i suoi film pop e coloratissimi (vedi Kamikaze Girls), Confessions è un film agghiacciante e allucinante, un film diametralmente opposto ai precedenti diretti dallo stesso autore: procede a colpi di ralenti (fin troppo ostentati, talvolta), inquadrature geometriche e vertiginose e colori desaturati.
Confessions, opera seconda del talentuosissimo regista giapponese Tetsuya Nakashima è uno dei film più sorprendenti usciti nelle sale da molto tempo a questa parte. È un film dal procedere lento e dilatato, che grazie ad una sceneggiatura in stato di grazia e la delicatezza con cui il regista l'affronta, riesce ad addentrarsi in modo di stupefacente nelle psicologie dei personaggi, [...] Vai alla recensione »
"Confessions", un film del regista Tetsuya Nakashima, è la storia di Yuko Moriguchi, una maestra che vuole vendicare l'omicidio della figlia, di Shuya Watanabe, un ragazzo che vuole recuperare l'affetto di una madre che l'ha abbandonato, e di Naoki Shimomura, un suo coetaneo che è inevitabilmente attratto dal carisma del suo compagno di classe.
Una classe, una maestra, degli alunni distratti dai loro messaggini sul cellulare, come ogni giorno, persi nella loro esistenza al limite dell'inutilità. Ma oggi l'insegnante ha da dire una cosa seria: sua figlia è stata uccisa, benchè la polizia abba archiviato il caso come "incidente" e gli assassini sono all'interno proprio di questa classe: sgomento - [...] Vai alla recensione »
Un’insegnante si chiude in classe con i propri alunni affermando che sua figlia è stata uccisa e che il colpevole è uno di loro. Un film che prosegue per flashback fino alla prossima svolta mostrando prima le conseguenze e poi i motivi. Una telecamera spietata che mostra chiaramente le cose come vuole siano mostrate in modo tanto raffinato, tanto delicato e pacato, che l’anima degli eventi viene addosso [...] Vai alla recensione »
la vendetta ha tante sfaccettature, ha i suoi tempi, ha le sue vittime. In questo film di Nakashima c'è un pò di tutto e, alla fine, non capisci chi sia la vittima e chi il carnefice. Unica vittima certa è la povera bambina innocente che, come spesso accade, paga da sola, figura incolpevole e soprattutto inerme, le follie della mente umana.
Nakashima ci regala un'opera di grande bellezza estetica che si scrolla di dosso i consueti canoni della regia asiatica. Forte della sceneggiatura tratta dall'omonimo romanzo di Kanae Minato, il regista - dopo il visionario e pop "Memories of Matsuoko" - ci racconta una storia che si insinua nella psiche di personaggi devastati dalla società attuale giapponese.
Insegnante in una scuola media, la professoressa Moriguchi si congeda definitivamente da suoi studenti confessando che i due responsabili della morte della figlioletta, tragicamente annegata in una piscina, si nascondono tra gli alunni di quella classe e di aver messo in atto nei confronti di costoro una terribile e ferale vendetta... Costruito come uno scanzonato e delirante mosaico di false confessioni [...] Vai alla recensione »
In una classe a cavallo fra la seconda e la terza media, l'insegnante Yuko Moriguchi facendo stridere il gessetto scrive sulla lavagna la parola "Vita"; la sua ultima lezione della carriera travalicherà di molto i confini della sua materia e si farà promotrice di un enorme risveglio di coscienza: ricordarci il valore inestimabile della vita umana, affinchè nessuno [...] Vai alla recensione »
Aula di una scuola giapponese; un gruppo di alunni scalmanati, tutt'altro che studenti modello, assistono al discorso di commiato della propria insegnante. Quest'ultima infatti, rivela di essere alla fine del suo lavoro. Ma non solo: un agghiacciante mistero verrà svelato. Crudele ma raffinato, raggelante per alcuni versi (come nella migliore tradizione giapponese), la pellicola [...] Vai alla recensione »
Un quadro freddo e violento sugli adolescenti di oggi e sui danni che possono fare società e genitori nei loro intenti educativi inquinati dalle aspettative e dagli obiettivi personali. Attraverso la vendetta ordita da una professoressa alla quale due studenti hanno ucciso la piccola figlia, si snoda una lunga serie di confessioni, forse un pochino troppo lunga, che ci svela tutti [...] Vai alla recensione »
