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Un racconto su Sissi colorato dalle sensibilità femministe d'oggi. Ma anche un'intelligente riflessione sul potere. Biografico, Germania, Svizzera, Austria2023. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La celebre Sissi una versione inedita narrata dalla sua dama. Espandi ▽
La contessa ungherese Irma Sztáray viene convocata alla corte dell'imperatrice Elisabetta di Baviera come dama di compagnia. Irma è una donna di 42 anni che non si è mai sposata e che conserva qualcosa dello spirito agreste che un tempo aveva caratterizzato anche l'imperatrice, dunque le due trovano presto una sintonia. La dama di compagnia seguirà Sissi nei suoi inquieti peregrinaggi fra la Grecia, l'Algeria e l'Inghilterra, fino alla Svizzera dove l'imperatrice vedrà compirsi il proprio destino, mantenendo una forma di adorazione per quella creatura volubile e intemperante che avrebbe stregato con il suo carisma tutto l'impero austroungarico.
Io e Sissi rifiuta la tentazione di fare dell'imperatrice un santino, come era avvenuto in molto cinema del passato, in particolare nella serie interpretata da Romy Schneider, e anzi mostra tutte le contraddizioni e le fragilità di Elisabetta di Baviera durante il suo lungo regno.
Il racconto appartiene soprattutto a Irma, interpretata da quel prodigio della recitazione che è Sandra Hüller. L'attrice coglie tutte le sfumature del suo personaggio: dall'esitazione all'esaltazione, dalla gelosia alla tenerezza, dall'entusiasmo infantile alla profonda solitudine. Interessante è anche la riflessione che il film fa sul potere, che si esprime sia attraverso la figura di Sissi che quella di suo marito, l'imperatore Francesco Giuseppe, e che condiziona tutti i rapporti gestiti dalla coppia. Recensione ❯
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Il thriller basato sul thriller tedesco best-seller di Sebastian Fitzek. Espandi ▽
Quando Jules (Sabin Tambrea) inizia il proprio turno ad una linea telefonica di supporto alle donne, per aiutarle a tornare a casa sane e salve, tutto lascia presagire un tranquillo sabato sera. Questo almeno, finché non riceve la telefonata di una giovane madre di nome Klara (Luise Heyer), che sostiene che morirà quella stessa notte per mano di un famigerato killer ossessionato dalle donne. Questi le ha dato un ultimatum: o Klara uccide il marito (Friedrich Mücke) oppure sarà lei a venire assassinata quella stessa notte. Inizia così la disperata fuga della donna dal cosiddetto "Calendar Killer", accompagnata da Jules al telefono, come unica speranza di salvezza. Recensione ❯
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Una relazione con una donna porta a vivere un incubo la famiglia di un uomo. Espandi ▽
Ricco e divorziato, Chris inizia una relazione con la misteriosa e affascinante Sky, la quale però si rivela pericolosa: Chris e la sua famiglia si troveranno intrappolati in una lotta per la sopravvivenza. Recensione ❯
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Il ritratto della band diventata celebre con la sua hit Take on Me. Espandi ▽
Tre amici volevano conquistare il mondo con la loro musica. Con la loro canzone e super hit, Take on Me, l'hanno fatto davvero. Ancora oggi la band a-ha, suona ancora in tutto il mondo davanti ad arene tutte esaurite. Recensione ❯
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Un viaggio psicologico e geografico per restituire la tragicommedia del quotidiano. Commedia, Islanda, Gran Bretagna, Germania2023. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Paura di volare? Nessun problema, l'agenzia Viaggiatori Impavidi organizza corsi per sconfiggere ogni timore e librarsi leggeri nel cielo. Espandi ▽
Sarah è una donna forte e in carriera, con un solo terrore: prendere l'aereo. Ora che la sua nuova relazione sentimentale lo richiede, ha deciso di superare quella fobia iscrivendosi ad un corso per "viaggiatori impavidi". Li guida il malcapitato Charles, al suo primo incarico come capogruppo. Tra crisi di panico, profezie che si autoavverano e imprevisti di ogni sorta, le peggiori paure del gruppo diventano reali, costringendo Sarah e gli altri ad affrontare molto di peggio di un breve viaggio aereo.
Girato all'aeroporto di Gatwick durante la pandemia di Covid19, questa commedia firmata dall'islandese Sigurosson, al suo debutto in lingua inglese, sfrutta sul lungometraggio la piccola idea di partenza.
