Salvatores sceglie un tono fiabesco per un film dalla regia sicura, un'estrema cura formale e grandi interpretazioni. Drammatico, Italia2024. Durata 124 Minuti.
Documento fresco dell'Italia postbellica e racconto rocambolesco si intrecciano in una storia dal finale sorprendente. Espandi ▽
Napoli, 1949. Un rombo assordante, e la casa dove la piccola Celestina abitava non c'è più. Con la casa se ne è andata anche la zia della bambina. L'unico amico rimasto alla bambina è Carmine, un ragazzino un po' più grande di lei che vive di espedienti per le strade di Napoli. Carmine incontra George, un gigantesco cuoco afroamericano che lavora su una nave della Marina degli Stati Uniti. Carmine e Celestina finiranno su quella nave diretta a New York, dove la bambina spera di ritrovare la sorella.
Ci sono comunque molte cose buone in Napoli-New York: la regia sicura e competente di Salvatores, la sua abilità nel dirigere i giovanissimi (bravi e intensi Dea Lanzaro e Antonio Guerra), l'estrema cura formale, i colori del sogno americano, il montaggio secco di Julien Panzarasa, la fotografia vintage di Diego Indraccolo, e una colonna sonora di brani utilizzati come supporto narrativo che mette insieme Jimmy Durante e la Nuova compagnia di canto popolare.
Ottimi, secondo il registro della favola, l'interpretazione di Pierfrancesco Favino e lo strepitoso cammeo di Antonio Catania nei panni del direttore di un quotidiano per la comunità italiana a New York. Recensione ❯
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Johnny Depp alla regia di un biopic su Amedeo Modigliani. Tratto da un testo di Dennis McIntyre e adattato da Jerzy e Mary Kromolowski. Espandi ▽
Settantadue ore nella vita dell'artista bohémien Amedeo Modigliani (Riccardo Scamarcio)
- "Modi" per gli amici - in cui si susseguono un vortice di eventi nella Parigi del 1916, dilaniata
dalla guerra. In fuga dalla polizia, il desiderio di Modi di porre fine alla sua carriera e
abbandonare la città è ostacolato dai suoi colleghi Maurice Utrillo (Bruno Gouery) e Chaim
Soutine (Ryan McParland) e dalla sua musa Beatrice Hastings (Antonia Desplat). Modi
chiede così consiglio al suo amico e mercante d'arte Leopold Zborowski (Stephen
Graham). Tuttavia, dopo una notte di allucinazioni, il caos nella mente di Modi raggiunge
il culmine quando si trova di fronte a un collezionista americano, Maurice Gangnat (Al
Pacino), che ha il potere di cambiare la sua vita. Recensione ❯
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Paolo Cognetti debutta alla regia di un film con il racconto del suo amore per il Monte Rosa. BIGLIETTI QUI »Espandi ▽
Cognetti, insieme a Laki, il cane con cui si fanno reciproca compagnia, sale verso le quote più alte del Monte Rosa spinto dal desiderio di comprendere per quale ragione non arrivi più acqua nella casa in cui abita. Lungo il percorso incontra persone che conosce da tempo che raccontano quale senso abbia per loro il vivere in montagna.
Cognetti in questa prima totalmente personale ci mostra senza retorica una montagna che vive e tiene in vita."Mio padre aveva il suo modo di andare in montagna. Poco incline alla meditazione, tutto caparbietà e spavalderia". Così inizia "Le otto montagne", il romanzo che ha ampliato in maniera esponenziale la notorietà di Paolo Cognetti. In Fiore mio il suo è un passo che deve tenere conto della presenza di Laki e che si propone allo spettatore come un'occasione di incontri. Recensione ❯
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Non più un accumulo di sketch, non ancora film compiuto, ma potrebbe diventare uno dei nuovi film di Natale della commedia italiana. Commedia, Italia2024. Durata 69 Minuti.
Il film di Natale con Sofì e Luì insieme ai cattivi della saga, il Signor S, Perfidia e la figlia! Espandi ▽
Vigilia di Natale. Al Polo Nord, nella fabbrica dei giocattoli Babbo Natale e gli elfi sono al lavoro. Però uno di loro, Zenzero, sfugge al controllo ed entra di nascosto nella casa di Luì e Sofì, anche loro pronti per festeggiare, facendogli scherzi di ogni tipo. Ma non si ferma qui: il suo obiettivo è infatti quello di rovinare le feste a tutti i bambini buoni scambiando i loro regali con sacchetti di cacca di renna. Nel frattempo entra in azione anche il malefico signor S, che punta ad essere il ‘cattivo dei cattivi’, assieme a Perfidia e sua figlia Velenia sono anche loro intenzionati a rovinare le feste e partono per il Polo Nord. Lì incontrano Babbo Natale ma diventano anche il bersaglio di Zenzero.