In questo film apparentemente (Molto) ironico manca, invece, quell'ironia che contraddistingueva >Per esempio- l'eccellente "Old Boy". Certo, può sembrare un paragone discutibile e per certi versi forse lo è, perché la matrice di quest'opera appare molto più di carattere sociale. Tuttavia, i virtuosismi registici di Nakashima su una storia non necessariam [...] Vai alla recensione »
Il film è stato presentato al Far East Film Festival come uno dei film più degni di nota. Purtroppo, oltre a questo, non c'è molto altro di importante da sottolineare: se questo è uno dei migliori prodotti della cinematografia orientale, allora quest'ultima ha la febbre e anche molto alta. A mio parere, la pellicola è un misto tra un video musicale ed uno [...] Vai alla recensione »
Film in cui, attraverso le confessioni personali di alcuni personaggi, dall'insegnante di una scuola media ad alcuni dei suoi alunni, si dispiega una vicenda di sottile vendetta per l'omicidio di una bimba di 4 anni. Ogni personaggio racconta le motivazioni del proprio operare, giustificandolo quasi. Ma ciò che ne emerge è solo un'universale crisi di valori che non trova [...] Vai alla recensione »
Ritratto onirico eppure ancorato alla realtà, si rimane suggestinati dai continui motivi di questa pellicola, che è un autentico capolavoro per linguaggio e stile. Da rivedere per capirlo appieno
Genialissimo revenge movie giapponese ricco di eccezionali colpi di scena! Ciò che più colpisce però è l'incredibile perfezione estetica del film, una gioia per gli occhi!
Sceneggiatura di classe, la storia, ricca di sorprese, si incastra a meraviglia. Da vedere assolutamente.
Un film realizzato in maniera magistrale e con una regia superlativa. E' molto bello il modo in cui il film è diviso secondo i punti di vista dei differenti personaggi e questo permette una maggiore identificazione e condivisione del loro pensiero. Fino alla fine rimarrete incollati allo schermo, ansiosi di sapere come procederà la catena degli eventi, la quale sarà destinata [...] Vai alla recensione »
Geniale con un finale inaspettato. Come in Kamikaze girls le immagini sono stupende.
Il cinema orientale contemporaneo ha molti estimatori (generalmente insinceri) e altrettanti detrattori (solitamente sinceri). I primi dicono di apprezzarne il linguaggio fiammeggiante, gli svolazzi dadaistici, la crudeltà senza mediazioni. I secondi odiano l'improvvisazione, il dilettantismo di gran parte delle sceneggiature, l'insipienza di attori/attrici, il didascalismo insistito [...] Vai alla recensione »
Uno stile molto personale che non è assimilabile da tutti,per ritrarre un lutto terribile,angosciante. Nulla potrà essere come prima,e il cinema giapponese,ce lo fa capire con questa opera,apparentemente discontinua,ma che rende perfettamente la psicologia dei personaggi,con una tecnica efficace. Angosciante la cinicità con cui viene visualizzata,il disagio adolescenziale moderno. Se [...] Vai alla recensione »
Magistrale. Uno dei migliori visti quest'anno - e pure i trailer degli altri film della Far East mi ispirano non poco - che non esito già ora a definire un capolavoro. Come asserito da Schilling nell'intervista presente negli extra, Nakashima ha costruito per il suo film una "pelle" visivamente impattante, di stampo pubblicitario (la sua professione), che come le mute [...] Vai alla recensione »
Confessions e un drammatico viaggio sulle note della vendetta e della follia. Un thriller che tiene incollati allo schermo. Da vedere
Di solito i film artistici ( con scene particolari ) non mi piacciono, ma questo mi ha preso dall'inizio alla fine. La vendetta è un piatto che va servito freddo...
Moriguchi insegnante in una classe di adolescenti svagati, medita un piano di vendetta contro due di loro che le hanno ucciso la piccola figlia. Usando il pretesto di un possibile contagio da sangue infetto di Hiv fa vivere ai due autori un periodo terribile. Attraverso il tema della vendetta e della malattia infettiva viene indagato il motivo che spinge a comportamenti atroci.
Film tragico ad atta tensione sul disagio giovanile e la vendetta, pecca nell'estremizzare le situazioni. Oltre al citato "Delitto e castigo" mi ha fatto ricordare "Rashomon", il "TIto Andronico" di Shakespeare, "Nodo al collo" di Hitchcok. Dello stesso genere consiglio "Harmful insect" di Akihiko Shiota.
