TROVASTREAMING Tutti i film drammaticiprodotti in Danimarca
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Un'insegnante stringe un forte legame con cinque studenti che si trasformerà in qualcosa di pericoloso. Espandi ▽
Miss Novak, giovane insegnante con ambizioni 'purificatrici', viene assoldata da un liceo privato per tenere un corso nutrizionale innovativo. Raccolto un gruppo di studenti volontari, lo educa progressivamente al digiuno secondo un rito preciso e un protocollo stretto di meditazione. Il programma diventa presto insostenibile per i partecipanti. Le loro abitudini alimentari verranno completamente stravolte fino a ridursi al nulla, tra lo stupore e l'apprensione dei genitori. Assenti o ingombranti, quando decideranno di agire, per i loro figli sarà già troppo tardi.
Quattro anni dopo Little Joe, insidiosa opera di science-fiction intorno a una pianta geneticamente modificata, Jessica Hausner gira un altro film in lingua inglese, un altro film 'fantastico', una nuova satira gelida e sofisticata del modernismo occidentale.
Tra humour freddo e crudeltà formale, Jessica Hausner punta il dito su le derive contemporanee: le dottrine pericolose e la sfiducia nella scienza. E a questo punto il problema di Club Zero risiede nel suo tono beffardo e fasullo, che si prende costantemente gioco dei suoi personaggi e serve una morale reazionaria sulla stupidità umana, su una (neo)borghesia incapace nel suo isolamento di classe di interessarsi a d'altro che a se stessa. Recensione ❯
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Un'opera dalla splendida messa in scena che per tematiche finisce per assomigliare a un romanzo di Dickens. Drammatico, Danimarca2024. Durata 115 Minuti.
Karoline è una giovane donna che, nella Copenaghen al termine della Prima Guerra Mondiale, nel giro di poco tempo si ritrova sfrattata dall’appartamento in cui viveva, sedotta e abbandonata dal suo datore di lavoro nonché successivamente licenziata. C’è però una donna che si dichiara disposta ad aiutarla. La sensazione di trovarsi davanti a una di quelle storie che appassionavano i lettori di inizio secolo scorso è forte. Ma a tenerla a distanza ci sono da subito due elementi. Innanzitutto la splendida fotografia in bianco e nero, ci sono poi i volti che compaiono nella lunga sequenza di apertura, destinati a deformarsi in maschere dell’orrore costituendo un potente segnale di messa in guardia. Van Horn, anche grazie alla scelta di un cast che si dimostra sempre all’altezza delle aspettative, riesce a portare sullo schermo la lotta, spesso impari, per conservare una purezza d’animo in un inferno in cui i volti sono coperti dalle maschere del perbenismo o della superiorità di classe. Recensione ❯
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Un affresco familiare luminoso ed esplosivo. Uno sguardo che vorrebbe contagiare d'amore l'universo. Drammatico, Messico, Danimarca, Francia2023. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una grande famiglia è immersa nei preparativi di una festa. Tra loro c'è anche la piccola Sol che non vede l'ora di vedere suo padre. Espandi ▽
Nella casa-mondo di una famiglia estesa, Lila Avilés mette in scena un inno alla vita, all’amore e all’arte che celebra la gioia dell’esistere senza temere la morte. Un affresco corale in tono di commedia ma a sfondo drammatico che inquadra nell’immersivo formato 4/3 una giornata speciale di una famiglia estesa. Grazie all’adozione del punto di vista della piccola protagonista Sol (la magnifica esordiente Naima Senties), il film adotta l’approccio innocente alle complessità della vita che, filtrata dallo sguardo infantile, ritorna alla sua dimensione giocosa, caoticamente vibrante e straordinariamente magica. Straordinaria e armonica risulta dunque la forza immaginifica di quest’opera, costruita sugli elementi essenziali, in grado di penetrare l’intimità dei gesti e degli sguardi di ciascun personaggio sapientemente scritto, e sulla capacità dell’arte di illuminare anche i momenti più oscuri dell’esistere. Recensione ❯
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Una ragazza decide di salire sul ring come sua madre prima che si infortunasse. Espandi ▽
La figlia di una boxer professionista capisce che l'unico modo per riportare sul ring la propria mamma, infortunata e sulla sedia a rotelle, è affrontare lei stessa l'incontro. Recensione ❯
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Un ex militare torna a cercare la sua prima vittima nella speranza di essere perdonato. Espandi ▽
Asja, una donna quarantenne di Sarajevo, si iscrive ad un'organizzazione che si occupa di favorire l'incontro con persone dell'altro sesso. Quando Zoran, il suo partner selezionato, si presenta avrà modo di scoprire un'amara verità: è l'uomo che, nel 1993, le sparò ferendola in modo grave. Recensione ❯
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Riunione di famiglia dal regista di Festen che continua la sua critica antiborghese con camera e sguardo più fermi. Drammatico, Danimarca2012. Durata 115 Minuti.
