Un regista impegnato
Sarà Stefania Sandrelli a consegnare il Premio Fiesole 2007 al maestro del cinema Spike Lee, in questo periodo in Italia per girare il suo nuovo progetto Miracle at St. Anna, film ispirato al libro di James Bride sulla storia di Sam Train, il soldato che durante la Seconda Guerra Mondiale salvò un bambino ferito in Versilia insieme a tre commilitoni della 92^ divisione dei Buffalo Soldiers.
Una storia di coraggio, lealtà e amicizia che non mancherà di ricordare l'eccidio nazista di Sant'Anna di Stazzema, tragedia che costò la vita di 560 vittime fra donne e bambini, tutti trucidati dalle SS. Spike Lee, cresciuto a Brooklyn tra gli italo-americani, ha dichiarato di voler girare da tempo un film in Italia: "aspettavo solo la storia giusta". Ancora una volta il regista portavoce delle minoranze razziali ha sottolineato l'importanza dei neri in questa storia bellica: "I neri hanno sempre combattuto con coraggio e grandi sacrifici per la democrazia ma in patria sono sempre stati considerati cittadini di serie B. [...] Ma i soldati degli Stati Uniti che in tutte le guerre hanno combattuto per la democrazia non sono solo i bianchi e il modello del soldato-tipo non è quello di Ford né di John Wayne".
Miracle at St. Anna sarà girato nel 2008 tra la Toscana, Cinecittà e gli Stati Uniti, avrà un cast internazionale (USA, Germania, Italia), e sarà prodotto dal regista afroamericano insieme alla nuova casa di produzione di Roberto Cicutto e Luigi Musini, On My Own.
Spike Lee, grande appassionato del periodo storico del secondo conflitto mondiale, sembra averci preso gusto; e l'anno prossimo si prepara a portare in scena a Broadway la sua prima regia teatrale, ancora una volta a tema bellico: "Stalag 17", commedia sui prigionieri della Seconda Guerra Mondiale portata sul grande schermo nel '53 da Billy Wilder.