Annie Girardot. E aggiungiamo: Ursula Andress. Due icone della bellezza femminile che il male sta distruggendo. Ursula, la Venere bionda che, nel 1962, usciva in bikini bianco dalle acque detta Giamaica, nel film su James nono, ha confessato pubblicamente che il suo corpo va a pezzi e rischia l'invalidità. Ha settantadue anni, Ursula, e la malattia che Cha colpita è fra te più impietose: l'osteoporosi. Le ossa diventano di vetro. Amaro destino anche per Annie Girardot. L'Alzheimer, che uccide la memoria, l'ha annullata, portandole via ogni ricordo. Abbiamo letto che lei non sa nemmeno più di essere stata la Girardot, e che quando qualcuno le dice del suo passato, resta un attimo stupefatta. I primi sintomi del male si sono manifestati durante un film girato con Gérard Depardieu. Poi, il crollo. Ironia (amarissima) della sorte: la Girardot, settantasettenne, è stata stroncata proprio quando un produttore si è dichiarato pronto a realizzare il film che per anni aveva sognato. Non basta. La rete televisiva 71 ha ospitato un documentario di Nicolas Beulieau, dal titolo Così va la vita, sui due ultimi anni della grande interprete. Immagini choc. Ne è nata una disputa accanita. È stato un abuso oppure la Girardot era consenziente? L'autore del documentario sostiene: «Annie era consapevole che stavamo realizzando un film su di lei». Basta il finale del filmato per legittimare l'aggettivo: impietoso. Comunque sia, procura un avvilente dolore vedere la crudeltà della natura infierire sulla bellezza femminile. Scrissi dei versi su questo tema: Bellezza della farfalla che muore - sulla rovente lampada tenuta accesa... - Bellezza, un senso della vita, - il solo forse, - che percepisce il mondo - che ci scruta dal. fondo del suo specchio - dove riflette solo chi ci manca.
Da Corriere della Sera Magazine, 6 Novembre 2008
