Advertisement
The Eye: l'esperienza mistica di Jessica Alba

L'attrice si confronta con l'horror nel remake americano diretto da David Moreau e Xavier Palud.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Un remake (franco)americano

martedì 1 aprile 2008 - Approfondimenti

Un remake (franco)americano
Il debutto al cinema di David Moreau e Xavier Palud aveva segnato un piccolo caso in Europa. Presentato al festival di Berlino nel 2006 Them ha in seguito fatto il giro del mondo, ottenendo successo in patria alla sua uscita nel 2007 e lanciando i due registi francesi sul mercato statunitense. Grazie a quel piccolo film - basato su una storia vera - dall'alto tasso adrenalinico, Moreau e Palud sono riusciti infatti a ottenere le redini della direzione del remake di The Eye, gioiello horror firmato da Danny Pang e Oxide Pang. E se per l'esordio avevano dovuto contare su nomi più o meno sconosciuti nel panorama di attori europei (i francesi Olivia Bonamy e Michaël Cohen), la loro opera seconda è arricchita dalla presenza di Jessica Alba, nel ruolo che nel film originale fu di Angelica Lee.

Jessica horror
Da appassionata del genere, Jessica Alba ha a lungo cercato un horror che le piacesse. Dopo aver letto parecchi copioni nel corso degli anni, ha scelto The Eye perché affascinata dall'aspetto psicologico-thriller che ha trovato immediatamente intelligente e complesso. "Da quando ho girato Dark Angel non ricordo di aver dovuto sostenere una sfida tanto grande in un film", ha ammesso l'attrice. "La lavorazione è stata intensa e ho anche dovuto imparare a suonare il violino. Tuttavia, la difficoltà maggiore era rappresentata dal ruolo. Nel film interpreto una ragazza non vedente che in seguito a un trapianto acquista la vista ma perde un poco di senno quando inizia ad avere le allucinazioni. Si è trattata di una grande sfida, ma era per questo che volevo farlo".

Imparare dai non vedenti
Per entrare nel ruolo Jessica è stata affiancata da una donna non vedente che le ha permesso di entrare in un mondo fatto di luci e ombre. "Da lei ho imparato che essere ciechi non è necessariamente un handicap in quanto puoi praticamente fare tutto senza limiti, eccetto guidare. Lei è una donna autonoma è indipendente: viaggia da sola, prende tranquillamente la metro, forse solo quando è andata a Londra ha avuto delle difficoltà, camminando dalla parte sbagliata della strada, ma sfido chiunque a trovare subito il senso dell'orientamento in un paese dove i sensi sono invertiti rispetto ai nostri. Trovo che sia incredibile come riesca a vivere la sua vita come chiunque altro. Certo, nella maggior parte delle città non sono organizzati con il Braille e quindi deve fidarsi del prossimo, ad esempio, per andare nel bagno delle signore o acquistare un capo che sia del colore che vuole".

Occidente Vs Oriente
Nell'affrontare il ruolo che nel film originale era di Angelica Lee, Jessica Alba non si è lasciata influenzare dalla sua interpretazione sebbene avesse apprezzato il lavoro e la recitazione calma della collega. "Lei proviene da una cultura che guarda alle presenze in maniera completamente diversa dagli occidentali. In Oriente le credenze in questo senso, il misticismo, sono più accettate che da noi. Nella cultura occidentale, se hai delle visioni paranormali sei considerato pazzo. Così nel film ci siamo avvicinati all'argomento con un atteggiamento occidentale. La gente inizia a pensare che Sydney Wells sia pazza al punto che anche lei comincia a mettere in dubbio la sua sanità mentale".

Un ruolo fisico
Interpretare Sydney Wells non è stato di certo una passeggiata, come si suol dire. L'attrice californiana ha dovuto affrontare il freddo e interminabili corse. "È stato molto impegnativo. Abbiamo girato in condizioni climatiche insolitamente rigide. Faceva molto freddo, abbiamo toccato i sottozero, e io avevo indosso solo una semplice giacchina. Per due settimane abbiamo girato di notte ed è stata dura. Ma, a parte questo, lavorare con due registi è stato molto interessante ed efficace. Uno è più tecnico mentre l'altro si occupa degli attori. Per certi versi è stato come lavorare con Robert Rodriguez e Frank Miller (che l'hanno diretta in Sin City, NdR). Dei due Robert è quello che si occupa delle parti più tecniche, mentre Frank sta con gli attori.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati