Anno | 2003 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Jane Campion |
Attori | Meg Ryan, Mark Ruffalo, Kevin Bacon, Jennifer Jason Leigh . |
MYmonetro | 2,32 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 16 aprile 2021
Un thriller ricco di colpi di scena: a partire dalla sua protagonsta, una Meg Ryan per la prima volta alle prese con un ruolo "serio". È infatti un'insegnante sola e depressa, ma anche molto "tosta", testimone di un delitto. In Italia al Box Office In The Cut ha incassato 4,7 milioni di euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Sciagurato esempio di come non realizzare un thriller erotico, In The Cut, basato sul romanzo best seller di Susanna Moore, rappresenta il nadir delle produzioni cinematografiche, di quello che, si può affermare con certezza, essere il peggior Natale filmico degli ultimi anni. Privo di trama, costruzione dei personaggi e spessore drammaturgico, il film sembra montato ad arte solo per creare un risibile effetto di attesa per la prova di Meg Ryan, finalmente, anzi, troppo tardi, slegata al cliché di commediante romantica e sognatrice. Purtroppo mai come in questo caso, l'espressione "tanto rumore per nulla", è veritiera. La tanto strombazzata performance "hard" di Meg Ryan si riduce ad una squallida scena in penombra, durante la quale l'attrice mostra le sue grazie al bovino e pelossisimo Ruffalo, altra macchietta inventata da una critica compiacente. Tutto in In The Cut gira male, dai dialoghi demenzialmente misogini alle prestazioni di tutti gli interpreti, ad una regia piatta e sciatta, nonché incomprensibilmente incapace di cogliere gli aspetti sensuali e malati che questa vicenda poteva permettere di approfondire. I tempi di Lezioni di Piano sono passati da un pezzo.
Se dal punto di vista erotico il film risulta scadente, ancora peggio, e questa è la vera disgrazia, è l'aspetto thriller dello stesso. Finalmente (sic!) abbiamo la dimostrazione palese che per scrivere una sceneggiatura, non serve dare un senso logico o illogico a quello che si rappresenta, basta lasciare che la storia proceda da sola, alla deriva. In the Cut mostra agli allibiti ed inorriditi spettatori un cattivo senza ragione, una serie di delitti senza movente, un finale posticcio e memorabile solo per la sua agghiacciante bruttezza e faciloneria. Che la Campion avesse imboccato una strada sbagliata, si era notato fin dai tempi di Ritratto di Signora e di Holy Smoke, ma era impensabile che la corsa verso il baratro diventasse così frenetica e purtroppo inarrestabile. A conti fatti l'unico aspetto positivo di In the Cut è la fotografia di Dion Beebe, giustamente livida e capace di descrivere e rappresentare in modo molto efficace il degrado morale,etico ed estetico dei protagonisti e della città che fa da sfondo alla storia, una irriconoscibile e ostile New York.
IN THE CUT disponibile in DVD o BluRay |
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Se vi aspettate un classico poliziesco avete sbagliato film. Immaginate invece di entrare nella storia, senza aspettarsi sparatorie o effetti speciali, e di guardare il tutto dagli occhi di una donna, allora non rimmarete delusi. Ricco di particolari e riflessioni femminili. L'immaginario romantico della protagonista, fiori e petali persi nell'aria, frasi poetiche raccolte da fugaci scritte nella metropolit [...] Vai alla recensione »
L’acclamata regista neozelandese Jane Campion abbandona i film in costume, fiore all’occhiello della sua cinematografia, per girare un thriller erotico dalle atmosfere particolarmente torbide, ambientato nei promiscui bassifondi di New York. La parte erotica della pellicola funziona abbastanza bene, anche grazie ad una Meg Ryan molto sensuale, che dimostra di cavarsela bene in un ruolo [...] Vai alla recensione »
Il film di Jane Campion si offre ad una doppia lettura. Può essere un thriller psicologico, con un plot già visto mille volte e personaggi stereotipati, come il poliziotto separato dalla moglie ed il maniaco omicida amante dello splatter, ma anche come la rappresentazione più generale del dramma della solitudine femminile nelle moderne metropoli.
Frannie, insegnante newyorkese di lettere, è attratta dai quartieri squallidi della sua città, dove lavora anche la sua sorellastra Pauline come ballerina in un decadente NIght Club. Viene interrogata dall'investigatore Malloy a proposito di una ragazza il cui cadavere è stato trovato in pezzi in un giardino vicino a casa sua.
IN THE CUT Che lo si consideri un thriller o un’opera introspettiva, una storia erotica o un viaggio iniziatico, In The Cut è comunque e prima di tutto un film fatto da una donna. Jane Campion riesce a dare con questo suo ultimo lungometraggio – certo imperfetto – un quadro personale e doloroso della condizione femminile.
Avevo visto il film , che è nella mia cineteca, qualche mese fa e mi era piaciuto . Ho cercato oggi su questo sito altre notizie sul film e scopro i giudizi negativi che mi hanno sorpreso. Incredulo ho rimesso il dvd nel player e l'ho rivisto con attenzione dal principio alla fine, senza pause. 'E un film dalla forte personalità , mi è piaciuto ancora di più della prima volta , a conferma che non [...] Vai alla recensione »
Lascio un commento solo perchè in questo film c'è una frase stupenda di Neruda ' vorrei fare con te ciò che la primavera fa con i ciliegi'.
Ora so che genere di film viene fuori quando attori e regista sono fumati.
