Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Sallie Aprahamian |
Attori | Paul Bettany, Olivia Williams, Doraly Rosa, Dan Fredenburgh . |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 25 gennaio 2011
Un giovane ebreo di umili origini si ritrova a condurre una vita benestante con la sua fidanzata in un quartiere agiato di Londra, nella casa comprata dal padre di lei. La morte improvvisa di suo padre fa emergere emozioni contrastanti.
CONSIGLIATO NÌ
|
Jake torna nel quartiere di Londra dove è cresciuto all'indomani della morte del padre. Ha una questione aperta con la madre, cui non perdona l'infedeltà, e un momento di crisi personale, alla vigilia delle nozze. Becca fa la cameriera nel bar del cugino e si occupa del fidanzato ex pugile, rimasto semiparalizzato in seguito ad un incidente, ancora più che mai incattivito e incapace di accettare la propria sorte. Quando Jake e Becca s'incontrano riconoscono silenziosamente il reciproco dolore e cominciano a cercarsi, dando vita ad una relazione appassionata e impossibile.
Opera prima di Sallie Aprahamian, Broken Lines gode e soffre di due eredità distinte. Da una parte quella del miglior cinema inglese, di cui rispetta l'ambientazione fuori dal centro, la rappresentazione del lavoro, la prova di attori ottimi che tratteggiano personaggi veri schiacciati da conflitti veri, tutt'altro che prodotti dai grovigli della mente. Dall'altra parte, si presenta come il primo risultato cinematografico di una regista che proviene dalla televisione e, in particolare, dalla produzione televisiva, con un irrimediabile carico di pretesa autorialità e una consuetudine con sottotoni melodrammatici e dialoghi corretti ma poco vibranti.
Nonostante ciò, e nonostante l'espediente ormai stucchevole della "finestra di fronte", il film sa rendere con emozione l'attesa degli incontri in Jake e in Becca, attesa-sinedocche di una speranza di vita nuova che non è lecito mai nemmeno formulare. Purtroppo non basta. Mentre l'interpretazione senza freni di Paul Bettany nel ruolo di Chester, il compagno "interrotto" di Becca, si va ad affiancare di diritto a quella di Robert Carlyle in Go now di Winterbottom, la regia si rivela poco coraggiosa e la sceneggiatura talvolta pretestuosa, nel suo circumnavigare il concetto per cui l'amore spezza le traiettorie già tracciate della vita e la vita spezza a sua volta quelle individuate dall'amore.
Il discorso del film non contempla spazio alcuno per l'ironia o il sorriso, ma si scontra a muso duro con i grandi temi della libertà nei sentimenti, del senso del dovere, della precarietà del corpo, dei dai e prendi della vita, senza uscire da strade già battute, senza osare mai un dialogo più autentico o disturbante. Cercando di far convivere le "linee" del romanticismo e del dramma senza uscita, Broken Lines tira la corda fino a spezzarla.
Ad un certo punto appare una chitarra, oggetto qui almeno mal riposto, che rievoca Once, altra recente parentesi d'amore al cinema, dove, però, il "fare insieme" era l'esatto opposto di questo "consumare".