Una piccola svolta c’è già stata nel precedente Operazione spie, con richiami cinefili più articolati e una trama più sviluppata. Cattivissimi a Natale, settimo titolo della saga dei Me Contro Te, probabilmente segna la frattura più netta con la produzione precedente. Non è più un accumulo di sketch, non è ancora compiuto ma potrebbe diventare uno dei nuovi film di Natale della commedia italiana. Recensione ❯
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Sfida inedita per Edoardo Leo, che dirige e interpreta una dura rilettura dell'Otello immersa nella malavita romana. Drammatico, Italia2024. Durata 115 Minuti.
Ambientata nei primi anni 2000, una storia senza tempo in cui il bene e il male si mescolano in un vortice di inganni, tradimenti e folle gelosia. Espandi ▽
È il 2001. All'interno di un'organizzazione criminale del traffico di droga, sul litorale romano, Iago cova del rancore verso Otello per avergli negato una promozione andata invece al più giovane Michele. Con l'aiuto di Roderigo, e ingannando persino la sua stessa moglie, Iago elabora un piano per far sì che il boss diventi geloso della ragazza che ha appena sposato, Desdemona, a causa di un presunto tradimento proprio con Michele.
Allontanandosi dai territori familiari delle opere più famose sia come regista che come attore, Edoardo Leo scrive, dirige e interpreta un adattamento fedele dell'Otello di Shakespeare inserendolo in quel filone che tende a preservare il dialogo originale a fronte di un cambio d'epoca e di ambientazione. Solido nella regia, il film si innesta più o meno consapevolmente in un genere ormai un po' affaticato come quello del crime drama in salsa romana, perdendo quindi qualcosa in termini di impatto. Ma ciò che sembra premere al regista è utilizzare l'Otello come favola morale aggiornata al contemporaneo. Recensione ❯
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C'era bisogno del reboot di un film che ha già un posto unico nella memoria e nel cuore di molti spettatori?. Azione, Fantasy - Gran Bretagna, Francia, USA2024. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il leggendario e iconico personaggio della graphic novel di James O'Barr, rivisitato in questa nuova versione cinematografica diretta da Rupert Sanders. Espandi ▽
Eric Draven ha un passato oscuro del quale sappiamo solo che ha perso le persone e le creature che amava, e ora è internato in una struttura per la riabilitazione dalle tossicodipendenze. Shelly Webster è una ragazza che ha ricevuto un video compromettente, e lei e tutti coloro che hanno avuto parte in quel video sono entrati nel mirino di Mister Roeg, un uomo che si nutre del sangue delle creature innocenti nel tentativo di vivere in eterno e parla loro all’orecchio spingendole al suicidio. Per sfuggire a Roeg, Shelly viene catturata dalla polizia che la ricovera nella stessa struttura dove è rinchiuso Eric. I due si incontrano ed è amore a prima vista, ma dopo una parentesi di assoluta felicità vengono intercettati dai sicari di Roeg, che condannano l’una all’inferno, l’altro a vagare in una terra di mezzo e a cercare vendetta tornando nel mondo dei vivi come un non-morto capace di rigenerarsi – non senza dolore – all’infinito. Crow – Il corvo è il reboot, 30 anni dopo, di Il corvo – The Crow, film di culto del 1994 che costò la vita al suo attore protagonista Brandon Lee. Tutto rimane esteriore, compresa la tristezza esistenziale del protagonista e il suo presunto avventurarsi nelle parti più oscure dell’animo umano. I puristi della leggenda del Corvo resteranno forse perplessi, le nuove generazioni che non conoscono il personaggio di O’Barr (né quello di Lee) forse apprezzeranno questa storia un po’ raffazzonata che si conclude con una strizzatina d’occhio alla possibile apertura di un franchise. Ma la domanda resta: c’era bisogno del reboot di un film che ha già un posto unico nella memoria e nel cuore di molti spettatori? Recensione ❯
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Un viaggio onirico pieno di passione e sofferta vitalità e una dichiarazione d'amore di Placido verso Pirandello. Drammatico, Italia2024. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il mondo intimo di Luigi Pirandello, l'umanità, le passioni, le ossessioni e l'esistenza più segreta intrappolata fra l'amore dirompente e impossibile per Marta Abba e il burrascoso rapporto con la dolorosa follia della moglie Antonietta Portulano. Espandi ▽