Mads Mikkelsen è un quarantenne accusato di pedofilia dalla sua comunità in una piccola cittadina danese, dove circostanze minime scateneranno l'isteria collettiva. L'uomo dovrà lottare per riottenere dignità e fiducia. Espandi ▽
Lucas ha un divorzio alle spalle e una nuova vita davanti che vorrebbe condividere con il figlio Marcus, il cane Funny e una nuova compagna. Mite e riservato, Lucas lavora in un asilo, dove è stimato dai colleghi e adorato dai bambini, soprattutto da Klara, figlia del suo migliore amico. Klara, bimba dalla fervida immaginazione, è affascinata da Lucas a cui regala un bacio e un cuore di chiodini. Rifiutato con dolcezza e determinazione, Lucas invita la bambina a farne dono a un compagno. Klara non gradisce e racconta alla preside di aver subito le attenzioni sessuali dell'insegnante. La bugia di Klara scatenerà la 'caccia' al mostro, investendo rovinosamente la vita e gli affetti di Lucas. Disperato ma deciso a reagire, Lucas affronterà a testa alta la comunità nell'attesa di provare la sua innocenza. Recensione ❯
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Un cinema sensoriale capace di stupire, anche con tocchi di ironia surreale. Drammatico, Danimarca, Islanda2017. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una faida famigliare mette a repentaglio la vita tranquilla di due fratelli. Espandi ▽
In una località periferica della Danimarca avvolta da un rigido inverno, due fratelli molto diversi, Emil e Johan, lavorano in una cava di gesso. Emil è un giovane stravagante, incapace di relazionarsi con gli altri, sogna un amore impossibile con la vicina di casa, si compra un fucile e vende di contrabbando ai colleghi uno strano liquore Moonshine, da lui distillato con sostanze chimiche rubate dalla fabbrica di estrazione dove lavora. Quando uno di loro si ammala, forse a causa di quel liquore adulterato, Emil viene preso di mira dal capo e dagli altri colleghi.
Il primo film di Hlynur Pálmason mostra il conflitto tragicomico tra il singolo e la comunità, facendo già emergere lo sguardo originale e affascinante di un autore.
Al netto di un uso a volte fin troppo compiaciuto delle immagini, in questa tragedia un po' ridicola di un uomo alla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi, emerge uno sguardo registico capace di stupire cambiando direzione, anche con tocchi di ironia surreale. Un cinema sensoriale che, attraverso il suono e la fotografia grigia e raggelata, quel freddo lo fa sentire. Recensione ❯
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Un'amicizia tra due adolescenti si trasforma in una pericolosa alleanza e in un inseguimento che mette in pericolo le loro stesse vite. Espandi ▽
Il dottor Anton (Mikael Persbrandt), che opera in un campo profughi in Sudan, torna a casa nella monotona
tranquillità di una cittadina della provincia danese. Qui si incrociano le vite di due famiglie e sboccia una
straordinaria e rischiosa amicizia tra i giovani Elias (Markus Rygaard) e Christian (William Jøhnk Nielsen).
La solitudine, la fragilità e il dolore, però, sono in agguato e presto quella stessa amicizia si trasformerà in
una pericolosa alleanza e in un inseguimento mozzafiato in cui sarà in gioco la vita stessa dei due
adolescenti. Riflessione potente sulla forza del pacifismo e il predominio della violenza, il film di Susanne
Bier è stato accusato dal Governo del Sudan di razzismo nei confronti dell'Islam e di raccontare una realtà
drammatica, quella del Darfur, negata dalle versioni ufficiali. Recensione ❯
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Un film ampio e massiccio, che affonda nel terreno e sembra nascere dagli elementi. L'opera migliore di Hlynur Pálmason. Drammatico, Danimarca, Islanda, Francia, Svezia2022. Durata 143 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un sacerdote parte per l'Islanda e si ritrova a mettere in discussione la sua moralità. Espandi ▽
Sul finire dell'Ottocento, l'Islanda è sotto il controllo danese. Al prete Lucas viene assegnato l'incarico di recarsi sull'isola, documentare con delle foto la vita degli abitanti locali e costruire una chiesa. Ma tra mari ostili e lunghi pellegrinaggi le condizioni sul suolo islandese si rivelano proibitive, e l'atmosfera inospitale. Ben presto la spedizione, composta tra gli altri dalla guida Ragnar con cui Lucas entra subito in conflitto, perde pezzi e speranza.
