Un medico per il cinema
Nello stesso giorno in cui Chicago ha celebrato la vittoria presidenziale di Barack Obama, la stessa città ha visto anche scomparire un suo illustre personaggio. Lo scrittore Michael Crichton, che a Chicago era nato nell'ottobre del 1942 per poi crescere e formarsi a New York, è morto il 4 novembre all'età di 66 anni. Michael Crichton è stato uomo di scienza e di letteratura, ma soprattutto di notevole inventiva e immaginazione: come tutti i grandi scrittori scienziati, primo fra tutti Isaac Asimov, è riuscito ad incrociare le grandi domande della scienza con idee e suggestioni personali che hanno spesso prefigurato l'evolversi del dibattito sulla ricerca e le scoperte scientifiche (basti pensare ad un romanzo come Jurassic Park e a tutti i dubbi bioetica che ancora ruotano attorno al problema della clonazione). Crichton, nonostante una prestigiosa formazione in medicina ad Harvard, abbandonò presto la professione di medico e di accademico per viaggiare e per scrivere romanzi, che ha sempre ritenuto più capaci di agire sul pensiero comune di qualunque saggio scientifico. Un'idea che si estende a tutti i mezzi di comunicazione di massa, con i quali Crichton decide presto di sperimentare, cimentandosi in prima persona ad adattare i suoi primi successi letterari in forma di immagini. Risale agli anni '70 l'opera prima Il mondo dei robot, thriller di buon successo con James Brolin e Yul Brynner del quale era in cantiere il progetto di un remake. Ad esso seguirono le regie di Coma profondo e Runaway, o ancora il bel film storico con Sean Connery e Donald Sutherland 1855 – La grande rapina al treno. Dopo il 1989, con il film Il corpo del reato, abbandona la regia ma non il mondo del cinema, che anzi continua a far crescere il compenso per i diritti di trasposizione legati ai suoi romanzi. Così, negli anni '90, lascia principalmente a terzi il compito di trasporre in immagini le sue immaginifiche idee, e diviene, assieme a Stephen King, lo scrittore più corteggiato dalla grande industria di Hollywood. Molti dei suoi successi letterari sono diventati grandi film di fantascienza e azione, fra i più noti Jurassic Park di Steven Spielberg (e relativo seguito, Il mondo perduto), Congo, Sfera, Il 13° guerriero, Timeline; o ancora le incursioni nelle logiche psicologiche del thriller di ambito aziendale, come in Sol levante o Rivelazioni. Oltre al film di Spielberg, il suo più grande e longevo progetto per i media resterà comunque il serial E.R., da lui ideato e prodotto per diverse stagioni.
Il suo successo è nato da idee sempre basate su un tipo di fantascienza molto realistica, molto legata al tempo presente e alle ossessioni dell'uomo moderno. La sua capacità di intrecciare società future o futuribili in un continuo ritorno al passato o richiamo al presente, resteranno ancora per molto tempo un grande esempio per costruire storie di cinema.