Il film indaga l'universo emotivo di Luigi Pirandello, un uomo con un legame conflittuale con i figli, un rapporto controverso con il fascismo e il sogno di un amore assoluto. Emozioni e colpi di scena in un racconto appassionante che si dipana fra Roma, la Stoccolma dei Nobel, la Berlino dei cabaret e di Kurt Weill, la Sicilia arretrata degli zolfatari e degli arcaici paesaggi, la bellezza incantata della Milano di inizio Novecento, l'America che ne consacra il genio a Hollywood e a Broadway, con l'intento di restituire allo spettatore il ritratto autentico e vivido, il tormento e la forza di un artista immenso. Recensione ❯
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Il regista Jeff Fowler fa il possibile per tenere alto il ritmo, ma la trama più articolata del solito non lo aiuta. Animazione, Avventura, Azione - USA2024. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Torna il riccio giapponese prodotto dalla SEGA con una nuova avventura. Espandi ▽
Il riccio antropomorfo venuto da un altro mondo e dotato di incredibile velocità e altri poteri, si è ormai ben stabilito sulla Terra insieme alla coppia Tom e Maddie e ad altri due alieni: il rissoso Knuckles e la brillante Tails. Si scopre però che sul nostro pianeta si trova da molti anni un altro potente riccio, bloccato in uno stato di animazione sospesa, il suo nome è Shadow e qualcuno hackera il sistema che ne controlla il sonno e lo risveglia. Sonic e i suoi amici vengono inviati a ricatturarlo dall'organizzazione militare Gun, guidata dalla direttrice Rockwell, ma Shadow ha facilmente la meglio su di loro. Le cose si complicano quando entrano in scena i droni dell'arcinemico di Sonic, il redivivo dottor Robotnik. Quest'ultimo però si dice innocente e infatti è invece suo nonno ad aver ideato il terribile piano che Sonic e i suoi amici dovranno sventare… Terzo capitolo per la saga del personaggio videoludico, Sonic 3: Il film vede il ritorno di Jim Carrey nel duplice ruolo di Robotnik e di suo nonno, inoltre si aggiunge al cast originale la profonda voce di Keanu Reeves per il personaggio di Shadow. I bambini di certo apprezzeranno tanti personaggi, colori e situazioni, ma per il resto del pubblico i 110 minuti di ininterrotto infantilismo risulteranno invece sovraffollati di personaggi con ruoli bidimensionali. Il regista Jeff Fowler fa il possibile per tenere alto il ritmo, ma la trama più articolata del solito non lo aiuta, obbligandolo a momenti di pausa per spiegare le cose - anche considerata l'età del pubblico di riferimento. Recensione ❯
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Una compilation horror in un film molto abile a sfruttare tutte le sue intuizioni. Horror, USA2024. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La caccia a un serial killer diventa un fatto personale per un agente dell'FBI. Espandi ▽
Anni '90. La giovane agente del FBI Lee Harker, poca esperienza ma molto intuito, è reclutata dal veterano agente Carter per indagare su una serie di brutali omicidi-suicidi avvenuti nell'Oregon. Tra le vittime ci sono degli elementi in comune: il capofamiglia fa fuori tutti gli altri e poi si toglie la vita; le figlie femmine assassinate festeggiano il compleanno nel 14 del mese. Ma ci sono delle zone d'ombra anche nella vita di Lee, che ha quasi paura degli altri e cerca di evitare qualunque contatto umano se non ci si trova costretta come nel caso in cui Carter le fa conoscere sua moglie e sua figlia piccola. Intanto, dopo ogni omicidio vengono rinvenute delle lettere dai caratteri incomprensibili in cui è riconoscibile solo la firma, Longlegs, che Lee inizia a decifrare facendosi aiutare dal suo sesto senso. Nel corso delle indagini viene a galla che l'agente ha avuto un legame con il killer ma è proprio questa rivelazione che la rende ancora più determinata a risolvere il caso. Recensione ❯
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Brillante e vigoroso, convince il nuovo episodio della sfrenata saga splatter. Horror, USA2024. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il terzo capitolo della saga horror slasher firmata Damien Leone. Espandi ▽
Cinque anni sono passati dai fatti raccontati nell'episodio precedente. Sienna viene ospitata dagli zii per le festività natalizie. Suo fratello Jonathan, nel frattempo, cerca di dimenticare i traumi del passato dedicandosi agli studi universitari. Solo che il famigerato Art il clown, benché decapitato da Sienna alla fine del film precedente, non è morto e, ripristinata la sua integrità fisica, è pronto a colpire di nuovo in compagnia della demente Victoria, per l'occasione liberata dal manicomio criminale nel quale era rinchiusa. Sienna si ritroverà quindi ancora di fronte alla sua crudele nemesi in un percorso pavimentato di sangue e morti.
