Lungometraggio d'esordio che rivela grande conoscenza degli stilemi del cinema horror e una capacità tecnica di altissimo livello. Horror, Italia2016. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il film parla di amore, di passione, di ossessione. Ogni storia d'amore non è forse l'insieme di queste tre cose? Espandi ▽
In un albergo isolato e in disuso il fotografo Thomas ha convocato la modella Teresa per una serie di scatti. L'incontro andrà molto al di là trasformandosi in un rapporto tra due personalità tormentate in cui la violenza (presente e passata) avrà un suo ruolo non secondario. Recensione ❯
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Dae-hoon, agente segreto superiore, si mette sulle tracce di un pericoloso psicopatico che uccide per piacere. Espandi ▽
Kyung-chul è un pericoloso psicopatico che uccide per piacere. Ha commesso un infernale serie di omicidi in modi diabolici che non si possono nemmeno immaginare, ed il range delle sue vittime spazia da giovani donne ai bambini. La polizia lo hanno inseguito per lungo tempo, ma non è ancora riuscita a prenderlo.
Un giorno, Joo-yeon, figlia di un capo di polizia in pensione diventa la sua preda e viene trovata morta in un terribile stato. Il suo fidanzato Dae-hoon, un agente segreto superiore, decide di rintracciare l'assassino. Promette a se stesso che farà tutto quanto in suo potere per vendicarsi contro il sanguinario killer, anche se questo significa che deve lui stesso diventare un mostro per arrivare a questo killer mostruoso e disumano. Recensione ❯
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Un cortometraggio che racconta l'incontro tra una ragazzina arrogante e un coetaneo vissuto nell'anonimato. Fino a quel momento. Espandi ▽
Campo estivo: lui è solo un ragazzino, lei è conosciuta per essere cattiva. Quando si conoscono decidono di divertirsi insieme. Cosa potrà mai andare storto? Recensione ❯
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Un lento (anche troppo) e inesorabile viaggio nei tormenti della psiche. Horror, Corea del sud2003. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Tratto da un racconto folcloristico coreano, Two sisters, fa parte del filone orrorifico del cinema orientale degli ultimi anni. La storia di due sorelle inseparabili tornate a casa dopo una lunga malattia. Espandi ▽
Tratto da un racconto folcloristico coreano, Two sisters, fa parte del filone orrorifico del cinema orientale degli ultimi anni. Inquietante e lentissimo, simbolico e con qualche buco di sceneggiatura, il film di Kim Jee-Woon è la storia di due sorelle inseparabili tornate a casa dopo una lunga malattia in seguito alla tragica morte della madre. Su Mi, la maggiore, nutre un grande rancore nei confronti della matrigna e del padre, considerati colpevoli del dramma, e cerca di proteggere la sorellina Su Yeon, terrorizzata dalla situazione domestica. Incubi notturni, immagini del passato, morti che appaiono vivi nella mente. Recensione ❯
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Calato in una realtà messicana trasfigurata dal filtro immaginifico del regista, il film è un turgido melodramma criminale a tinte forti. Espandi ▽
Fenix vive con disagio la sua infanzia nello scalcinato circo guidato dal padre Orgo, dissoluto lanciatore di coltelli. La mamma Concha, trapezista, è a capo di una setta dedita al culto di una presunta santa martire. Uno psycho-thriller alla maniera di Jodorowsky. Sorta di aggiornamento psicomagico della figura di Norman Bates, il protagonista vive il suo trauma mostrandoci la difficoltà per i sentimenti “puri" di sopravvivere alla grettezza umana. Calato in una realtà messicana trasfigurata dal filtro immaginifico del regista, il film è un melodramma criminale a tinte forti, ricco di umori e spunti che si affastellano su una trama lineare, sempre riscattata dalla forza della visione. Ma se gli elementi dell'horror psicologico non mancano, a caratterizzare il film è la cifra autoriale sempre originale di Jodorowsky, regista di pochi ma indimenticabili film. Recensione ❯
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Una bimba newyorkese si reca in Egitto con la mamma giornalista e il papà archeologo. Rimasta sola in una moschea, viene avvicinata da una strega, che... Espandi ▽
