Nei primi anni Quaranta iniziò la sua attività come documentarista, dimostrando uno spiccato interesse per la sua città natale e, in genere, per aspetti e manifestazioni della cultura popolare meridionale. Tale attenzione è evidente nel suo primo lungometraggio, Malaspina, realizzato nel 1947, di cui curò il soggetto, la sceneggiatura e la fotografia. Anche come produttore, predilesse film di ambiente napoletano, appartenenti spesso al genere canoro-sentimentale, talora distribuiti solo localmente. In questo filone si colloca Due soldi di felicità (1954) di cui Amoroso fu anche il regista; una gradevole commediola sentimentale, nella cui trama gli aspetti del cinema neorealista si fondono con situazioni tipiche dell'ambiente popolare napoletano. Negli anni Sessanta e Settanta, si dedicò a produrre film ispirati ai due generi allora più in voga, quello western e quello comico, fondendo talora le caratteristiche salienti di entrambi, come accade in Kid, il monello del West. Tra le sue poche produzioni di maggiore impegno possiamo ricordare Donatella (1956, regia di Mario Monicelli) e La garçonnière (1960, regia di Giuseppe De Santis).