Dopo il vivace secondo episodio che, nel raccontare la lotta senza quartiere tra la predestinata Sienna e il clown diabolico, aveva cercato di introdurre, senza approfondirlo troppo, un legame tra i due personaggi attraverso i disegni del defunto padre della ragazza, questo terzo capitolo della saga di Art il clown ci dà un altro po' della stessa cosa.
Damien Leone dirige con la consueta brillantezza e vigoria dando al suo pubblico di riferimento lo spettacolo sanguinario che si attende, grazie anche alla buona resa degli effetti speciali. Recensione ❯
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Eastwood non smette di cercare la verità, la guarda in faccia e dirige un'ode al ragionevole dubbio. Drammatico, USA2024. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ultimo film della prolifica carriera di Clint Eastwood. Espandi ▽
Justin Kemp, giovane uomo con un passato alcolico e un futuro da papà - la moglie aspetta la loro bambina -, è convocato come giurato in un sordido caso di omicidio alle porte di Savannah, in Georgia. La vittima, Kendall Carter, è stata presumibilmente picchiata a morte e abbandonata in un fosso dopo una violenta discussione col suo ragazzo. Il colpevole ideale per i dodici giurati e per il procuratore della contea in piena campagna elettorale. Faith Killebrew espone i fatti e la vertigine sale. Sotto una pioggia battente di ricordi, il marito perfetto si scopre omicida involontario e si ritrova difronte a un dilemma morale: confessare, scagionando l'imputato, o sottrarsi alla giustizia, condannando un innocente?
Clint Eastwood non ha più tempo da perdere, a 94 anni continua a girare con la regolarità di un metronomo e va dritto al punto, piombandoci in una (messa in) scena coniugale, un'immagine che il film metterà rapidamente in crisi. Giurato numero 2 gioca costantemente col motivo del visibile e dell'invisibile, dell'evidente e del nascosto.
Forse è questo il testamento di Eastwood, essere sempre stato dove non te lo aspetti: dietro la porta che si apre sul mistero insondabile della coscienza umana, dentro un epilogo che si gioca sui soli volti di un attore e di un'attrice, nella conclusione (?) struggente di una filmografia che non ha mai smesso di guardarsi in faccia. Recensione ❯
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Un film razionalmente delineato, perfettamente autoconsapevole del posto che occupa e del modo in cui lo fa. Animazione, Avventura - USA, Giappone2024. Durata 130 Minuti.
Le gesta di Helm Hammerhand, il re di Rohan, e la creazione del Fosso di Helm, la roccaforte di Arda creata dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Espandi ▽
Le cronache della Terra di Mezzo sono affollate di epiche battaglie ed eroi leggendari, ma ci sono anche gesta meno conosciute raccontate di notte attorno ad un fuoco. Una di queste storie la ricorda Éowyn, la guerriera capace di abbattere il Re Stregone durante la Battaglia ai Campi del Pelennor, e si svolge quasi duecento anni prima della Guerra dell'Anello: Helm Mandimartello governa su Rohan, affiancato dai figli Hama, Haleth e Hera, come dal nipote Fréaláf.
Un giorno, durante un consiglio del regno, si presenta Freca, ricco possidente appartenente alla stirpe dei dunlandiani, chiedendo la mano di Hera per suo figlio Wulf; Helm rifiuta l'offerta, e nello scontro che ne segue uccide con un solo pugno Freca, scatenando l'ira di Wulf che giura vendetta.
