Anno | 1990 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Marco Risi |
Attori | Francesco Benigno, Alessandra Di Sanzo, Roberto Mariano, Alfredo Li Bassi, Maurizio Prollo Filippo Genzardi, Giuseppe Piricò, Giuseppe Lucania, Alessandro Calamia, Carlo Berretta, Antonino Marino, Enza Attardo, Santi Bellina, Tatu La Vecchia, Tano Cimarosa, Aurora Quattrocchi, Guia Jelo, Tony Sperandeo, Salvatore Termini. |
MYmonetro | 2,67 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 19 ottobre 2009
I personaggi sono gli stessi di Mery per sempre, usciti dal carcere. Il film percorre le loro vicissitudini in una Palermo piena di disperazion... Ha vinto 2 David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO NÌ
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I personaggi sono gli stessi di Mery per sempre, usciti dal carcere. Il film percorre le loro vicissitudini in una Palermo piena di disperazione. Natale cerca invano lavoro e fa una rapina, verrà arrestato per un reato non commesso; Mery attende il processo e si prostituisce; Antonio lavora al mercato senza licenza e tornerà in galera; Ching Cong invece finirà ucciso da un poliziotto per aver rubato uno stereo portatile. Pur con alcune riserve il film ha comunque una sua efficacia nel sottolineare i problemi dei minorenni lasciati allo sbando.
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Il principale elemento di curiosità, in questo film, poteva essere costituito proprio dall'assenza del personaggio di Michele Placido. Perché poteva risultare il risvolto più tradizionale di "Mery"e, a secondo dell'ottica, fungere da risvolto paternalistico e/o un "elemento" che rappresentava il regista stesso; o, più semplicemente [...] Vai alla recensione »
Non me l'aspettavo, ma questo sequel supera in tutto Mery per sempre. E' veramente la cruda realtà, terribile realtà messa su pellicola, che ci piaccia oppure no... E' ovvio che a molti non piace... A Palermo mi venivano mostrati i posti relativi al film oppure alla mafia... ci sono parecchi posti legati a omicidi, attentati e cose simili.
Seguito di Mery per sempre. Il film racconta la vita di alcuni ragazzi usciti dal carcere minorile che non riescono a rientrare nei binari. Forte critica al disinteressamento dello stato che non riesce a rintegrare ragazzi problematici. Il pessimismo varca ogni limite e nella descrizione degli ambienti si arriva all'eccesso anche nell'aspetto visivo.
Antonio, Natale, Mery-Mario, Carmelo, Claudio, "Ching Cong" di fronte alla terribile violenza quotidiana di Palermo. Nessuno di loro, in realtà, trova un'alternativa alla strada: Natale, Antonio e Claudio cercano di lavorare, ma per svariati motivi falliscono. Il primo, respinto senza apparenti motivi dal datore di lavoro del fratello, ricade nel giro delle rapine; il secondo vende verdura con il suo [...] Vai alla recensione »
Mery per sempre (1989) - il miglior film italiano degli ultimi anni, anche se meno fortunato e premiato di altri - aveva a suo tempo suscitato qualche perplessità. Ricordate? C'era chi avvertiva nella cadenza del racconto un'impronta troppo "americana". Doveva essere una critica, quell'osservazione. Era invece un gran complimento, sebbene involontario.
Stanno tutti male: dopo aver realizzato nel 1989 Mery per sempre, ambientato nel carcere minorile a Palermo e interpretato anche da alcuni ragazzi detenuti, il regista Marco Risi riprende quei personaggi, non più imprigionati ma non liberi nella città siciliana nera, anzi schiavizzati dalla disoccupazione, dall’ingiustizia sociale, da un destino tragico.