Abbagliante, travolgente (nonostante la lentezza del suo incedere), impetuoso. CONFESSIONS è un film senza limiti, senza equilibrio, eppure affascinante e straordinario: Nakashima non contempla la vicenda ne è parte integrante in un flusso continuo di creazione e anticipazione senza argini, rallenta continuamente, distorce una realtà che non vuole raccontare come quotidianità, ma come follia di massa, [...] Vai alla recensione »
secondo me se noteva fare anche a meno,non aggiunge nulla al filone semitragico giapponese o per meglio dire orientale.film figli di un'altra cultura,chi grida al capolavoro evidentemente si è perso film degni di questa nomea,
le confessioni gridate fanno più rumore ma meno effetto di quelle sussurrate. il caleidoscopio delle tante CONFESSIONI, ricorda alla lontana il grande RASHOMON, ma nel nuovo millennio la tecnologia fa da padrona dei nostri destini, mentre nell'altro secolo, molti ma moltissimi secoli fa, era ancora la natura, gli alberi, le ombre, l'acqua, il sole ad accarezzare le vicende umane. [...] Vai alla recensione »
...degli adolescenti giapponesi, non scadente come "suicide club" ma deludente. Una giovane insegnante ha perso la figlioletta: a ucciderla sono stati due suoi alunni, ch'ella mette in una situazione terribile per"vendicarsi"....terribile è l'occhio con cui il film sembra voler comprendere ogni tipo di disago giovanile:un genietto vuol essere riconosciuto dalla madre [...] Vai alla recensione »
molto fumetto giapponese e per questo può anche piacere agli estimatori del genere... per il resto fiacco lento banale e involontariamente ridicolo: ma quanto si prendono sul serio poi! qualcuno ha scomodato Rashomon... per favore lasciamo riposare in pace i grandi del cinema giapponese, da tempo tramontato.
In quale realtà parallela questo film è stato nominato all'Oscar?
Ci sono registi talentuosi che sentono l'urgenza di manifestare la propria bravura a ogni inquadratura, in uno sfrenato (auto)compiacimento barocco. In Italia ne soffre spesso Sorrentino, ma il giapponese Tetsuya Nakashima ne fa quasi un'arte supplementare, elevando una storia atroce di vendetta, impensabile in Occidente, a un'irrefrenabile bellezza visiva e una sbalorditiva ricchezza di idee, che [...] Vai alla recensione »
Una prof delle medie ha perso la figlia di quattro anni, annegata in piscina. Sembra un incidente ma lei sa che i colpevoli sono due alunni della sua classe, impuniti per legge perché troppo piccoli. Per vendicarsi inietta, nel loro latte in scatola, del sangue infetto da Aids. E' solo l'inizio. Tanti i temi trattati: dalla punibilità dei minori alla inadeguatezza educativa di docenti e genitori, dalla [...] Vai alla recensione »
Un atroce delitto ai danni della figlia piccola di un'insegnante del liceo scatena gelida vendetta raccontata attraverso quattro punti di vista, sia del mondo adulto che di quello studentesco. Impossibile non pensare a Rashomon ma se il capolavoro di Kurosawa raccontava l'ipocrisia nel Giappone di ieri, Confessions di Nakashima esplora il nichilismo delle giovani generazioni nipponiche arrivando a [...] Vai alla recensione »
Confessions di Tetsuya Nakashima giunge nelle sale italiane con ben tre anni di ritardo. A salvarlo dall'oblio, la benemerita Tucker Film cui si deve anche L'estate di Giacomo di Alessandro Comodin. Nonostante sia stato candidato all'Oscar, il film di Nakashima, noto soprattutto per il coloratissimo Kamikaze Girls, film simbolo del genere kawaii, è rimasto nell'ombra del culto degli iniziati di cose [...] Vai alla recensione »
Nel suo discorso di commiato alla classe di I superiore, un'insegnante giura vendetta a chi ha causato la morte di sua figlia di 4 anni, trovata annegata in una piscina. La donna è infatti convinta che il colpevole sia tra quegli alunni, superficiali e omologati dalle tecnologie. La sua promessa si traduce in un vorticoso crescendo di gesti che coinvolgono altre vite innocenti fino a punire il giovane [...] Vai alla recensione »