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Un film di Giuseppe Tornatore.
Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson.
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Titolo originale The Best Offer.
Drammatico,
durata 124 min.
- Italia 2012.
- Warner Bros Italia
uscita martedì 1 gennaio 2013.
MYMONETRO
La migliore offerta
valutazione media:
3,57
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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realtà e finzione, arte e vitadi alice1992Feedback: 614 | altri commenti e recensioni di alice1992 |
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mercoledì 9 gennaio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il nuovo film di Tornatore si avvale dell'arte come pretesto all'ambizioso fine d'indagine degli stati d'animo dell'uomo, dei suoi desideri repressi, della necessità di amore e della sottile linea di confine che verte tra finzione e realtà. Il protagonista, uomo di avanzata età, è un ottimo antiquato e battitore d'asta, il migliore nel suo campo. Il grande successo, la stima che lo accompagna e l'arricchimento non sono motivo di soddisfazione per l'anziano Virgin, che vive in uno stato di isolamento indotto dalla sua diffidenza verso il genere umano, stessa diffidenza che nutre nei confronti dei quadri e che lo porta ad essere in grado di notare ogni minima imprecisione così da saperne valutare l'autenticità. La sua ossessione per le donne e l'incapacità di relazionarsi a loro lo porta ad acquistare e collezionare, con l'aiuto dell'incompreso artista nonché amico Billy, le opere di maggior valore e prestigio rappresentanti volti di donna. La vita piatta e monotona di Virgin viene meno alla richiesta di Clara, una misteriosa ragazza segregatasi volontariamente in un'ala della sua immensa villa, di stimare parte dei mobili e delle opere d'arte appartenenti ai defunti genitori. L'uomo, inizialmente irritato dal desiderio della ragazza di non mostrarsi e mantenere l'anonimato, ben presto rimane affascinato delle insicurezze e dai problemi a relazionarsi della giovane in cui si riconosce pienamente. L'iniziale motivazione che lo porta all'accettazione dell'incarico, gravante nella volontà di ritrovare i vari ingranaggi per la ricostruzione di un antico automa, si sostituisce all'irrefrenabile desiderio di vedere il volto di Clara e una volta ottenuto l'obbiettivo di aiutarla a superare la sua paura così da poter condurre 'una nuova vita' al suo fianco. Quando l'uomo dopo i tanti sforzi riesce finalmente a sconfiggere la malattia di Clara, esponendola nuovamente dopo tanti anni alla luce, quello che sembrerebbe la coronazione di un sogno d'amore si trasforma in incubo. Di ritorno dall'ultima asta, tenutasi a Londra, il protagonista si trova di fronte alla cruda realtà dei fatti; la sua inestimabile collezione di quadri è scomparsa ed al suo posto un quadro di scarso valore monetario, lo stesso quadro che c'era nella villa di Clara e che lei aveva detto rappresentare la madre defunta,e l'automa ricomposto dei suoi pezzi si affiancano nella ormai spoglia stanza. Sul retro del quadro la dedica dell'incompreso amico Billy, a cui Virgin non aveva mai dato fiducia ne appoggiato, è la prova dell'inganno. A questo punto il protagonista non può far altro che ripensare la frase, più volta ripetutagli da Billy, essenza del film :"In ogni falso si nasconde sempre qualcosa di autentico" Come è possibile comprendere se il 'ti amo' di Clara corrisponda ad un sentimento autentico?...Virgin completamente incapace di reagire e di capacitarsi di quanto accadutogli decide di attendere nella speranza di un ritorno, sebbene utopico, del suo unico amore.
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