Da ragazzo sfacciato dell'Essex in The White Lotus 2 a studente playboy in One Day. Tra le star emergenti più promettenti di Hollywood, Leo Woodall ha un talento innato nell'incarnare i veri stronzi e deve questa «speciale» abilità alla sua infanzia, segnata da episodi di bullismo che gli hanno permesso di osservare la complessità del comportamento umano. Questo passato, sebbene difficile, ha alimentato la sua profondità attoriale, portandolo oggi ad essere paragonato a icone del cinema come Brad Pitt.
Origini e infanzia
Classe 1996, nasce nel quartiere londinese di Shepherd's Bush da una famiglia profondamente legata al mondo dello spettacolo. Suo padre, Andrew Woodall, è un attore affermato, così come il suo patrigno, Alexander Morton, e persino sua nonna. Nonostante la madre, Jane, abbia conosciuto Morton alla scuola di recitazione, ha scelto di non seguire il percorso artistico. Leo vanta inoltre un'affascinante connessione con la storia del cinema, essendo discendente diretto della star del muto Maxine Elliott. Durante le superiori alla Shene School, Woodall è stato vittima dei bulli. Uno di questi momenti si è verificato durante una festa in casa, quando un compagno di scuola che aveva appena conosciuto gli chiese i guanti che indossava. La situazione prese una piega inquietante quando il ragazzo estrasse un coltello. Senza esitazione, Leo glieli consegnò, scegliendo la strada della prudenza in un momento di tensione. Queste esperienze lo cambiarono profondamente, trasformandolo in un adolescente scontroso e diffidente. Preferiva restare a casa, sopraffatto dalla paura che qualcosa di peggio potesse accadere. Al liceo adottò una sorta di maschera per proteggersi: si rasò la testa e le sopracciglia, modificò il suo modo di parlare e costruì una specie di villain dietro cui nascondersi. Tuttavia, la svolta arrivò quando, all'età di 19 anni, trovò un'inaspettata ispirazione nella serie Peaky Blinders. Quel mondo affascinante e complesso lo spinse a scoprire una passione per la recitazione, una via che gli permise di trasformare la rabbia in arte.
Carriera
Dopo essersi laureato in recitazione presso la Arts Educational School (ArtsEd) nel 2019, Woodall fa la sua prima apparizione cinematografica in Cherry - Innocenza perduta, crime drama con Tom Holland. Successivamente, interpreta Adrian Ivashkov nella serie teen horror Vampire Academy. La popolarità lo investe nell'acclamata seconda stagione di The White Lotus. La feroce satira sull'alta borghesia in cui seduce l'americana Haley Lu Richardson, nei languidi sorrisi di Jack: l'impertinente nipote di Tom Hollander che ha un tattoo sul collo con la scritta «Cowabunga». Per prepararsi al ruolo e adottare l'accento del personaggio, Leo ha guardato i video della star televisiva, Joey Essex . Nel 2024, ottiene il suo primo ruolo da comprimario, al fianco di Ambika Mod, nell'adattamento di Netflix dell'odissea romantica di David Nicholls, One Day. Woodall fa girare la testa nei panni di Dexter Mayhew: l'universitario bello, ricco e narcisista. L'attore aveva fatto un provino per One Day durante le riprese dello show antologico Hbo. Una volta, mentre si spostava tra un set siciliano e una sala per le audizioni di Londra, dimenticò di rimuovere il tatuaggio di Jack, mandando nel panico gli agenti di casting di Netflix, che temevano fosse vero. Nel 2025, diventa protagonista del thriller numerologico Prime Target. Nella miniserie targata Apple TV+, interpreta uno schivo ma brillante studente di matematica che sviluppa un progetto rivoluzionario. Quando scopre un complotto per sabotare il suo lavoro, si trova coinvolto in un pericoloso intrigo. Nello stesso anno, flirta con Renée Zellweger in Bridget Jones - Un amore di ragazzo, quarto capitolo della saga romance in cui incarna Roxster: il nuovo, sexy interesse amoroso della protagonista.