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Argento trova la misura esatta della propria equazione filmica in un perfetto equilibrio di incubo visionario e racconto simbolico. Horror, Italia1977. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Una ragazza americana si trasferisce in una scuola di danza tedesca. Qui avvengono strani fenomeni e morti tanto inspiegabili quanto orrende. Espandi ▽
Dario Argento utilizza in chiave apertamente horror elementi del mondo delle favole, presentando personaggi tipici di quel mondo, dall'apparentemente inerme protagonista alle streghe. Lo fa con un notevole tasso di cattiveria e di convinzione. L'inizio è fulminante per la scelta delle atmosfere, la rapidità dell'azione e la capacità di introdurre in modo efficace e visualmente straordinario un clima enigmatico, surreale e minaccioso. Si vede subito la mano di un autore in stato di grazia che azzecca tutte le mosse, realizzando un film che diventa un classico istantaneo, un paradigma influente per molto dell'horror successivo. Caratteristico è l'uso del colore, che ha chiare ascendenze baviane (da Mario Bava), ma persegue un percorso personale di grande fascino visuale. Ogni svolta narrativa è occasione per esprimere controllo e maestria. Magistrale è anche la gestione di episodi minori. Jessica Harper - occhioni sgranati e volto angelico - è perfetta nella parte. Ma anche il resto del cast è in genere ben scelto, a partire da una grande di Hollywood come Joan Bennett e da una grande di Cinecittà come Alida Valli per arrivare alla brava Stefania Casini e a solidi caratteristi come Flavio Bucci. In una piccola parte c'è anche Udo Kier, cult actor per eccellenza. Recensione ❯
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Un classico dell'orrore, ritirato quasi subito dopo la prima dal boss della MGM che lo giudicò (dal suo punto di vista non aveva torto) troppo duro per i delicati stomaci degli spettatori del 1932. Espandi ▽
Un imbonitore mostra a un pubblico inorridito un essere umano di cui lo spettatore non vedrà le sembianze sino alla fine e ne racconta la storia. Si tratta di Cleopatra, una bella e malvagia trapezista di un circo le cui principali attrazioni sono persone con malformazioni fisiche che li fanno definire come 'mostri'. Cleopatra attrae l'attenzione di Hans, affetto da una particolare forma di nanismo, il quale incurante dell'amore che prova per lui la fidanzata Frieda che ne condivide la disabilità, accetta di sposarla non capendo che la donna è attratta solo dalla sua ricchezza. Quando però Cleopatra si spingerà troppo oltre saranno i freaks a punirla severamente. Recensione ❯
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Prima versione filmata del filone tratto dal romanzo "Le Fantome de l'Opera". Un musicista deforme, coperto da una maschera, si nasconde nei sotterranei dell'Opéra di Parigi, follemente innamorato di una giovane cantante lirica che finisce per rapire. Espandi ▽
Si tratta della prima versione cinematografica del famoso racconto di Gaston Leroux. La personificazione da parte di Lon Chaney del fantasma dell'Opera di Parigi è la più terrificante di tutte. Recensione ❯
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La trasposizione originale, poi ripresa da Herzog nel 1979, ispirata al Dracula di Stocker. La personale versione di Murnau ha fatto scuola ed è pervasa da sinistri bui e controluce. Espandi ▽
sferatu il vampiro (uno dei capisaldi indiscussi del cinema espressionista tedesco) è stato per decenni il solo film vampirico ammesso nelle discussioni colte dei critici, ma- come tutti i film sul tema- viene spesso stroncato, nonostante abbia ispirato nel 1979 una personalità quale quella di Werner Herzog. Fortunatamente la sorte volle salvarne una copia, perché la pellicola fu condannata al rogo non per il suo contenuto erotico ma per una più semplice bega legale. Murnau infatti pensò bene di non pagare nessun diritto a Bram Stoker pur essendo Nosferatu apertamente tratto dal romanzo del giornalista irlandese. E così il nostro vampiro si trovò presto al centro di una causa intentata dalla vedova Stoker contro la casa produttrice. Nonostante Murnau avesse cambiato tutti i nomi dei personaggi la causa fu vinta e il tribunale decretò la distruzione di tutte le copie del film ma qualche "anima diabolica" provvide a salvarne i negativi. Recensione ❯
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