Un thriller senza suspense, un film erotico senza passione. Meg Ryan - perennemente in lacrime - non riesce ad essere sexy neanche una volta,. mentre Mark Ruffalo infastidisce, più che sedurre. Insomma, un fallimento su tutta la linea.
L'ennesima prova, da parte di Jane Campion, di originalità e coraggio. Prima di tutto dal punto di vista del casting: la Ryan protagonista, in realtà seconda scelta rispetto alla pre/occupata Nicole Kidman, che però resta dietro le quinte produttive di In the Cut, così come in Ritratto di signora. Forse, grazie all'esperienza choc e illuminante di Eyes Wide Shut (ancora New York, anche se qui è quella [...] Vai alla recensione »
Jane Campion racconta che la storia di Frannie, la protagonista di In the Cut, è un po’ come quella di Alice nel paese delle meravigile, che si inoltra nella tana dei coniglio e nei suoi meandri scopre un mondo dalle regole e dalle parole sovvertite. Ma In the Cut potrebbe anche essere la storia di Cappucetto Rosso e di come si sente nel percorso che la porta a uccidere il Lupo (se Cappuccetto Rosso [...] Vai alla recensione »
Ragazze sui trentacinque, sole, a New York. Con un lavoro interessante, e una gran voglia di sesso: che sia Sex and the City la serie televisiva americana (da noi su Canal Jimmy) più porcella e carina degli ultimi anni? Purtroppo no, è In the cut (stesso titolo nella versione italiana, intraducibile), della mitica regista neozelandese Jane Campion, torbida versione cinematografica di un angoscioso [...] Vai alla recensione »
Frannie parte male. Nello scantinato di un localaccio dell'East Village a New York vede una donna con i capelli rossi praticare un'intensa fellatio a un uomo che resta nell'ombra. Invece di ritrarsi, guarda affascinata. Poi, sempre in un bar, si fa dire dal poliziotto James Malloy: "Vuole che io diventi il suo migliore amico, e la scopi, che gliela lecchi tutta?".
Uno dei periodici miniscandali annunciati di Hollywood. La fidanzata d’America (quella nuova, Meg Ryan, perché l’altra, la classica, la storica, Mary Pickford, certe cose non le avrebbe mai fatte) si lascia alle spalle le storie gentili, delicate, tenere, il romanticismo, le poste per te, gli orgasmi ironicamente simulati al ristorante di Harry ti presento Sally, ed entra nell’inferno della città e [...] Vai alla recensione »
Eros e sangue, passione e morte. Nel thriller noir In the Cut, tratto dal romanzo di Susanna Moore, Dentro, la gran regista neozelandese cinquantenne Jane Campion racconta d’una giovane donna che affonda net la relazione sessuale con un ispettore di polizia e insieme negli assassinii orribili su cui lui indaga. Il film troppo lambiccato, non, dei tutto riuscito ma interessante, ha suscitato negli [...] Vai alla recensione »
Fino a ieri Meg Ryan, partenaire abituale di Tom Hanks, appariva sugli schermi come la protagonista asessuata, divertente, di comediole innocenti. Ma con In the Cut di Jane Campion il suo ruolo cambia e la prospettiva in cui sembra incunearsi con una disinvoltura persino dolorosa, è stupefacente. Sembra anche cambiata fisicamente, divenuta più angolosa, con i seni e le ginocchia che ricordano i nudi [...] Vai alla recensione »
Il soggetto che traversa tutti i film della Campion, da "Lezioni di piano" in poi, è il sorgere dell'attrazione carnale, l'irresistibile potere del desiderio. Con In the cut, Jane trova l'occasione d'oro per tematizzarlo raccontando i casi di Frannie, docente di letteratura sessualmente frustrata il cui mondo è ribaltato dalla scoperta del piacere. Mentre cerca la toilette di un bar, la (fino ad [...] Vai alla recensione »
Pochi film hanno ricevuto l'accoglienza pessima riservata a In the cut dagli Usa, paese notoriamente moralista nei confronti dell'incrocio sesso & violenza. Eccesso critico per quest'opera "sgradevole" sui fantasmi erotici al femminile. Andiamo con ordine: l'ambientazione sordida del film non aiuta, New York è bagnata in una luce sudicia, ambienti e strade sono degradati e infetti.
Ha cambiato pelle, Meg Ryan. Dimenticate l’eroina sentimentale e romantica di Harry ti presento Sally e C’è posta per te: superata la soglia dei quarant’anni, l’attrice americana si confronta per la prima volta con l’erotismo, esibendosi, nel film meno natalizio dell’anno, in scene di nudo, fellatio e amplessi bollenti. Il film è tratto dal romanzo di Susanna Moore, intitolato Dentro nell’edizione [...] Vai alla recensione »
Suspence, sangue, sesso e Meg Ryan nuda per la prima volta sul grande schermo. Gli elementi per sfondare al botteghino ci sono tutti in questo nuovo thriller della regista neozelandese Jane Campion dal titolo In the Cut, tratto dal romanzo omonimo di Susanna Moore. «Più che un thriller nel senso classico - ci spiega la Campion che incontriamo in un albergo londinese - è un thriller psicologico È un [...] Vai alla recensione »
Felicitazioni, innanzitutto, a Nicole Kidman che ha rifiutato un giallo tanto loffio. Per di più preceduto con la grancassa da una pubblicità truffaldina: già, perché Meg Ryan esibisce di sfuggita un deludente topless, guardandosi bene dal togliersi i veli residui. In the Cut si svolge a New York, dove la riservata Prof di letteratura Frannie Avery (Meg Ryan) vive tutta sola, inseguendo morbosi sogni [...] Vai alla recensione »