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Rotterdam Film Festival, i premiati

Hivos Tiger Awards a My dog killer, Soldate Jeannette e Fat shaker.
di Giovanni Ottone

In foto una scena del film Soldate Jeannette.

martedì 5 febbraio 2013 - News

La 42^ edizione del "International Film Festival Rotterdam (IFFR)" si è inaugurata il 23gennaio e si è conclusa il 3 febbraio con l'anteprima internazionale di Stoker, del noto regista coreano Park Chan-Wook, suo primo film girato negli Stati Uniti e prodotto dai fratelli Ridley e Tony Scott, un intrigante thriller familiare, interpretato da Mia Wasikowska, Matthew Goode, Nicole Kidman e Dermot Mulroney.

Il IFFR è il più importante Festival cinematografico mondiale di cinema d'autore e indipendente e gode di un pubblico vastissimo. È noto sia per la promozione di giovani registi (ogni anno sono decine gli esordienti) sia per la presenza di produzioni indipendenti, in larghissima maggioranza, provenienti da tutti i continenti ed in particolare dai Paesi asiatici e del sud del mondo. Inoltre ospita il "CineMart", giunto alla 30^ edizione. Si tratta di un ambito del Festival dove si incontrano, in sessioni di lavoro, i filmakers e i produttori interessati a possibili finanziamenti di nuovi film, presentati come progetti definitivi, con sceneggiatura, piano di produzione e di realizzazione e budget. È un evento che dura tre giorni e pone a confronto un lotto specifico di operatori preselezionati. Quest'anno sono stati presentati 33 nuovi progetti da 31 Paesi di Europa, Asia, Americhe e Australia (tra cui Le meraviglie, opera seconda di Alice Rohrwacher) che sono stati discussi da circa 700 addetti professionali partecipanti. Infine è sede dello "Hubert Bals Fund", un fondo finanziario che promuove e sostiene film di giovani autori e che in questa edizione ha partecipato allo sviluppo dei progetti e/o alla produzione di ben 25 lungometraggi presentati nelle varie sezioni del Festival.

Anche quest'anno il programma è stato molto ampio, avendo presentato tra lungometraggi e cortometraggi, documentari e opere di fiction oltre 600 film. La qualificazione internazionale viene anche da altri dati significativi: 52 World Premières, 31 International Premières e 29 European Premières, nell'ambito dei soli lungometraggi. I film sono formalmente raggruppati in 4 sezioni (ma con numerosi focus specifici ed omaggi all'interno della più corposa): "Hivos Tiger Awards Competition"; "Bright Future"; "Spectrum"; "Signals". Quest'ultima ha compreso le retrospettive dedicate ai registi veterani Kira Muratova, russa, e Dominik Graf, tedesco, e le rassegne speciali "Inside Iran", con nuovi film iraniani dell'ultimo biennio e "Changing Channels", con serials televisivi d'autore dell'ultimo biennio, tra cui le anteprime europee di Going home, del giapponese Kore-eda Hirokazu e Prófugos, del cileno Pablo Larraín.

La "Hivos Tiger Awards Competition" sezione ufficiale competitiva, ha presentato 16 lungometraggi, tutti opere prime o seconde. Ha compreso anche Su re, di Giovanni Columbu, già presentato in anteprima mondiale al Festival di Torino del novembre scorso. Come d'abitudine i vincitori ex aequo degli Hivos Tiger Awards, migliori film, sono stati 3, con un premio di 15.000 euro a ciascun filmmaker: My Dog Killer, di Mira Fornay (Slovacchia), un crudo ritratto drammatico di un diciottenne appartenente a una gang locale di skinheads xenofobi; Soldate Jeannette, di Daniel Hoesl (Austria), gustosa tragicommedia con al centro una quarantenne raffinata borghese che si ribella all'ordine costituito e al benessere con azioni del tutto stravaganti; Fat shaker, di Mohammed Shirvani (Iran), surreale ritratto drammatico di un cinquantenne grande obeso che sfrutta l'avvenenza del giovane figlio, sordo e mentalmente infantile, per sedurre e derubare donne borghesi.

La "Big Screen Award Competition", un nuovo concorso introdotto quest'anno, ha presentato 10 lungometraggi, tra cui 4 anteprime mondiali, compresi nelle varie sezioni del Festival. Bellas mariposas, terzo film di Salvatore Mereu, presentato in première mondiale alla Biennale di Venezia dello scorso settembre, è risultato vincitore del premio Award che garantisce la sua distribuzione garantita in Olanda, Belgio e Lussemburgo.

Il futuro, terzo lungometraggio della cilena Alicia Scherson, una co-produzione Cile-Italia, presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival di quest'anno, girato completamente a Roma e parlato in italiano, ha ottenuto KNF Award, conferito dal Circolo dei Critici Olandesi a uno dei film della Competizione "Big Screen Award Competition" e consistente anch'esso nella sua distribuzione garantita in Olanda, Belgio e Lussemburgo. Si tratta di un dramma con al centro due teenagers di origine cilena rimasti orfani. È l'adattamento di un romanzo dello scrittore cileno Roberto Bolaño e vede l'interpretazione della giovane, ma affermata, attrice cilena Manuela Martelli e di Rutger Hauer.

Infine La bicicletta verde, opera prima della regista araba Haifaa Al Mansour, presentato in première mondiale alla Biennale di Venezia dello scorso settembre, ha vinto il Dioraphte Award quale miglior lungometraggio appoggiato dall'Hubert Bals Fund.

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