Il suo percorso nel film, psicologico e geografico, è quello che funziona meglio e che meglio restituisce la tragicommedia del quotidiano. Non si può invece dire lo stesso della noiosissima vicenda di Alfons e Coco, anche se una nota di merito va all'attrice Ella Rumpf. Recensione ❯
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La storia di Ilich Ramirez Sanchez, che per due decenni è stato uno dei terroristi più ricercati del pianeta. Espandi ▽
Londra, 1973, dopo aver combattuto in Giordania per la causa palestinese Ramirez Sanchez comincia una serie di attacchi terroristici nella capitale britannica senza precedenti. Da lì si sposta in Francia sotto il comando di militanti libanesi e diventa "Carlos". Azioni clamorose, come la presa dell'ambasciata Francese a L'Aia con soldati giapponesi come ostaggi, generano un interesse crescente nei suoi confronti da parte delle autorità e contemporaneamente ne aumentano lo status tra le organizzazioni in cui lavora, fino a che dallo Yemen non arriva l'ordine clamoroso di prendere il ostaggio in numero uno dell'OPEC durante una conferenza viennese. Recensione ❯
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Un padre e un figlio dovranno affrontare un viaggio per fuggire dalla furia nazista. Espandi ▽
1940: Rolf (12) è fuggito da Berlino con suo padre Ludwig per sfuggire ai nazisti. Con sé, dalla Germania, è riuscito a portare solo il suo vivace terrier Adi e un libro autografato dallo scrittore Erich Kästner, un autore finito nella lista degli autori proibiti dai nazisti. Ora padre e figlio sono bloccati nel sud della Francia. La loro destinazione è New York, dove la madre di Rolf li aspetta da tempo. L'unica strada verso la libertà è un ripido sentiero sui Pirenei. Al confine con la Spagna i due incontrano il loro 'passatore': Nuria, una pastorella, poco più grande di Rolf. Quando il padre di Rolf viene arrestato lungo il sentiero, Rolf e Nuria rimangono soli. Per il ragazzo di città e la ragazza di campagna, inizia un pericoloso viaggio nell'ignoto, attraverso i Pirenei fino a Foix. Un viaggio in cui scambiano esperienze e conoscenze dopo aver imparato a fidarsi l'uno dell'altra. Recensione ❯
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Stressato dai modi duri e aggressivi dell'allenatore e dall'ambiente macho dello spogliatoio, il calciatore gay Szabi (Andras Suto) aggredisce il suo compagno di squadra Bernard (Sebastian Urzendowsky). In seguito a questo episodio decide di lasciare la squadra e di tornare nel suo paese d'origine, in Ungheria. Ignorando le sollecitazioni del padre che vorrebbe il suo rientro in squadra, va a vivere da solo in una vecchia casa di famiglia in mezzo alla campagna. Per ristrutturarla si fa dare una mano da un giovane del luogo, Aron (Adam Varga): presto tra i due scatta l'attrazione, che sfocia in una relazione clandestina. Ma Aron teme il giudizio di sua madre e della comunità locale, fortemente omofobica; l'arrivo improvviso di Bernard, che vorrebbe convincere Szabi a tornare in Germania, farà precipitare le cose. Recensione ❯
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Un'opera che mette letteralmente in scena il dolore delle donne fino a diventare un film dossier su una società misogina pronta al sacrificio. Drammatico, Francia, Tunisia, Germania, Arabia Saudita2023. Durata 107 Minuti.