Il film è un prodotto razionalmente delineato, addirittura quadrato, perfettamente autoconsapevole del posto che occupa e del modo in cui lo fa (cosa molto rara nell'orizzonte produttivo dei blockbuster hollywoodiani...). Recensione ❯
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Un film furbo, ammiccante e volutamente ironico. Un eccesso che intrattiene. Azione, Gran Bretagna2024. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due donne si innamorano ma devono fare i conti con una famiglia violenta. Espandi ▽
L'eccesso, lo si intuisce poco dopo l'inizio, è la cifra del film: eccesso di muscoli, di steroidi iniettati, di orgasmi, di omicidi. Il risultato è un pastiche dal budget considerevole ma dall'anima indie, capace di intrattenere il grande pubblico grazie alle affiatate interpretazioni delle due protagoniste. Se non si entra nell'ottica e nel giovanil(istico) mood dell'operazione il rischio è trovarsi di fronte a un b-movie, un affastellamento di immagini atto a impressionare un pubblico giovane con un montaggio serrato, le musiche sparate in stile videoclip, i corpi attraenti delle due protagoniste. La verità sta nel mezzo, è impossibile non riconoscere a Glass il talento nel raccontare una fiaba nera capace di rovesciare totalmente il mito dell'american dream. Il film si attesta al livello di un godibile divertissement, un esercizio di stile e creatività che può divertire intrattenere. Recensione ❯
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Un'operazione centrata che affonda le sue pulsioni narrative nel mito shakespeariano e biblico. Il Cerchio della vita continua. Animazione, Avventura, Drammatico - USA2024. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Nelle Terre del Branco ogni cosa ha il suo posto, anche una giovane leonessa come Kiara, principessa figlia di Simba e Nala. Quando i suoi genitori si allontanano per dare alla luce il fratellino Kion, Kiara viene intrattenuta da Rafiki e dall'immancabile commento di Timon e Pumbaa con la storia di suo nonno Mufasa. Tutto inizia con Mufasa che è ancora un cucciolo inesperto al seguito dei suoi genitori, Masego e Afia, mentre i tre vanno alla ricerca della mitica Milele.
Se a Favreau si poteva dire di essere rimasto schiacciato dall'ingombrante monolite del '94, Jenkins forse ha spostato troppo l'asticella verso il realismo perdendo di vista il simbolo, la figura, lo schizzo - e quindi la capacità spettacolare di penetrare l'immaginario collettivo.
Dall'altro lato, però, Mufasa è una delle operazioni Disney più centrate degli ultimi anni, capace di scansare ogni attacco woke e maga grazie ad una storia che affonda le sue pulsioni narrative nel mito shakespeariano e biblico, con i soliti - per la saga - grumi di fatalismo, rivalità e predestinazione. Il Cerchio della Vita continua. Quello del Botteghino, chissà. Recensione ❯
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Un film intenso, elegante e fortemente sensuale in cui la regista si dimostra eccezionale nel cogliere ogni sfumatura. Drammatico, Francia, India, Paesi Bassi, Lussemburgo, Italia2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'infermiera di Mumbai Prabha si immerge nel lavoro per sopprimere ricordi dolorosi, finché un regalo non riapre le ferite del suo passato. Espandi ▽
All We Imagine As Light, opera seconda della regista indiana 38enne Payal Kapadia, coprodotta da Roberto Minervini, è una storia che ha il sapore dei romanzi di Jane Austen. Racconta con immensa tenerezza la storia di due donne (anzi tre, perché c’è anche un’infermiera più anziana, Parvati, sfrattata dalla casa in cui ha vissuto per 22 anni) i cui desideri e aspirazioni si scontrano con un assetto sociale che le relega in un angolo e preclude loro soddisfazioni e sentimenti. Un film intenso, elegante e fortemente sensuale senza essere esplicitamente sessuale (ma l’unica scena di sesso del film è una delle più realistiche e commoventi viste nel cinema recente). Kapadia si dimostra una regista eccezionale, capace di cogliere ogni sfumatura dell’universo narrato, ogni luce, ogni sguardo, ogni dettaglio, ogni piccolo spostamento dell’anima. Le corrispondono in bravura le due attrici protagoniste, Divya Prabha nei panni di Anu e soprattutto Kani Kusruti, la cui intensità recitativa fa di Prabha un magnete irresistibile, e un grido soffocato che è impossibile non ascoltare. Recensione ❯
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