Non è soltanto l'opera migliore e più ambiziosa di Pálmason, ma è anche uno dei titoli più importanti del recente panorama europeo. Diviso in due parti ben distinte, Godland ripete il motivo del dualismo attraverso una serie di congiunzioni mai armoniche: movimento e stasi, fede e natura, un uomo e la sua nemesi.
L'afflato è quello alto del cinema di Malick, ma distorto da una tensione alla ricerca impossibile che sa di Herzog. E poi ancora ci sono in Godland le possenti riflessioni spirituali di Scorsese in Silence, così come le piccolezze velenose dell'animo, ben indagate in altre famose rivalità del grande schermo (Il petroliere di Paul Thomas Anderson). Recensione ❯
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Una ricca famiglia danese festeggia il sessantesimo compleanno del patriarca. Arrivano tutti, figli e amici, partecipa persino la servitù. Tutto è bel... Espandi ▽
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Un dramma sentimentale su una bella storia d'amore ritmata dalla passione per la musica. Espandi ▽
Una produttrice musicale scopre un giovane pescatore con un talento nascosto che ora deve decidere se è pronto ad aprirsi alla fama... e all'amore. Recensione ❯
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Maria, un'onesta lavoratrice svedese, vince un apparecchio fotografico alla lotteria cittadina. L'obbiettivo fotografico le permette di trovare una nuova visione del mondo e di incontrare un affascinante fotografo. Espandi ▽
Svezia, primo decennio del Novecento. In un momento di cambiamento e di fermento sociale, di guerra e di povertà, una giovane lavoratrice, Maria, vince un apparecchio fotografico ad una lotteria. La decione di tenerla per sé anziché rivenderla le cambierà completamente la vita, consentendole di poter vedere il mondo con nuovi occhi e di incontrare l'affascinante fotografo "Piff Paff Puff". I problemi cominciano quando il marito ubriacone e fedifrago di Maria, non vede di buon occhio la nuova passione della moglie e le sue amicizie. Recensione ❯
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un giorno Freddie vede un cane maltrattato dal suo violento padrone e sente di dover fare qualcosa: in una notte di tempesta, prende con sé il cane, lo nasconde nella sua stanza, e lo chiama Storm. Espandi ▽
Il dodicenne Freddie salva il cane Storm dal suo pessimo padrone; si affeziona molto al cane, ma potrà tenerlo solo se riuscirà a raccogliere la somma per poterlo comprare. Il ragazzo decide di iscrivere Storm ad una competizione canina sperando di vincere il primo premio, ma il padrone interviene a fa di tutto per mandare all'aria il suo piano. Freddie non si dà per vinto, grazie all'aiuto del padre, di alcuni amici e di un buon vicino di casa. Recensione ❯
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Perdita e riscoperta si inseguono nella nebbia di un dramma islandese con delle notevoli trovate visive. Drammatico, Islanda, Danimarca2019. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il cineasta islandese Hlynur Pàlmason torna sul grande schermo con un'opera seconda ricca e articolata, premiata come miglior film al 37° Torino Film Festival. Espandi ▽
L’oscuro è virato al bianco nel secondo lungometraggio dell’abile regista Hlynur Palmason, che immerge una storia dark su una mascolinità in bilico tra amore e odio nelle tinte abbacinanti della natura islandese. È un ritorno a casa per il regista, che aveva ambientato l’esordio Winter brothers in Danimarca, e che con A white, white day realizza una delle opere più significative del cinema recente del suo paese: pienamente immersa nella cultura e nel paesaggio ma con aspirazioni che vanno ben oltre il pittoresco. Sorretto da un’interpretazione stupefacente del veterano Ingvar Sigurdsson, per il quale il ruolo è stato pensato e scritto, il film è criptico, ambiguo e spigoloso tanto quanto le immagini dell’Islanda più rurale sono dirette, piene e profonde. Un’opera di contrasti in cui l’amore si scioglie nell’odio, o forse viceversa. Recensione ❯
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I giochi di alcuni bambini prendono una piega pericolosa... Espandi ▽
Un conturbante thriller in cui i sadici carnefici sono soltanto dei bambini. Eskil Vogt, il leggendario sceneggiatore di Joachim Trier, stavolta dietro alla macchina da presa, costruisce un film di una crudeltà inenarrabile, e non è tanto l’efferatezza delle azioni compiute da queste piccole pesti a generare il disagio nello spettatore, quanto più la serena accettazione dell’assassinio, la calma serafica con la quale soffocano vite altrui. C’è da dire che per quanto violento e crudo, The Innocents è contemporaneamente anche un film che sa prendersi il suo tempo (forse fin troppo), sviscerando a fondo il disagio esistenziale di questi bambini di periferia, cresciuti a pane e cemento. Un film scritto da un grande sceneggiatore, ma che forse non possiede ancora lo scatto in avanti per diventare anche un grande regista. Recensione ❯
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