La storia di una donna tunisina deve fronteggiare la scomparsa di due delle sue figlie. Espandi ▽
Olfa Hamrouni ha quattro figlie che vorrebbe maritare come ‘madama Dorè’, col principe di Spagna o magari con lo scudiero del re. Le figlie si ribellano e le maggiori finiscono divorate dai lupi. Ma non è una favola e nemmeno una filastrocca quella che racconta Kaouther Ben Hania in una nuova e singolare avventura artistica che ricostruisce la vicenda di una donna e delle sue quattro figlie. Ma chi sono i lupi? Qual è la natura delle tenebre che annuncia l’autrice e che ha inghiottito due sorelle? L’intelligenza del suo proposito è di non rispondere subito, di tenere alta la nostra attenzione sul percorso che ha condotto queste donne dove sono, davanti allo spettatore a raccontare una storia vera, terrificante e banale, come il male. Les filles d’Olfa mette letteralmente in scena un dolore ereditato come una maledizione, come una violenza che si trasmette inesorabilmente di madre in figlia. Kaouther Ben Hania finirà per dirci cosa ne è stato di Rahma e Ghofrane, interrompendo la ‘favola’ ed entrando bruscamente nella cronaca. Lo psicodramma volge in film dossier edificante, completando il puzzle e riportandoci alla realtà delle cose, a una società misogina che sacrifica le sue sorelle. Recensione ❯
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Un road movie abile nel bilanciare le diverse situazioni senza mai cadere nell'esagerazione comica o nel patetismo gratuito. Commedia, Germania2016. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Andi e il suo compagno di stanza fuggono dalla struttura dove attendono la morte per trascorrere il giorno più bello della loro vita. Espandi ▽
Il pianista Andi è ricoverato in ospedale con una fibrosi polmonare ed è in attesa di un donatore che sembra non poter arrivare in tempo per evitarne il decesso. Nella stessa clinica giunge il borseggiatore Benno che, fin da bambino, è soggetto a improvvisi stati catalettici. La diagnosi per lui è altrettanto infausta: un tumore al cervello che lo condurrà alla morte in breve tempo. Benno riesce a convincere il timoroso Andi a mettere insieme una somma di denaro sufficiente per consentire loro di lasciare la Germania e raggiungere l'Africa ove trascorrere il più bel giorno della loro vita prima di togliersela. Recensione ❯
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Schrader si confronta con la tragedia dell'Olocausto grazie a un Goldblum in gran forma. Drammatico, Germania, USA, Israele2009. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Adam, ebreo sopravvissuto all'Olocausto, trasforma il dolore accumulato durante la guerra nella ferma volontà di aiutare un bambino a superare un violento trauma. Espandi ▽
Adam Stein nella Germania degli Anni Venti era stato una star del Cabaret. Mago, clown e abile entertainer conduceva una vita agiata con la moglie e due figlie. Aveva però un problema: era ebreo. Oggi, Anni Sessanta, Adam è un sopravvissuto all'Olocausto che viene temporaneamente accolto presso una struttura sanitaria collocata nel bel mezzo di un deserto israeliano. Vi si curano (o si tenta di curare) pazienti che hanno subito gravi traumi. Come lo stesso Adam che era stato costretto dal comandante Klein a comportarsi come un cane e che ora si ritrova a tentare di aiutare un bambino che cammina a quattro zampe e abbaia. Recensione ❯
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Helen è un'adolescente anticonformista in rapporto conflittuale con i genitori. Sta praticamente sempre con Corinna, la sua migliore amica, con la quale infrange un tabù sociale dopo l'altro. Il sesso è per lei una forma di ribellione, un modo per contrastare l'etica borghese convenzionale. Quando si taglia malamente cercando di rasarsi le parti intime, Helen finisce all'ospedale, dove in poco tempo solleva un gran polverone. E conosce Robin, un infermiere di cui si innamorerà... Recensione ❯
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La storia di Irmela Mensah-Schramm che è anche la nostra: quella di un'Europa che si sveglia ogni giorno più violenta. Espandi ▽
I neonazisti tedeschi hanno tappezzato Berlino con adesivi che la raffigurano inneggiando alla sua morte. Le sue mostre fotografiche sono ospitate in tutta Europa. Chi è Irmela Mensah-Schramm? Una signora berlinese di sessantacinque anni che una mattina del 1985, andando al lavoro, ha visto su un muro un adesivo razzista, e la sera ha preso le chiavi di casa e lo ha staccato. Da allora continua a cancellare ogni giorno dai muri scritte omofobe e razziste, dopo averle fotografate. È sola, rischia grosso: ma Irmela ha già sconfitto il cancro e un passato difficile, e rifiuta di piegarsi. Recensione ❯
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La renna voltante Niko viene sfidata per il posto da renna di Babbo Natale. Espandi ▽
Niko è una giovane renna maschio che sta per lasciare il piacere di trascorrere le feste di Natale con la famiglia. Se verrà arruolato tra le renne di babbo Natale in quel giorno sarà impegnato a consegnare regali. Le prove da superare non sono semplici ma si complicano ulteriormente quando si presenta come rivale una renna femmina. In una fase storica in cui si tende ad evitare alle personalità in formazione la presenza di ostacoli da superare perché si è convinti che tutto per loro debba essere appianato e il più possibile semplice, questo film ci ricorda che sono invece i gradini da salire (nel rapporto con se stessi e con gli altri) che favoriscono la crescita. Quando Niko si trova ad affrontare i test per entrare nel corpo delle renne scelte per la slitta di Babbo Natale non sa ancora che dovrà misurarsi con delle prove ben più difficili e importanti per la sua crescita. Dovrà relazionarsi con l’altro sesso, rivaleggiare con esso, superare momenti di abbattimento per scoprire magari che ci può essere una modalità diversa di incontro che porti a una reciproca comprensione. Recensione ❯
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